IBM ha stretto una partnership con l’associazione USAA (United Services Automobile Association) dei militari statunitensi per proporre un’applicazione dedicata al reinserimento dei veterani nella società civile. L’applicazione è basata sulle capacità linguistiche di Watson , il supercomputer che ha vinto Jeopardy e che ora vuole cambiare il mondo (informatico e non).
Big Blue è da tempo alla caccia di applicazioni innovative con cui mettere a frutto i risultati “cognitivi” raggiunti con Watson, e l’applicazione per i veterani USAA rappresenta appunto la prima occasione in cui le capacità del supercomputer vengono messe a disposizione dei consumatori e del pubblico.
L’applicazione permetterà ai veterani in via di congedo di fare domande sulla vita civile, sulle assicurazioni, su come trovarsi un lavoro o comprare una casa e via elencando, mentre in remoto le routine IA di Watson attingeranno ai più di 3mila documenti sul reinserimento messi a disposizioni da USAA per formulare le risposte.
L’applicazione delle capacità di Watson alle esigenze “consumer” dei veterani che tornano alla vita civile rappresenta “una pietra miliare di importanza critica verso il miglioramento della nostra vita e del nostro lavoro”, sostiene il vice-presidente senior di IBM (Gruppo Watson) Mike Rhodin, e i circa 155mila militari che ogni anno scelgono di archiviare la divisa sono un ottimo banco di prova per verificare le effettive capacità del supercomputer linguistico americano di mantenere le ambiziose promesse fatte in questi anni.
Alfonso Maruccia