Un’allarmata lettera aperta, inviata dal senatore democratico di New York Charles Schumer agli alti rappresentanti di grandi società dell’IT come Yahoo!, Amazon e Twitter. Le piattaforme più popolari del web dovrebbero stare più attente alla sicurezza dei propri utenti, adottando protocolli più sicuri di navigazione come quello HTTPS .
E l’esempio di virtù portato da Schumer ha probabilmente sorpreso la maggior parte degli osservatori: Facebook si sarebbe infatti contraddistinto per buona volontà nella salvaguardia dei dati di milioni di netizen a stelle e strisce . Appunto adottando il protocollo HTTPS per meglio tutelare la loro navigazione social.
Al centro delle preoccupazioni del senatore statunitense è finita la sempre pericolosa attività di connessione in luoghi pubblici, come ad esempio in un punto vendita della nota catena di caffetterie Starbucks. Una pratica comune tra gli utenti, altrettanto nota a cracker e ladri d’identità .
Un rapporto commissionato da Wi-Fi Alliance aveva sottolineato come il 32 per cento dei netizen statunitensi prenda in prestito la concessione senza fili dei vicini per navigare online. Lo stesso Schumer ha ora puntato il dito contro i numerosi hot spot pubblici che non offrono alcuna protezione agli utenti .
A tutelare quest’ultimi dovranno allora essere i principali protagonisti della Rete, seguendo l’esempio del sito in blu. Alla fine dello scorso gennaio, Facebook aveva infatti annunciato la possibile attivazione di default di connessioni sicure in HTTPS, in modo da rendere protetta qualsivoglia attività sul social network.
Mauro Vecchio
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Adobe Digital Editions: IL MALE
Ho sempre sostenuto che l'e-book piaceva agli editori scorretti perché forniva nuove possibilità di disonesto lucroper la stessa ragione bisogna boicottare Adobe Digital Editions così da impedirgli l'affermazione come standardinfatti è ade che rende possibile certi soprusi: quando scarichi un file per ade, non ottieni il libro, ma una licenza di acXXXXX al libro conservato gielosamente come fosse un tessoro sui server di chi lo vendefortunatamente hanno scoperto il modo di decriptare i file di licenza in modo da riappropriarsi dei diritti di lettore/acquirente perduti e produrre una copia in locale del librocercate in reteharper collins secondo me ha decretato la sua fineTeoneRe: Adobe Digital Editions: IL MALE
- Scritto da: Teone> infatti è ade che rende possibile certi soprusiForse il nome non è un caso?http://it.wikipedia.org/wiki/Ade_(divinità)/(apple)(linux)-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 28 febbraio 2011 19.42-----------------------------------------------------------FinalCutRe: Adobe Digital Editions: IL MALE
> Forse il nome non è un caso?> > http://it.wikipedia.org/wiki/Ade_(divinità)/(rotfl)uno qualsiasiRe: Adobe Digital Editions: IL MALE
- Scritto da: Teone> fortunatamente hanno scoperto il modo di> decriptare i file di licenza in modo da> riappropriarsi dei diritti di lettore/acquirente> perduti e produrre una copia in locale del> libroTi riferisci a questo?http://www.ebook-converter.com/cat/ebook-drm-removerPinoRe: Adobe Digital Editions: IL MALE
- Scritto da: Teone> Ho sempre sostenuto che l'e-book piaceva agli> editori scorretti perché forniva nuove> possibilità di disonesto> lucro> > per la stessa ragione bisogna boicottare Adobe> Digital Editions così da impedirgli> l'affermazione come> standard> > infatti è ade che rende possibile certi soprusi:> quando scarichi un file per ade, non ottieni il> libro, ma una licenza di acXXXXX al libro> conservato gielosamente come fosse un tessoro sui> server di chi lo> vende> > fortunatamente hanno scoperto il modo di> decriptare i file di licenza in modo da> riappropriarsi dei diritti di lettore/acquirente> perduti e produrre una copia in locale del> libro> > cercate in rete> > harper collins secondo me ha decretato la sua fineE' ridicolo, cercano di applicare al digitale paradigmi che appartengono ai libri fisici (il prestito in biblioteca), aggiungendo limitazioni extra (la scadenza). Prevedo un grande sul-XXXXX :pFunzRe: Adobe Digital Editions: IL MALE
start{grammar_troll}GIELOSAMENTE??? AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHend{grammar_troll}Non potrei essere piu' d'accordo. E' un modello di business totalmente fallace, e finalizzato solo a spillare soldi.Questo e' comunque il modello a cui ci stanno portando (non riguardo al caso in questione, ma in generale) con le cloud: I dati li abbiamo noi, e te li diamo come diciamo noi e alle nostre condizioni. Sul tuo disco non ti facciamo tenere nulla, e le copie te le scordi...coccobananaValore meno di zero
Una licenza così vale meno di zero: solo svantaggi, nessun beneficio.Se la tengano.uno qualsiasiE il prossimo passo...
