USA, astronavi robot per operazioni militari

USA, astronavi robot per operazioni militari

Il Presidente Bush rilancia un nuovo piano d'esplorazione spaziale per assicurare l'egemonia orbitale degli Stati Uniti: armi satellitari, astronavi robotiche e sistemi automatizzati per l'esplorazione e la sicurezza militare
Il Presidente Bush rilancia un nuovo piano d'esplorazione spaziale per assicurare l'egemonia orbitale degli Stati Uniti: armi satellitari, astronavi robotiche e sistemi automatizzati per l'esplorazione e la sicurezza militare

Washington (USA) – Se il progetto Guerre Stellari dell’amministrazione Reagan fu accolto da osservatori e critici come mera fantascienza, le intenzioni esternate dal Presidente Bush dipingono un futuro ancora più avveniristico per la presenza statunitense nello spazio .

In un nuovo documento ufficiale che propugna la dottrina dell’ egemonia spaziale , Bush ha auspicato l’uso di astronavi robotiche e sistemi automatici di sorveglianza orbitale per scopi militari e scientifici. Bush vorrebbe “maggiore coinvolgimento della ricerca civile” ed ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale che NASA potrebbe avere in merito.

Secondo il New Scientist , l’approccio del Presidente americano è piuttosto aggressivo: “La libertà d’azione nello spazio è fondamentale per gli USA”, ha detto Bush, “così come la libertà d’azione in mare ed in cielo”. Il supporto del governo di Washington è tutto in direzione dei sistemi robotici , attualmente in fase di sviluppo presso i laboratori militari : veri e propri “droni” in grado di muoversi autonomamente nello spazio.

I robot potranno essere utilizzati per intercettare e sabotare altri velivoli in orbita, in caso di necessità, così come per compiere missioni di perlustrazione ed esplorazione.

Ad ogni modo, sulle mire spaziali di Bush pende l’inconveniente della più grande tempesta solare degli ultimi 50 anni, identificata dai ricercatori NASA: interesserà un periodo lungo almeno dal 2007 al 2011. La tempesta potrebbe mettere a repentaglio le telecomunicazioni satellitari e di conseguenza i prossimi esperimenti americani in orbita, previsti a breve.

Tommaso Lombardi

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Pubblicato il
11 ott 2006
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