Elon Musk e Marte, una storia di promesse che slittano sempre più in là. Fino a poco tempo fa sembrava che fosse qualcosa di imminente, nel 2023 diceva che Starship sarebbe arrivato su Marte entro il 2026, con i robot Optimus al seguito… Ora ha fatto marcia indietro.
Durante un’intervista al podcast All-In, ha ammesso che per una vera colonia autosufficiente su Marte ci vorranno almeno trent’anni. Data prevista: 2055. E solo se riusciamo a mandare lassù quantità enormi di materiali e rifornimenti.
Elon Musk frena, la colonia su Marte non arriverà prima del 2055
Per Elon Musk, il vero ostacolo non è la tecnologia, ma la logistica. Ogni 26 mesi si apre la finestra temporale ideale per andare su Marte, quando il pianeta rosso e la Terra sono allineati nel modo più conveniente. In quei momenti bisognerà spedire tutto quello che serve per sopravvivere: moduli abitativi, sistemi per coltivare, generatori di energia, ecc. Senza contare i macchinari per produrre acqua e carburante. E per farlo, serviranno razzi riutilizzabili, veloci e capaci di trasportare carichi sempre più pesanti. È come costruire una città, ma spedendo i pezzi un carico alla volta.
Musk resta comunque ambizioso, ma meno impulsivo
Elon Musk non ha affatto mollato il sogno marziano, solo che ora sembra aver fatto i conti con la realtà… L’idea resta sempre quella, creare una civiltà di riserva nel caso la Terra faccia una brutta fine. Ma stavolta ammette che ci saranno un sacco di problemi tecnici e logistici da risolvere, e che ci vorrà molto più tempo di quanto pensasse.