USA, aumentano i cani sniffatelefonini

USA, aumentano i cani sniffatelefonini

Negli States se ne parla quasi come di una emergenza: la diffusione dei cellulari negli istituti di pena produce criminalità e il loro numero non fa che aumentare. Maryland e Virgina seguono l'esempio UK. In arrivo nuovi quadrupedi
Negli States se ne parla quasi come di una emergenza: la diffusione dei cellulari negli istituti di pena produce criminalità e il loro numero non fa che aumentare. Maryland e Virgina seguono l'esempio UK. In arrivo nuovi quadrupedi

Roma – In molti paesi ai detenuti è vietato possedere un cellulare per l’alto rischio che questo rappresenta: il contatto con l’esterno può tradursi in una reiterazione di reati oppure nel mantenimento di una organizzazione malavitosa. Il problema, però, è scovare i cellulari che i carcerati nascondono ovunque . Un problema a cui sempre più spesso si risponde con unità cinofile.

un carcere del Maryland Succede in particolare in Maryland e in Virginia , dove le autorità considerano la proliferazione dei dispositivi mobili alla stregua di una vera e propria emergenza. Nel giro di poche settimane, alcuni cani possono essere addestrati a individuare col proprio fiuto i cellulari all’interno delle celle: alla stregua dei celebri cani sniffaCD , questi animali possono distinguere lo specifico odore delle plastiche utilizzate nella produzione dei telefonini ( qui un video di CNN).

Dopo la presentazione dei mesi scorsi tre cani sono stati utilizzati in Maryland e hanno fin qui sniffato una ventina di telefonini nascosti all’interno delle carceri. Si tratta, avvertono gli agenti, di una battaglia senza quartiere, ancora tutta in salita, se si considera che sono 800 ogni anno i cellulari che riescono, comunque, a superare la sorveglianza nelle carceri dello stato.

A suscitare sensazione è stata la recente uccisione di una testimone: doveva deporre al processo contro un criminale in carcere ed è stata uccisa per la strada. Le autorità ritengono che quell’omicidio sia stato ordinato via cellulare dall’interno dell’istituto dove si trova l’imputato.

Il problema, spiegano funzionari come David Brosky, sergente della polizia penitenziaria del Maryland, non è solo legato all’utilizzo dei telefonini per atti criminali, ma anche agli scontri causati tra i detenuti dalla circolazione di un cellulare: il desiderio di comunicare con il mondo esterno è tale che gli episodi di violenza si moltiplicano.

Visto il successo dei tre cani in Maryland, un pastore tedesco, un pastore belga malinois e uno springer spaniel, i dirigenti di altre carceri di vari stati USA stanno avviando i primi programmi di addestramento delle unità cinofile. Proprio alcuni springer spaniel vengono utilizzati da tempo anche nel Regno Unito con il medesimo scopo: individuare cellulari illegali.

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Pubblicato il
11 set 2008
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