Vacanze negli USA? Attento ai meme che hai nello smartphone

Vacanze negli USA? Attento ai meme che hai nello smartphone

A un turista norvegese è stato negato l'ingresso negli Stati Uniti dopo aver trovato nel suo smartphone un meme sul vicepresidente JD Vance.
Vacanze negli USA? Attento ai meme che hai nello smartphone
A un turista norvegese è stato negato l'ingresso negli Stati Uniti dopo aver trovato nel suo smartphone un meme sul vicepresidente JD Vance.

Il 21enne norvegese Mads Mikkelsen (omonimo del celebre attore) è il protagonista di una storia tragicomica. L’11 giugno è atterrato al Newark Airport di New York, pronto per una vacanza nella Grande Mela. Invece di infilarsi in un transfer per l’albergo o di immergersi subito nelle strade della metropoli è stato trattenuto e rispedito nel paese di provenienza. Il motivo? Un meme sul vicepresidente JD Vance trovato nel suo smartphone.

Non andare negli USA con il meme di JD Vance

La vicenda è stata raccontata dal diretto interessato alla testata locale Nordlys. Ha descritto quanto accaduto come abuso di potere e molestie. Gli agenti di frontiera lo hanno intercettato subito dopo lo sbarco, interrogato e messo in cella. Gli hanno posto domande a proposito del traffico di stupefacenti, piani terroristici e ideologie estremiste di destra, senza un apparente valido motivo.

Un ufficiale gli ha poi chiesto la password dello smartphone, così da poterne controllare il contenuto, minacciando altrimenti una sanzione da 5.000 dollari o cinque anni di reclusione. Una volta sbloccato il telefono, ecco l’immagine incriminata. Fa parte della serie JD Vance Babyface Edits secondo il portale Know Your Meme e visibile qui sotto. È stato rinvenuto anche lo scatto di una pipa in legno realizzata a mano.

Il meme JD Vance Babyface Edits

Secondo il Daily Mail, negli stessi giorni lo scrittore australiano Alistair Kitchen è stato respinto all’ingresso negli Stati Uniti dopo essere stato interrogato a proposito delle proprie opinioni in merito al conflitto a Gaza e per alcuni suoi articoli inerenti alle manifestazioni pro Palestina.

Sono stato interrogato a proposito delle mie convinzioni sulla crisi di Gaza. Gli ho detto quello che penso: che la guerra è una tragedia in cui tutte le parti in causa hanno le mani sporche di sangue, ma che può e deve finire immediatamente.

Dopo la detenzione durata 12 ore all’aeroporto internazionale di Los Angeles è stato rispedito a Melbourne. Il Dipartimento della sicurezza interna ha smentito le sue affermazioni, negando che la decisione sia stata presa sulla base delle sue convinzioni politiche.

Fonte: The Verge
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Pubblicato il
25 giu 2025
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