USA, il videogioco da un milione di dollari

USA, il videogioco da un milione di dollari

Un 23enne dell'Alabama ha giocato la partita perfetta. E ha vinto il premio messo in palio da un game publisher a stelle e strisce. A 24 ore dal lancio di un suo gioco sul baseball
Un 23enne dell'Alabama ha giocato la partita perfetta. E ha vinto il premio messo in palio da un game publisher a stelle e strisce. A 24 ore dal lancio di un suo gioco sul baseball

La partita perfetta. La partita da un milione di dollari. È quanto dovrà pagare il game publisher statunitense Take-Two Interactive al cittadino semplice Wade McGilberry, ventitrè anni da Mobile, Alabama. Non certo un professionista del baseball, almeno non di quello giocato su verdi campi d’erba. Ma Wade McGilberry è riuscito lì dove nessuno aveva mai osato: giocare la partita del secolo seduto comodamente in poltrona .

Erano passate poco meno di 24 ore dallo sbarco nei negozi del videogame Major League Baseball 2K10 . Wade McGilberry era indeciso: andare a lavorare come tutti i giorni, o chiudersi in casa per lavorare di polsi e pollici con la sua Xbox. In fondo, il motivo principale che lo aveva guidato all’acquisto del titolo era quell’ irripetibile sfida lanciata da Take-Two Interactive .

Un milione di dollari alla consegna di prove inconfutabili: un’intera sessione di gioco senza concedere alcunché agli avversari . Non un lancio vincente, non una base, non un punto. Un’impresa difficile, ma non impossibile, almeno secondo gli sviluppatori del gioco . Ma probabilmente non un solo membro della squadra di Take-Two si sarebbe mai aspettato di dover consegnare l’assegno dopo meno di una giornata dal lancio di Major League Baseball 2K10 .

Wade McGilberry aveva giocato cinque o sei partite, tutte imperfette. Poi, quella definitiva, senza macchia, senza arretrare davanti ai colpi avversari. E il 23enne dell’Alabama era davanti alle porte degli uffici del game publisher , a riscuotere il suo assegno. Un sapore agrodolce sui sorrisi di Take-Two , che si era visto negare la concessione del denaro da parte dell’assicurazione .

Troppo strano quel premio, legato ad una pur non comunissima videopartita. Ma pare essere stato proprio quel gruzzolo a far ingolosire i gamer a stelle e strisce, facendo schizzare alle stelle le vendite del gioco. Un’operazione di marketing insolita che probabilmente sperava di non vedere alcun vincitore. Ma Wade McGilberry ce l’ha fatta: con i soldi pagherà il suo mutuo e metterà su famiglia con la sua giovane moglie Katy. Con la semplicità dei grandi giocatori di finto baseball.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
6 mag 2010
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