Violazione privacy: sanzioni per Verisure e Aimag

Violazione privacy: sanzioni per Verisure e Aimag

Il Garante ha inflitto una sanzione di 400.000 euro a Verisure Italia e 300.000 euro ad Aimag per diverse violazioni della normativa sulla privacy.
Violazione privacy: sanzioni per Verisure e Aimag
Il Garante ha inflitto una sanzione di 400.000 euro a Verisure Italia e 300.000 euro ad Aimag per diverse violazioni della normativa sulla privacy.

Il Garante per la protezione dei dati personali ha inflitto una sanzione di 400.000 euro a Verisure Italia per il trattamento illecito dei dati a scopo pubblicitario. Per una simile violazione ha inflitto una sanzione di 300.000 euro ad Aimag. Quest’ultima società non ha inoltre adottato adeguate misure di sicurezza per l’area riservata del sito.

Violazioni di Verisure Italia

Il procedimento nei confronti di Verisure Italia, azienda di Roma nota per i sistemi di allarme, è stato avviato a fine marzo in seguito alle segnalazioni ricevuta da un ex cliente e da un potenziale cliente. Il primo ha continuato a ricevere SMS promozionali indesiderati anche dopo la richiesta di cancellazione dei dati e dopo aver esercitato il diritto di opposizione alle comunicazioni pubblicitarie.

Il secondo ha invece ricevuto email, SMS e telefonate pubblicitarie dopo aver chiesto un preventivo e aver esercitato il diritto di opposizione. Il Garante ha accertano numerose violazioni: gestione in ritardo delle richieste di opposizione, raccolta dei dati senza adeguata informativa sulla privacy, conservazione dei dati oltre il termine previsto per le attività di teleselling (12 mesi).

Verisure Italia dovrà quindi pagare una sanzione di 400.000 euro e cancellare tutti i dati raccolti in modo illecito.

Violazioni di Aimag

Il procedimento nei confronti di Aimag, società di Mirandola che gestisce servizi nel settore energetico, idrico, ambientale e teleriscaldamento, è stato avviato a fine marzo in seguito alla segnalazione di un utente che ha evidenziato la mancanza di sicurezza nella procedura di registrazione all’area riservata sul sito.

Era sufficiente inserire il codice fiscale e una qualsiasi email per accedere ad altri dati personali, oltre che alle bollette e allo storico dei consumi. In pratica non veniva effettuato nessun controllo dell’identità.

Durante l’indagine è stata scoperta un’altra violazione. Nei moduli per il conferimento del consenso erano già selezionate le voci relative all’uso dei dati per l’invio di materiale promozionale e per finalità di marketing o customer satisfaction. Per tali violazioni, Aimag dovrà pagare una sanzione di 300.000 euro.

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Pubblicato il
18 dic 2025
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