Il governatore della California ha firmato una serie di leggi che riguardano la protezione dei minori online. Una di esse introduce l’obbligo della verifica dell’età per sistemi operativi e app store. Altre leggi impongono l’implementazione di maggiori filtri per i chatbot AI e la visualizzazione di specifiche etichette sui social media.
Verifica dell’età in California
La verifica dell’età è obbligatoria in Utah, Louisiana, Texas e altri stati. L’obbligo è stato fortemente criticato da Apple e Google, in quanto il controllo deve essere effettuato a livello di app store. La legge Digital Age Assurance Act (AB 1043), firmata dal governatore della California, prevede l’inserimento dell’età o della data di nascita al momento della configurazione iniziale del dispositivo (smartphone, tablet o computer).
L’informazione verrà quindi trasferita agli sviluppatori delle app che dovranno offrire un’esperienza adatta all’età (ad esempio impedire l’accesso ai contenuti vietati ai minori o il download di app inappropriate). L’obbligo entrerà in vigore dal 1 gennaio 2017. Se il dispositivo è già configurato, Apple e Google devono offrire un modo per inserire l’età entro il 1 luglio 2017. In caso di violazione negligente è prevista una sanzione fino a 2.500 dollari per utente. Aumenta a 7.500 dollari per le violazioni intenzionali.
Questa soluzione è stata sempre la preferita di Meta. Stavolta ha ricevuto anche l’appoggio da Google. A differenza di altre leggi, quella californiana non interferisce con i controlli parentali esistenti e non forza gli utenti a caricare un documento di identità.
La legge non ha ricevuto invece supporto da Apple e dalla Motion Picture Association. Secondo Amazon, Netflix e altre aziende può creare confusione se i genitori e figli usano profili differenti con un singolo account per i servizi di streaming.
Filtri per i chatbot AI
Il governatore della California ha firmato anche la legge sui companion chatbots (SB 243) che impone l’obbligo di implementare maggiori protezioni per i minori a partire dal 1 gennaio 2026. Deve essere indicato chiaramente che la conversazione non avviene con un umano. Le aziende devono inoltre impedire che il chatbot risponda a domande relative a suicidio o autolesionismo.
Un’altra legge (AB 56) firmata dal governatore prevede l’obbligo per i social media di mostrare ai minori di 18 anni specifiche etichette che indicano i rischi per la salute mentale e il benessere. Se il minore trascorre oltre tre ore online, le piattaforme devono mostrare un avviso di pericolo per 30 secondi.