USA, pronto il Family Locator

USA, pronto il Family Locator

L'operatore Sprint Nextel offre un servizio di localizzazione mobile per allargare il proprio business alla famiglie o almeno a quelle più apprensive
L'operatore Sprint Nextel offre un servizio di localizzazione mobile per allargare il proprio business alla famiglie o almeno a quelle più apprensive


Kansas City – Le possibilità di controllo e localizzazione stanno diventando sempre più di moda in molti paesi, creando un’esigenza che tempo fa non esisteva. Questa volte è Sprint Nextel , terzo operatore negli States, ad annunciare un servizio “per aiutare i genitori a localizzare i figli”.

L’intento di Sprint è quello di estendere la propria presenza nel mercato delle famiglie. Secondo quanto descritto dall’operatore, il servizio “Family locator”, di prossima introduzione sul mercato, consentirà ai genitori di osservare, su una mappa del loro cellulare o sul computer, la posizione dei propri figli, che ovviamente devono avere con sé un telefono cellulare, attraverso un modulo GPS.

Sarà inoltre possibile programmare il servizio con “scheduled tasks”, per inviare automaticamente, ad esempio, un SMS ad un orario prestabilito per confermare che i bambini siano arrivati alla destinazione da loro dichiarata (a casa o a scuola). Il Family Locator invierà inoltre un SMS al cellulare controllato, ad ogni operazione di monitoraggio registrato.

Il software è stato sviluppato da WaveMarket e, nell’ambito del servizio offerto da Sprint, al modico canone mensile di 9,99 dollari (poco più di 8 euro) sarà reso disponibile per il download su 17 modelli di telefono cellulare e potrà localizzare 28 modelli dotati di modulo GPS integrato.

Ai detrattori che già hanno bollato il Family Locator come strumento anti-privacy, Sprint Nextel ribatte che non si tratta assolutamente di un (piccolo) Grande Fratello: “Non è localizzazione, né monitoraggio – dichiara Dan Gilmartin, direttore marketing di Sprint per i servizi di localizzazione – è dare a genitori e tutori la possibilità di sapere dove si trovano i propri ragazzi”, aggiungendo che lo strumento può essere utilizzato anche per le persone più anziane.

L’offerta di questo tipo di prodotti sta conoscendo attualmente un trend in continua crescita, così come proliferano le aziende specializzate nel settore, che strategicamente (dal punto di vista del marketing) si sono attribuite ragioni sociali tanto curiose quanto auto-esplicative, che puntano sull’apprensione dei genitori come Wherify (che assembla “where” e “verify”, ossia “dove” e “verifica”) e l’ansiolitica Teen Arrive Alive (“i ragazzi arrivano vivi”).

Dario Bonacina

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Pubblicato il
14 apr 2006
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