Il prestigioso quotidiano newyorkese ha deciso di investire nell’intelligenza artificiale per innovare il suo giornalismo. A tal fine, ha creato un team specializzato, composto da ingegneri e redattori, che avrà il compito di testare e sperimentare diversi strumenti di IA all’interno della redazione. Il team sarà guidato da Zach Seward, un giornalista e imprenditore dei media con una lunga esperienza nel settore.
Chi è Zach Seward, il nuovo direttore editoriale a capo del team AI
Zach Seward non è un novellino nel campo dell’intelligenza artificiale. Prima di entrare a far parte del New York Times, ha co-fondato e diretto Quartz, un giornale di informazione economica e politica che si è distinto per il suo approccio innovativo e digitale. La testata ha vinto vari premi per il suo giornalismo e la sua capacità di adattarsi alle esigenze dei lettori nell’era dell’informazione.
Seward ha assunto il ruolo di direttore editoriale delle iniziative AI del New York Times lo scorso dicembre. Ha annunciato la formazione del suo team su Threads. Il suo obiettivo è quello di esplorare le potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa e di altre tecniche di apprendimento automatico per migliorare il lavoro dei giornalisti.
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nel processo editoriale
Seward e il suo team hanno il compito di stabilire i principi e le linee guida per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa nel giornalismo. Tuttavia, il New York Times tiene a precisare che i suoi articoli saranno sempre scritti, editati e pubblicati dai suoi giornalisti esperti. L’AI sarà solo un supporto, non una sostituzione, per ampliare e approfondire la copertura delle notizie.
Il team di Seward si occuperà anche di progettare programmi formativi per i giornalisti interessati a conoscere e utilizzare gli strumenti AI. Inoltre, collaborerà con i colleghi per integrare l’intelligenza artificiale generativa nel processo editoriale e nella creazione di prodotti digitali.
Il New York Times cambia idea sull’AI?
La decisione di creare un team dedicato all’intelligenza artificiale sembra segnare una svolta per il New York Times, che in passato ha avuto posizioni contrastanti su questa tecnologia. Il giornale aveva infatti bloccato e denunciato ChatGPT per aver articoli simili a quelli del NYT senza autorizzazione. Il quotidiano aveva sostenuto che questo comportamento violava i suoi diritti d’autore e danneggiava reputazione ed entrate.
Ora il New York Times sembra aver cambiato atteggiamento e voler sfruttare l’AI a proprio vantaggio. Non è però ancora chiaro se il giornale collaborerà con fornitori esterni di tecnologia AI o se svilupperà strumenti proprietari. L’obiettivo dichiarato è comunque quello di integrare l’intelligenza artificiale nel processo editoriale, mantenendo sempre il controllo sulla qualità degli articoli.