L’ufficialità è arrivata attraverso un rapido comunicato stampa diramato dai vertici di Forest City , società proprietaria di alcuni centri commerciali in terra statunitense. I clienti dei mall Short Pump Town Center (Virginia) e Promenade Temecula (California del Sud) potranno ora effettuare i propri acquisti in tutta serenità: nessun sistema di tracciamento osserverà i vari spostamenti .
La tecnologia nota come FootPath verrà di fatto sospesa a tempo indeterminato, almeno finché non verranno risolte serie problematiche in materia di privacy dei consumatori . È infatti intervenuto il senatore democratico Charles Schumer, che ha espresso le più sentite preoccupazioni per un pericoloso sistema di tecnocontrollo capace di captare gli spostamenti dei clienti attraverso cellulare.
Lo stesso Schumer potrebbe ora avviare un’indagine presso la Federal Trade Commission (FTC) statunitense. I vertici di Forest City dovrebbero sempre ottenere l’autorizzazione a procedere da parte dei frequentatori dei due mall . Mentre i responsabili di Path Intelligence hanno sottolineato come il sistema di tracciamento non sia affatto diverso da quelli previsti dai vari retailer nel commercio elettronico . (M.V.)
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Educare invece di reprimere.
Certi ritocchi che si fanno con photoshop sono completamente riproducibili da un buon trucco e da un bravo fotografo che sa usare le luci. La questione è che con photoshop costa meno farlo. Invece di vietare inutilmente certe pubblicità, investissero in educazione alla visione critica nelle scuole e otterrebbero dei cervelli senzienti e pensanti.Creative CommonRe: Educare invece di reprimere.
- Scritto da: Creative Common> Certi ritocchi che si fanno con photoshop sono> completamente riproducibili da un buon trucco e> da un bravo fotografo che sa usare le luci. La> questione è che con photoshop costa meno farlo.Beh si e no, ovvero ci possono essere casi in cuila post-produzione costa numerose ore-uomo(ed in effetti parecchi fotografi professionistil'affidano ai "ragazzetti di bottega").> Invece di vietare inutilmente certe pubblicità,> investissero in educazione alla visione critica> nelle scuole e otterrebbero dei cervelli> senzienti e> pensanti.In effetti mi diceva un esperto del settore che inpassato nelle scuole si insegnava una materia denominata"Educazione alla visione". Ovviamente qualcuno ha pensatobene di eliminarla.sentinelRe: Educare invece di reprimere.
- Scritto da: Creative Common> Invece di vietare inutilmente certe pubblicità,> investissero in educazione alla visione critica> nelle scuole e otterrebbero dei cervelli> senzienti e pensanti.La cultura è sempre ottima cosa, ma non è realistico illudersi che il "dilettante" potenziale vittima possa sempre smascherare il "professionista" truffatore visivo.Vigilare su abusi è compito delle autorità, decidere se quei ritocchi eccessivi sono abusi (truffe, inganni, quel che volete) spetta a chi legifera, se non riescono ad autogestirsi le associazioni di categoria.La verità, come dimostrano i nostri stilisti, è che parlare di danni provocati da distorte immagini delle persone (anoressia, bulimia, ecc.) si può fare finché non tocca realmente il proprio business, poi tutti a far distinguo. Se non erro in Spagna il legislatore è intervenuto sul tema delle modelle sottopeso e le manfrine italiche degli stilisti là non si sono verificate.OldDogRe: Educare invece di reprimere.
- Scritto da: OldDog> - Scritto da: Creative Common> > Invece di vietare inutilmente certe > pubblicità,> > investissero in educazione alla visione> critica> > nelle scuole e otterrebbero dei cervelli> > senzienti e pensanti.> La cultura è sempre ottima cosa, ma non è> realistico illudersi che il "dilettante"> potenziale vittima possa sempre smascherare il> "professionista" truffatore visivo.> Vigilare su abusi è compito delle autorità,> decidere se quei ritocchi eccessivi sono abusi> (truffe, inganni, quel che volete) spetta a chi> legifera, se non riescono ad autogestirsi le> associazioni di categoria.La cultura permette al cittadino di nn cascare nei banali trucchi dei pubblicitari ben prima che ci sia un eventuale abuso; capisco che viene evitato di distribuire cultura.> La verità, come dimostrano i nostri stilisti, è> che parlare di danni provocati da distorte> immagini delle persone (anoressia, bulimia, ecc.)> si può fare finché non tocca realmente il proprio> business, poi tutti a far distinguo. Se non erro> in Spagna il legislatore è intervenuto sul tema> delle modelle sottopeso e le manfrine italiche> degli stilisti là non si sono> verificate.kraneRe: Educare invece di reprimere.
- Scritto da: Creative Common> Certi ritocchi che si fanno con photoshop sono> completamente riproducibili da un buon trucco e> da un bravo fotografo che sa usare le luci. La> questione è che con photoshop costa meno farlo.> > > Invece di vietare inutilmente certe pubblicità,> investissero in educazione alla visione critica> nelle scuole e otterrebbero dei cervelli> senzienti e> pensanti.Più che vietare servirebbe davvero un bollino ATTENZIONE! Questa immagine non rispecchia la realtà ma è frutto di manipolazione grafica Photoshop disasters docet :)FunzGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 30 nov 2011Ti potrebbe interessare