...sarà quello di rendere i file deperibili? D'altronde se stampi con una inkjet una foto dopo qualche anno sbiadisce.Ma questa gente si è bevuta il cervello? Mi auguro solo che siano gli ultimi colpi di coda della balena morente...FlatlineMa questi si drogano...
Allora, posso anche essere daccordo sul replicare i limiti di un libro cartaceo, daltronde se uno può prendere una biblioteca può distribuire infiniti libri elettronici a tempo indeterminato, chi se li compra più?Però i limiti imposti da questi sono ridicoli. OK, per una licenza, un lettore alla volta, ma perché solo per due settimane? Se una biblioteca vuole fare prestiti mensili o bimestrali?E poi solo 26 prestiti è ridicolo! Un libro cartaceo può essere letto ben più di 26 volte prima di consumarsi così tanto da diventare inservibile. Nella biblioteca dove vado di solito, per ogni libro, all'interno, c'è una scheda dove vengono segnate le date in cui viene prestato. Mi è capitato più di una volta di leggere libri che erano già usciti anche 50 o 60 volte. Magari la copertina era un po' sdrucita e c'era qualche pagina spiegazzata, ma erano ancora tranquillamente fruibili.Cirino PomicinoRe: Ma questi si drogano...
- Scritto da: Cirino Pomicino> Allora, posso anche essere daccordo sul replicare> i limiti di un libro cartaceo, daltronde se uno> può prendere una biblioteca può distribuire> infiniti libri elettronici a tempo indeterminato,> chi se li compra> più?Infatti non vanno comprati.E se questi non lo capiscono, che vadano pure in bancarotta... almeno non potranno più proporre stupidaggini del genere, quando saranno all'ospizio dei poveri.uno qualsiasiRe: Ma questi si drogano...
- Scritto da: uno qualsiasi> - Scritto da: Cirino Pomicino> > Allora, posso anche essere daccordo sul> replicare> > i limiti di un libro cartaceo, daltronde se uno> > può prendere una biblioteca può distribuire> > infiniti libri elettronici a tempo> indeterminato,> > chi se li compra> > più?> > Infatti non vanno comprati.La conseguenza di "non comprare" è "non proporre" e la conseguenza di "non proporre" è "non produrre".La conseguenza di "non produrre" è "non guadagnare" e la conseguenza di "non guadagnare" è "non comprare".GOTO INIZIO.ruppoloRe: Ma questi si drogano...
- Scritto da: ruppolo> - Scritto da: uno qualsiasi> > - Scritto da: Cirino Pomicino> > > Allora, posso anche essere daccordo sul> > replicare> > > i limiti di un libro cartaceo, daltronde > > > se uno può prendere una biblioteca può > > > distribuire infiniti libri elettronici > > > a tempo indeterminato, chi se li compra> > > più?> > Infatti non vanno comprati.> La conseguenza di "non comprare" è "non > proporre" e la conseguenza di "non > proporre" è "non produrre".> La conseguenza di "non produrre" è "non> guadagnare" e la conseguenza di "non guadagnare"> è "non comprare".> GOTO INIZIO.Tu vedi compratori e venditori come se fossero due specie di alieni distinti, separati, imprescindibili e non scambiabili.kraneRe: Ma questi si drogano...
> > Infatti non vanno comprati.> > La conseguenza di "non comprare" è "non proporre"Non ci serve che ce li propongano, ce li cerchiamo da soli. Anzi, se non li propongono, ci sarà meno pubblicità a rompere le scatole.> e la conseguenza di "non proporre" è "non> produrre".E non produrre, allora, nessuno vuole obbligarti.> La conseguenza di "non produrre" è "non> guadagnare" e la conseguenza di "non guadagnare"> è "non> comprare".Ok, provo a spiegartelo in un altro modo:Possibilità 1: io compro i libri, spendo 100 euro. Gli editori guadagnano, e così diventano miei clienti, mi chiamano a fare un lavoro (ad esempio, una revisione degli impianti nel loro ufficio), e mi pagano 100 euro per il mio lavoro.Risultato: io ho i libri, e ho 100 euro (sono i soldi che avevo speso, che hanno girato, e alla fine mi sono ritornati)Possibilità 2: io scarico i libri gratis, risparmio 100 euro. Gli editori non guadagnano, non diventano miei clienti, non mi chiamano per fare il lavoro da loro perchè non possono più permetterselo.Risultato: io ho comunque i libri e i 100 euro (non li ho mai spesi)... ma mi sono risparmiato parecchia fatica, visto che non ho avuto bisogno di andare a fare il lavoro dagli editori.Vantaggi della scelta N. 1: NESSUNOVantaggi della scelta N. ": tempo e fatica risparmiati.uno qualsiasiRe: Ma questi si drogano...
