Ad annunciarlo è stato un post apparso sul blog ufficiale della Wikimedia Foundation : l’intero portfolio di domini web gestiti dalla fondazione statunitense è stato definitivamente consegnato al controllo del provider MarkMonitor . Abbandonando, dopo “mesi di discussione”, il contestato GoDaddy.
Tempi duri per il registrar a stelle e strisce, dopo il caos scatenato dalle dichiarazioni pubbliche di supporto al famigerato Stop Online Piracy Act (SOPA). Numerose piattaforme – tra cui la fabbrica dei meme Cheezburger – avevano subito minacciato ritorsioni, paventando lo spostamento di migliaia di domini verso altri provider .
“Come quinto sito più visitato del Pianeta, la Fondazione tiene moltissimo alla gestione dei suoi domini”, si può leggere nel post pubblicato dalla Wikimedia Foundation . Il suo dipartimento legale avrebbe più volte espresso dei dubbi sull’effettiva validità di GoDaddy per i bisogni quotidiani di domini come quello di Wikipedia.
E la Foundation legata alla popolare enciclopedia libera ha chiaramente citato il caso SOPA tra le motivazioni alla base dello spostamento verso MarkMonitor . Dopo le dichiarazioni di supporto al disegno di legge, GoDaddy aveva cercato di limitare i danni con una repentina inversione di marcia. I preziosi domini di Wikimedia sono ora lontani.
Mauro Vecchio
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azz
Quel dominio non esiste piùDomenico CostaRe: azz
- Scritto da: Domenico Costa> Quel dominio non esiste piùNemmeno il giapponese che lo possedeva! :DMela avvelenataRe: azz
BANZAIIIIIIIdiscussione in corsoRe: azz
- Scritto da: discussione in corso> BANZAIIIIIIIPerchè dici "EVVIVAAAAAAAAAA" ?VoornRe: azz
Ovvio, .com è in mano agli americani, google è americana... ci avranno messo si e no 30 secondi a farlo sparire (per poi reintestarlo a chi diavolo dicono loro).FanXXXX i TLD in mano agli americani!AnonymousRe: azz
è giusto, la legge tutela i nomi protetti da copyright sui dominiPaxRe: azz
- Scritto da: Pax> è giusto, la legge tutela i nomi protetti da> copyright sui> dominiCredo che si tratti di trademark, non di copyright. Si tratta di una legge diversa.uno qualsiasiRe: azz
- Scritto da: Anonymous> Ovvio, .com è in mano agli americani, google è> americana... ci avranno messo si e no 30 secondi> a farlo sparire (per poi reintestarlo a chi> diavolo dicono> loro).> FanXXXX i TLD in mano agli americani! scusa, però se io registro un dominio con il nome googleplay è ovvio che sto cercando di fare del cibersquatting... perché dovrei registrare un dominio con il nome di un'altra azienda famosa dentro? E guarda che direi lo stesso se fosse stato registrato, che so, un ipotetico microsoftstore.com o simili. Mi pare anche giusto in questo caso (e sono un sostenitore della libertà su internet da sempre).il signor rossiRe: azz
Quoto in todo. Se tenti di fare il furbo a fondo estorsivo e' piu' che lecito il sequestro.- Scritto da: il signor rossi> - Scritto da: Anonymous> > Ovvio, .com è in mano agli americani, google è> > americana... ci avranno messo si e no 30 secondi> > a farlo sparire (per poi reintestarlo a chi> > diavolo dicono> > loro).> > FanXXXX i TLD in mano agli americani!> > scusa, però se io registro un dominio con il nome> googleplay è ovvio che sto cercando di fare del> cibersquatting... perché dovrei registrare un> dominio con il nome di un'altra azienda famosa> dentro? E guarda che direi lo stesso se fosse> stato registrato, che so, un ipotetico> microsoftstore.com o simili. Mi pare anche giusto> in questo caso (e sono un sostenitore della> libertà su internet da> sempre).boteroRe: azz
MS ha fatto anche di peggiohttp://en.wikipedia.org/wiki/Microsoft_vs._MikeRoweSoftHuSkYFurbo come una volpe...
Il giapponese voleva rubare il dominio a Google... con un indirizzo GMail? :D :DLuciano FagniFurbo come una volpe...
Il giapponese voleva rubare il dominio a Google... con un indirizzo GMail? :D :DLuciano FagniGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 12 mar 2012Ti potrebbe interessare