USA, affossata la banda larga satellitare

USA, affossata la banda larga satellitare

Gli ambiziosi piani di Lightsquared per una rete 4G via satellite rischiano di naufragare. Le autorità federali verso il no. Il problema sono le interferenze col GPS
Gli ambiziosi piani di Lightsquared per una rete 4G via satellite rischiano di naufragare. Le autorità federali verso il no. Il problema sono le interferenze col GPS

Avrebbe dovuto rappresentare la rete 4G (LTE) “alternativa” con ampia copertura del territorio statunitense , e invece pare proprio che LightSquared sarà costretta a fare fagotto e chiudere i battenti anzitempo: il network satellitare finanziato dal magnate Philip Falcone non avrà l’OK della Federal Communications Commission a causa delle pesanti interferenze che il sistema avrebbe sulla rete di geolocalizzazione GPS.

I report sui problemi di interferenza tra network LightSquared e GPS sono sul tavolo dei commissari della FCC da alcuni giorni, anche se se ne parla ufficiosamente da mesi, e i toni sono a dir poco allarmati: le associazioni delle società di trasporto aereo evidenziano come l’LTE satellitare metterebbe in serio rischio la sicurezza dei voli, poiché gli aerei di linea usano il segnale GPS per evitare collisioni in volo.

Le preoccupazioni delle associazioni sono state in qualche modo supportate anche dal vicesegretario al Dipartimento dei Trasporti durante la sua audizione al Congresso. Dal canto suo LightSquared ha chiesto alla FCC di stabilire nuove linee guida in merito alla produzione di ricevitori GPS più precisi di quelli attuali. Linee guida che però non risolverebbero il problema dei sistemi GPS già in circolazione, sugli aerei di linea e non solo.

Il clima intorno all’iniziativa LightSquared non appare insomma tra i più favorevoli, e non stupisce dunque venire a conoscenza di indiscrezioni pubblicate dalla stampa statunitense ( Wall Street Journal in questo caso) che parlano di una probabile bocciatura per lo sviluppo del nuovo network in arrivo presto dai commissari della FCC.

Con buona pace di Falcone e di quelle aziende (Apple, Best Buy) che avrebbero potuto trarre enorme vantaggio dalla disponibilità di una rete wireles alternativa a quelle dei “monopolisti” carrier tradizionali.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
15 feb 2012
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