- Scritto da: Cirino Pomicino> Allora, posso anche essere daccordo sul replicare> i limiti di un libro cartaceo, daltronde se uno> può prendere una biblioteca può distribuire> infiniti libri elettronici a tempo indeterminato,> chi se li compra> più?> Però i limiti imposti da questi sono ridicoli.> OK, per una licenza, un lettore alla volta, ma> perché solo per due settimane? Se una biblioteca> vuole fare prestiti mensili o> bimestrali?> E poi solo 26 prestiti è ridicolo! Un libro> cartaceo può essere letto ben più di 26 volte> prima di consumarsi così tanto da diventare> inservibile. Nella biblioteca dove vado di> solito, per ogni libro, all'interno, c'è una> scheda dove vengono segnate le date in cui viene> prestato. Mi è capitato più di una volta di> leggere libri che erano già usciti anche 50 o 60> volte. Magari la copertina era un po' sdrucita e> c'era qualche pagina spiegazzata, ma erano ancora> tranquillamente> fruibili.Infatti in qualunque grande biblioteca è così.Un nome su tutti, la prima biblioteca d'Italia, la BNC (Biblioteca Nazionale Centrale) di Firenze seguita a ruota da quelle di Roma e Napoli.Luco, giudice di linea mancatoLaPaura
La paura di "fallire"?Parecchio tempo fa c'era chi aveva paura che la locomotiva a vapore creasse disoccupazionbe, è avvenuto lo stesso con i telai mossi da motori elettrici.Insomma il cambiamento terrorizza. Ma ben sappiamo che i DVD o simili supporti non durano molto, anche se certi supporti si stma che possano durare oltre i 100 anni. Se trovate nelle bancarelle libri stampati nei primi del 1900 già vi ritrovate un testo con la carta che è diventata marroncino ed è fragile. Eppure vi sono testi del 1500 in buonissime condizioni, con pagine quasi inalterate.Già, anche la carta moderna è molto più deterioarabile di quella di mezzo millenio fa.I CD o DVD già si "decompongono" da soli e dopo un certo tempo ed ancor prima dei libri di carta, e diventeranno dopo pochi decenni illeggibili.Che preoccupazione hanno quindi costoro?ninjaverdePer tutelare i maniscalchi
"E' stato stabilito dai padroni delle ferriere, a tutela dei clienti maniscalchi, che la produzione di queste nuove carrozze chiamate "automobili" preveda la ferratura di ogni ruota con adeguato numero di ferri da cavallo (almeno dieci per ruota).In questo modo si garantirà il giusto guadagno per i nostri preziosi maniscalchi, anche a tutela delle strade e dei nostri clienti.La necessità di sostituire ferri persi ogni pochi chilometri, d'altra parte, riproduce la situazione attuale che ci sembra ottimale in quanto già accettata dagli utilizzatori di carrozze.E' anche chiaro che questa nuova follia delle ruote gommate è destinata a non durare: volete mettere il piacere delle venature del legno delle ruote delle carrozze, l'afrore dei cavalli da tiro, il piacere di accarezzarne la criniera, contro il freddo ruotare di manovelle d'accensione e del volante." E anche questa è fatta. Ora un bel decreto sui cesti in vimini da mongolfiera da applicare nei nuovi "aeroplani" al posto di questi stupidi sedili, del bruciatore per aria calda a sostituzione del rozzo e rumoroso motore a pistoni e il popolo ci ringrazierà per sempre con statue nelle piazze!OldDogRe: Per tutelare i maniscalchi
- Scritto da: OldDog> "E' stato stabilito dai padroni delle ferriere, a> tutela dei clienti maniscalchi, che la produzione> di queste nuove carrozze chiamate "automobili"> preveda la ferratura di ogni ruota con adeguato> numero di ferri da cavallo (almeno dieci per> ruota).> In questo modo si garantirà il giusto guadagno> per i nostri preziosi maniscalchi, anche a tutela> delle strade e dei nostri> clienti.> La necessità di sostituire ferri persi ogni pochi> chilometri, d'altra parte, riproduce la> situazione attuale che ci sembra ottimale in> quanto già accettata dagli utilizzatori di> carrozze.> E' anche chiaro che questa nuova follia delle> ruote gommate è destinata a non durare: volete> mettere il piacere delle venature del legno delle> ruote delle carrozze, l'afrore dei cavalli da> tiro, il piacere di accarezzarne la criniera,> contro il freddo ruotare di manovelle> d'accensione e del volante."> > E anche questa è fatta. Ora un bel decreto sui> cesti in vimini da mongolfiera da applicare nei> nuovi "aeroplani" al posto di questi stupidi> sedili, del bruciatore per aria calda a > sostituzione del rozzo e rumoroso motore a> pistoni e il popolo ci ringrazierà per sempre con> statue nelle> piazze!Statue di fango ovviamente, possibilmente su cui ci è da poco passato un branco di capre che hanno evacuato sullo stesso ;)Luco, giudice di linea mancatolibro
L'AUMENTO DEL FLAGELLOdalila carrellaGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 28 feb 2011Ti potrebbe interessare