Windows 10 di nome e di fatto

Windows 10 di nome e di fatto

La versione del kernel dell'ultima build compie un grande balzo in avanti almeno sul piano numerico. Sotto il cofano potrebbero esserci sorprese interessanti
La versione del kernel dell'ultima build compie un grande balzo in avanti almeno sul piano numerico. Sotto il cofano potrebbero esserci sorprese interessanti

Circolano in rete le prime schermate di una build ancora inedita di Windows 10, contrassegnata da un significativo cambio di numerazione per la versione del kernel: la build 9888 pare equipaggiata con il kernel 10.0 rispetto al 6.4 della preview precedente, un cambiamento che ha senz’altro un valore sul piano numerico e di marketing ma che, probabilmente, segna anche un progresso sul piano della riunificazione del codice tra le diverse versioni del sistema operativo che Microsoft commercializza su diverse piattaforme hardware.

Il cambiamento della numerazione interna è stato confermato da Microsoft stessa , e l’interpretazione più ovvia sia il desiderio di riunire le numerazioni pubbliche e interne dei prodotti: da qualche release a questa parte il kernel aveva incrementato la sua numerazione solo di decimali, passando dalla 6.0 di Vista alla 6.1 di Windows 7, alla 6.2 di Windows 8 e infine 6.3 di Windows 8.1. Si tratta solo di un numero di riferimento, utile soprattutto per gli sviluppatori che debbono gestire il manifesto di compatibilità delle proprie app. Le prime preview di Windows 10 erano passate alla release 6.4 : ora questo salto in avanti è un meccanismo per segnare la differenza col passato in modo più che evidente, mentre alle app compatibili con Windows 8 che non saranno più aggiornate verrà sempicemente fatto credere di continuare a girare sul loro OS originale.

L’interpretazione prevalente della mossa è “ragioni di marketing”: come accadde a Mac OS che si trasformò su OS X per segnare il nuovo corso del sistema operativo Apple, anche a Redmond vuole garantire al suo nuovo OS una visibilità e una percezione che restituiscano smalto e attrattiva alle finestre che sono in circolazione da parecchi lustri. Ma non è l’unica possibilità: ci potrebbe anche essere un cambiamento tecnico significativo dietro il cambio di numerazione, con il progredire costante del processo di riunificazione del codice che sta alla base dei sistemi operativi che per Microsoft colonizzano console come Xbox, telefoni come i Lumia o tablet e convertibili di diverse marche equipaggiate con processori ARM o x86.

Il programma “one Windows” procede , e questo cambio di numerazione potrebbe anche significare qualche passo avanti significativo sul piano della rivisitazione e rimodernamento del codice per renderlo compatibile con diverse tipologie di hardware. La stessa build che ha svelato il nuovo kernel conterrebbe anche modifiche significative al resto dell’interfaccia dell’intero Windows che anticiperebbero le novità che Microsoft intende riservare per la preview destinata al mercato consumer , che non sarà lanciata se non nel 2015, e che renderebbe lo stesso software compatibile con diversi tipi di dispositivo con schermi dalle diagonali più varie. Le novità di Windows 10 si allargheranno comunque anche al mercato enterprise, per cui Redmond dovrebbe semplificare le procedure di distribuzione del software aziendale anche in ottica BYOD.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
24 nov 2014
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