Da alcuni mesi, la Russia ha rallentato l’accesso a WhatsApp. Il Roskomnadzor (servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell’informazione e dei mass media) passerà presto alla fase successiva. Secondo TASS e Interfax, l’accesso al servizio di messaggistica verrà definitivamente bloccato. In India è stato invece introdotto l’obbligo del SIM binding per limitare le truffe.
Ban di WhatsApp in Russia
A partire da metà agosto, la Russia ha bloccato le chiamate effettuate con WhatsApp, mentre la messaggistica è ancora disponibile. Il Roskomnadzor ha recentemente ordinato agli operatori telefonici di non inviare i codici via SMS necessari per la registrazione dell’account. WhatsApp ha quindi iniziato ad offrire le passkey come alternativa di login.
Nel fine settimana, l’autorità russa ha comunicato che incrementerà le restrizioni fino al ban totale del servizio. L’azienda di Menlo Park non rispetta la legge che obbliga i provider a consentire l’accesso alle conversazioni. Secondo il Cremlino, WhatsApp viene utilizzato per organizzare attacchi terroristici.
In realtà, lo scopo è avere il controllo delle comunicazioni attraverso MAX, un “super app” simile a WeChat che offre diversi servizi governativi e che viene installata obbligatoriamente sui dispositivi venduti dal 1 settembre.
SIM binding in India
WhatsApp deve fronteggiare un altro “problema” in India. Il Dipartimento delle Telecomunicazioni ha ordinato ai provider dei servizi di messaggistica di impedire l’accesso senza SIM. Gli utenti non possono quindi utilizzare WhatsApp e altri servizi se manca la SIM nel dispositivo.
L’account deve essere sempre collegato alla SIM utilizzata per la registrazione iniziale. In pratica, l’identificazione dell’account dovrà avvenire tramite IMSI (International Mobile Subscriber Identity). Nel caso delle versioni web dei servizi, come WhatsApp Web, deve essere effettuato il logout automatico ogni sei ore.
Il cosiddetto SIM binding è stato introdotto per limitare le truffe. I cybercriminali possono intercettare il codice OTP e spostare l’account su un altro numero di telefono. Questo obbligo avrà conseguenze negative per i lavoratori che viaggiano spesso all’estero e usano SIM locali. Dovranno effettuare una nuova verifica, mentre per WhatsApp Web sarà necessario ripetere il login ogni sei ore.