USA, quando l'ISP è irresponsabile

USA, quando l'ISP è irresponsabile

EarthLink sfugge a una causa per danni, intentata da una banca. Nel suo sistema anti-phishing aveva inserito i servizi web di un istituto di credito. Che deve mandar giù il rospo
EarthLink sfugge a una causa per danni, intentata da una banca. Nel suo sistema anti-phishing aveva inserito i servizi web di un istituto di credito. Che deve mandar giù il rospo


Madison (USA) – John Shabaz, giudice della Corte Distrettuale del Wisconsin, ha annullato la denuncia di Associated Bank-Corp nei confronti del provider EarthLink per negligenza e danni finanziari. La banca statunitense, presente nel territorio del Mid-West con almeno 300 filiali, era stata inserita nella black list del software anti- scam fornito dal noto service provider ai suoi utenti per limitare i fenomeni di phishing .

ScamBlocker , così si chiama il tool, è un’applicazione gratuita che permette non solo di bloccare l’arrivo di una mail truffaldina , ma anche di segnalare all’utente i siti Web più pericolosi. E il sito ufficiale di Associated Bank era stato archiviato come “potenzialmente fraudolento”, e a tutti gli utenti dotati di ScamBlocker, che lo visitavano, appariva un alert di rischio .

Sebbene sia stato chiaro fin dall’inizio, a tutte le parti in causa, che l’inserimento del sito è stato frutto di un errore, Associated Bank-Corp ha comunque deciso di fare causa al provider per gli evidenti danni all’immagine dell’istituto.

Shabaz si è espresso il 13 settembre rigettando la richiesta a procedere di Associated Bank-Corp. Secondo il Telecommunications Act del 1996 , infatti, un Internet Provider non può essere considerato “responsabile di ogni informazione o dato fornito da un altro content provider “. “La lista dei siti di phishing è stata compilata da un’altra azienda, le prove indicano che le informazioni provengono da un altro provider; gli imputati non possono essere giudicati per la ri-pubblicazione di dichiarazioni scritte da altri”, si legge nella dichiarazione processuale sottofirmata da Shabaz.

Secondo i giuristi si tratta dell’ennesimo caso che mostra l’elasticità del Telecommunications Act. Una legge approvata dal Congresso che intendeva proteggere i sistemi di filtraggio anti-pornografia, ma che sembra lasciare troppo spazio agli abusi, anche non voluti. Come successe a Sidney Blumenthal, assistente di Bill Clinton alla Casa Bianca, che non riuscì ad impedire ad
America Online di pubblicare i pettegolezzi ingiuriosi redatti da DrudgeReport sul proprio conto.

La teoria di Eric Goldman, docente di legge presso Marquette University , però sembra essere più semplice. “Il giudice avrebbe dovuto investigare su chi avesse redatto l’alert, EarthLink o il suo content provider?. Adesso Associated Bank potrebbe provare a citare la società che l’ha inserita nella black list”.

Dario d’Elia

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Pubblicato il
23 set 2005
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