Nel corso degli ultimi mesi, Wikipedia ha registrato un calo pari all’8% nel volume delle pagine viste attribuibili a utenti in carne e ossa, rispetto allo stesso periodo del 2024. La responsabilità di questa importante flessione è attribuita all’AI. In particolare, ai chatbot e ai motori di ricerca che estraggono le informazioni dal suo archivio, le riassumono e le mostrano a chi le richiede, senza generare traffico verso l’enciclopedia.
Chatbot e riassunti AI: traffico in calo per Wikipedia
Quella della fondazione che gestisce il progetto non è una presa di posizione contro i progressi dell’intelligenza artificiale. Anzi, di recente ha lanciato l’iniziativa Embedding proprio per rendere il suo database accessibile ai modelli. Alla lunga, questa dinamica potrebbe però dar luogo a un problema. Riportiamo di seguito (in forma tradotta) l’intervento di Marshall Miller, Senior Director of Product di Wikimedia.
Accogliamo con favore nuovi modi per acquisire conoscenza. Tuttavia, gli LLM, i chatbot con intelligenza artificiale, i motori di ricerca e le piattaforme social che utilizzano i contenuti di Wikipedia, devono incoraggiare un maggior numero di utenti a visitare Wikipedia, affinché la conoscenza gratuita da cui dipendono così tante persone e piattaforme possa continuare a circolare in modo sostenibile.
Di quali strumenti si tratta? ChatGPT e AI Overview di Google, solo per fare due esempi. Il problema non riguarda comunque solo Wikipedia, ma il web in generale e tutti coloro che impiegano tempo, competenze e risorse per creare contenuti originali che finiranno poi per essere fagocitati da un modello.
Meno persone attive sull’enciclopedia significa anche meno volontari disposti ad arricchirne il database e meno donatori che supportano il progetto. Il post di Miller si chiude con un appello, che rimarrà purtroppo inascoltato.
… tutti possono adottare comportamenti online che favoriscano l’integrità e la creazione di contenuti. Quando cercate informazioni online, cercate le citazioni e cliccate sul materiale originale.
Un buon proposito destinato a rimanere tale, nel momento storico in cui si cerca sempre più un’informazione pronta all’uso, sintetica. E l’intelligenza artificiale in questo eccelle, nel soddisfare il desiderio di accesso istantaneo al contenuto desiderato, con buona pace di chi lo ha creato.