USA, il suicidio degli smartphone rubati

USA, il suicidio degli smartphone rubati

I procuratori di New York e San Francisco convocano i principali produttori di dispositivi mobile per chiedere l'introduzione di una funzione di kill switch. In questo modo, gli utenti potranno disattivare il proprio device da remoto
I procuratori di New York e San Francisco convocano i principali produttori di dispositivi mobile per chiedere l'introduzione di una funzione di kill switch. In questo modo, gli utenti potranno disattivare il proprio device da remoto

Da Apple a Samsung, i principali produttori di dispositivi mobile parteciperanno al meeting fissato per il prossimo 13 luglio dai procuratori di New York e San Francisco, da tempo impegnati per la tutela degli utenti statunitensi dal furto di smartphone e tablet. Eric Schneiderman e George Gascon hanno dunque convocato i vertici dei più importanti vendor sul mercato a stelle e strisce, chiedendo l’adozione di nuove soluzioni per rendere inutilizzabili i vari device sottratti ai legittimi possessori .

In particolare , i due procuratori vogliono chiedere ai produttori mobile di introdurre una funzione di kill switch che permetterà agli utenti di disattivare telefoni e tablet da remoto. Una precisa strategia per disincentivare i furti metropolitani, generalmente architettati per la successiva rivendita dei preziosi dispositivi sul mercato nero. Il manigoldo di turno riesce infatti ad eliminare tutti i dati in modo da rendere un telefono vergine e garantire a se stesso una forma di impunità.

Stando ai numeri snocciolati dal procuratore californiano George Gascon, il 50 per cento dei furti nell’area urbana di San Francisco coinvolge un telefono intelligente o una tra le principali tavolette introdotte sul mercato da Apple o Samsung. Le attività criminose costerebbero ai consumatori statunitensi un totale di 30 miliardi di dollari nel solo anno 2012. A maggio, due uomini hanno sfregiato il viso di un turista di 27 anni per ottenere il suo iPhone.

“Con 1,6 milioni di cittadini divenuti vittime del furto di smartphone nel solo anno 2012, si può parlare di una vera e propria epidemia a livello nazionale – ha spiegato Gascon in un comunicato stampa – A differenza di altre tipologie criminose, il furto di dispositivi mobile può essere combattuto con una soluzione tecnologica piuttosto semplice”.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 6 giu 2013
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