Xbox, class action in vista

Xbox, class action in vista

L'ha intentata un americano: Microsoft non controlla che l'abbonamento ad Xbox Live venga stipulato da un maggiorenne e il servizio si rinnova senza informare l'utente
L'ha intentata un americano: Microsoft non controlla che l'abbonamento ad Xbox Live venga stipulato da un maggiorenne e il servizio si rinnova senza informare l'utente

Microsoft “induce a stipulare delle relazioni contrattuali per i servizi Xbox Live in maniera fraudolenta”. Questa l’ accusa scagliata contro BigM da Francisco Garcia, cittadino dello stato americano della Georgia.

L’uomo, spiega Information Week , lamenta il fatto che nel 2005 Microsoft avesse lasciato che fosse il piccolo Silvario, suo figlio, a sottoscrivere un abbonamento annuale ai servizi Xbox Live. Silvario aveva utilizzato la debit card del padre: tutto era filato liscio fino alla scadenza dell’abbonamento, che pare si sia automaticamente rinnovato per l’anno successivo senza che Francisco Garcia venisse avvertito di nulla.

Ma sulla debit card di Francisco Garcia non c’era una somma sufficiente a coprire le spese per il rinnovo: ha pensato a tutto la banca, che ha sopperito alla mancanza di fondi rivendicando poi da Garcia un pagamento di 35 dollari solo per il servizio prestato.

Microsoft ha già rimborsato Garcia per l’anno di abbonamento indesiderato, ma non ha acconsentito a rifondere l’uomo dei 35 dollari richiesti dalla banca. Un accordo che non ha soddisfatto Francisco Garcia: ora minaccia di intentare una class action.

Chiederà che Microsoft rifonda tutti gli americani che hanno intrattenuto relazioni contrattuali indesiderate per i servizi Xbox Live, e tutti i genitori a cui sono toccati in sorte figli abbastanza svegli da spacciarsi per maggiorenni e da abbonarsi a Xbox Live con le loro carte di credito. ( G.B. )

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Pubblicato il
14 nov 2007
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