Vedere un big del mondo tecnologico cimentarsi con la produzione di film e serie TV non costituisce ormai più una novità: lo hanno già fatto Apple e Amazon, tra gli altri. Google sembra intenzionata a percorrere la stessa strada, ma con un approccio e una finalità differenti, passando attraverso la costituzione di una nuova iniziativa interna chiamata 100 Zeroes (100 Zeros secondo alcune fonti).
Google: cos’è il progetto 100 Zeroes
Le prime informazioni in merito sono comparse sulle pagine di Business Insider. Rispetto a quanto fatto dai concorrenti, bigG avrebbe lanciato il progetto con un obiettivo ben diverso: realizzare contenuti di intrattenimento che possano rappresentare il valore positivo dei suoi prodotti e servizi e, più in generale, dell’ambito tech e delle innovazioni che lo caratterizzano. Per certi versi, l’esatto opposto di quanto fa Black Mirror. Nessuna distopia, ma una visione del progresso ottimista e carica di ispirazione.
Google vorrebbe in particolare recapitare il messaggio a un target giovane, che solitamente associa ad Apple e ai suoi dispositivi il concetto di avanguardia, andando però oltre il classico product placement.
Dai dettagli emersi si apprende della collaborazione con Range Media Partners. Si tratta di un’agenzia che si occupa di talenti e di produrre contenuti. Questa la conferma affidata alle pagine del sito TechCruch.
Stiamo collaborando con Range per aiutare la comunità creativa a integrare tecnologie e piattaforme all’avanguardia, come XR e AI, nella loro produzione cinematografica.
Nelle intenzioni di bigG non c’è quella di portare film e serie TV al cinema, né di trasformare YouTube in un concorrente per Apple TV o Prime Video. Il risultato delle collaborazione sarà proposto alle piattaforme di streaming già esistenti e agli studi di Hollywood.
Il numero googol
Il nome scelto, 100 Zeroes, non è affatto casuale. Nonostante non sia immediatamente percepibile, il legame con il gruppo di Mountain View è diretto. Infatti, il numero 1 seguito da cento 0 è noto come googol, termine a cui i fondatori Larry Page e Sergey Brin si sono ispirati per battezzare il motore di ricerca.
Convincere gli utenti finali della bontà del progresso tecnologico può rappresentare oggi una sfida più ostica rispetto al passato. In gioco ci sono, ad esempio, le evoluzioni dell’intelligenza artificiale che mettono a rischio sia la sicurezza sia l’occupazione. E, come noto, bigG è impegnata in prima fila su questo fronte.