Webdevice: Intel sfida Microsoft

Webdevice: Intel sfida Microsoft

Intel entra nel mercato delle Web appliance e lo fa voltando le spalle a Microsoft. Una speciale versione di Linux equipaggerà ogni modello
Intel entra nel mercato delle Web appliance e lo fa voltando le spalle a Microsoft. Una speciale versione di Linux equipaggerà ogni modello


Santa Clara (USA) – Per Intel il mercato dei processori si sta facendo ormai troppo stretto e, oltre ai dispositivi di rete, ha ora deciso di vendere Web appliance, ovvero degli scatolotti già pronti per connettersi ad Internet e aggiornabili via Rete.

Per l’intera linea di appliance, Intel non ha utilizzato un solo software firmato Microsoft preferendo appoggiarsi su Linux come sistema operativo e su Mozilla come Web browser. Questo pone di fatto Intel su di un nuovo piano, specie nei confronti di Microsoft, visto che dimostra di poter produrre e vendere da sé computer completi di tutto il necessario, dal software all’hardware.

Il prezzo delle Web appliance di Intel varia dai 300 ai 700 dollari, prezzi che sono tenuti bassi anche grazie all’adozione di processori Celeron. In base alla configurazione questi dispositivi possono contenere un telefono, un monitor (piatto o tradizionale), tastiera, cuffie e casse.

Con questi computer ai minimi termini Intel si vuole rivolgere in particolare a coloro che ancora non hanno un PC e non intendono sobbarcarsi le spese o la fatica di imparare ad usare un desktop.

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Pubblicato il
6 gen 2000
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