Varata la Carta elettronica dei servizi

Varata la Carta elettronica dei servizi

La card contiene un microchip: associata ad un lettore potrà essere utilizzata dal PC di casa per interfacciarsi con la pubblica amministrazione. Ieri l'approvazione definitiva da parte del Governo
La card contiene un microchip: associata ad un lettore potrà essere utilizzata dal PC di casa per interfacciarsi con la pubblica amministrazione. Ieri l'approvazione definitiva da parte del Governo


Roma – Viene salutata come un importante passo avanti per la semplificazione della burocrazia e soprattutto per il miglioramento dell’accesso ai servizi della pubblica amministrazione da parte dei cittadini. Si tratta della CNS, acronimo che si dovrà imparare a conoscere perché definisce la Carta Nazionale dei Servizi .

La Card, il cui varo è stato approvato in via definitiva ieri dal Consiglio dei Ministri, è dotata di un microchip capace, secondo il Governo, di garantire al cittadino di sfruttare da qualsiasi postazione collegata ad internet tutti i servizi online della PA, come quelli per ottenere certificati, documenti o informazioni.

Il microchip conterrà i dati personali che, associati ad un codice identificativo personale (un PIN numerico) che verrà assegnato al singolo cittadino, consentiranno alla PA di riconoscere in modo univoco l’utente che si connette ai servizi e, dunque, di erogare quanto richiesto. Per funzionare, la Card dovrà essere inserita in un lettore apposito che sarà facilmente collegabile a qualsiasi personal computer.

Ovvi i vantaggi per gli utenti, che potranno così evitare le tradizionali trafile burocratiche per ottenere quanto di loro interesse, ma anche per la pubblica amministrazione, che dovrebbe in questo modo migliorare la propria efficienza oltre a comprimere i costi.

La Carta Nazionale dei Servizi viene vista anche come un necessario trampolino dell’e-goverment anche perché riassume in sé le funzionalità necessarie all’uso della firma digitale e quelle della tessera sanitaria o del codice fiscale. Nei fatti, si tratta di uno strumento del tutto simile a quella che sarà la Carta di identità elettronica: l’unica differenza consiste nella presenza, in quest’ultima, della fotografia del cittadino, elemento indispensabile nella nostra legislazione per un documento di “identità”.

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Pubblicato il
27 feb 2004
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