Boston (USA) – Harvard Medical School ha sfatato una delle più “discusse” leggende metropolitane riguardanti il lavoro telematico . L’utilizzo della tastiera, secondo recenti studi, non sarebbe responsabile della cosiddetta sindrome da tunnel carpale . Ovvero quella fastidiosa infiammazione che colpisce i nervi del polso e nei casi più acuti obbliga ad un intervento chirurgico .
In verità, già quattro anni fa, la statunitense Mayo Clinic era giunta a conclusioni simili, sebbene i suoi risultati avessero dichiaratamente bisogno di ulteriori approfondimenti.
Nel rapporto “Hands: Strategies for Strong, Pain-Free Hands” , redatto dai ricercatori di Harvard, vengono evidenziati come possibili fattori scatenanti della patologia: il peso corporeo, la presenza di fratture, la gravidanza e i caratteri ereditari. Insomma, anche un utilizzo quotidiano della tastiera, ad esempio nel word processing, non può essere considerato motivo di pericolo .
Secondo i dati raccolti negli Stati Uniti, almeno il 2-3 per cento della popolazione sarebbe affetto da tale sindrome. Tanto più che gli interventi chirurgici per risolvere il problema hanno raggiunto quota 200 mila all’anno .
Il team di Harvard ha, però, riscontrato che un uso sbagliato della tastiera e del mouse, nonché una postazione di lavoro non ergonomica, possono nel tempo causare danni al collo, alla schiena e alle spalle. Eliminata una leggenda, ecco le basi per la prossima. I marketer delle aziende produttrici di tastiere possono stare tranquilli: il natural sarà ancora gettonato a lungo.
Dario d’Elia