Los Angeles (USA) – Mp3.com “il diabolico”, in combutta con Napster “l’eretico”, sembrano aver insegnato alle majors discografiche che la musica, oggi, passa da Internet. Warner Music è l’ultima, fra le “sei sorelle” della musica, ad essersi accorta dell’esistenza della distribuzione digitale. E sembra decisa a recuperare rapidamente terreno.
Il colosso ha infatti annunciato che da novembre inizierà a vendere su Internet un centinaio di brani musicali ai quali si aggiungeranno poi un migliaio di album tra i quali le opere di Tori Amos, Phil Collins, Madonna, REM.
L’infrastruttura tecnologica per la vendita ed il download sicuro della musica sarà fornita da RealNetworks e i brani, scaricabili nei più comuni formati digitali, potranno essere acquistati direttamente da vari siti di e-commerce, fra i quali la notissima catena di supermercati Wal-Mart e Amazon.
La mossa di Warner, che si affianca a quella di Seagram e alle già annunciate strategie di sviluppo di Sony, EMI, BMG ed altre etichette minori, ha tutta l’aria di una tardiva colonizzazione della Rete all’urgente ricerca di una nuova “età dell’oro”. Napster e suoi fratelli permettendo, naturalmente.