Windows 10 è “morto” pochi giorni fa e Linux sta banchettando sul suo cadavere. Microsoft ha staccato la spina al suo sistema operativo, lasciando milioni di utenti davanti a una scelta che sa di ultimatum: continuare a usare un software senza supporto e diventare bersagli ambulanti per malware, passare a Windows 11 con i suoi requisiti hardware impossibili per chiunque non abbia comprato un PC negli ultimi tre anni, o fare il grande salto verso territori inesplorati come macOS o GNU/Linux. Spoiler: molti hanno scelto la terza opzione, e Linux se la ride.
Zorin OS 18: il lancio record che ruba 72% di utenti a Windows
Ma questo esodo non è avvenuto per caso. Le aziende focalizzate su Linux hanno fiutato l’opportunità mesi prima che Microsoft tirasse giù la saracinesca, e hanno lanciato una campagna coordinata per sottrarre clienti alla casa di Redmond con la grazia di avvoltoi che circondano una preda morente. Solo che in questo caso la preda era ancora viva, ma condannata a una morte annunciata.
The Document Foundation, il gruppo dietro LibreOffice, ha iniziato la sua campagna già a giugno, criticando la decisione di Microsoft di terminare il supporto e rendere obsoleti milioni di PC perfettamente funzionanti. E presentavano Linux come l’alternativa economica e sicura, il cavaliere bianco che salva i computer dall’obsolescenza programmata. KDE ha lanciato la campagna “End of 10”, un nome che non lascia spazio a troppe interpretazioni, promuovendo Linux e fornendo guide dettagliate su come migrare.
Il tempismo perfetto di Zorin OS
Ma tra tutti i progetti che cercano di rosicchiare la base utenti di Windows, Zorin Group ha vinto il premio per la mossa più aggressiva. Ha lanciato Zorin OS 18, il più grande aggiornamento del sistema operativo, proprio il giorno in cui Windows 10 è stato ufficialmente dismesso.
In un post su X Zorin Group ha celebrato il lancio affermando di aver raggiunto 100.000 download in poco più di 2 giorni. L’azienda l’ha definito il più grande lancio di sempre, e considerando che esistono dal 2008, non è un traguardo da poco. La ciliegina sulla torta? Oltre il 72% di quei download proveniva da Windows.
Zorin OS 18 just reached 100,000 downloads in a little over 2 days 🎉️
Over 72% of these downloads came from Windows, reflecting our mission to provide a better alternative to the incumbent operating systems from Big Tech.
Thank you for making this our biggest launch ever! pic.twitter.com/6U4h3EQ3dq
— Zorin OS (@ZorinOS) October 16, 2025
Ma cosa rende Zorin OS 18 così attraente per i rifugiati? La nuova versione presenta un desktop riprogettato che appare molto più moderno, secondo gli sviluppatori. Utilizza una tavolozza di colori più chiari e una barra delle applicazioni con uno stile fluttuante e arrotondato di default, quella roba che fa sembrare il sistema operativo uscito dal 2025 invece che dal 2015.
Gli sviluppatori hanno anche introdotto un sistema di affiancamento delle finestre migliorato che fa impallidire quello di Windows 11. Se trascini una finestra nella parte superiore dello schermo, appare un gestore di layout simile agli Snap Layouts di Windows 11, solo che Zorin permette di creare layout di affiancamento personalizzati.
WINE 10: quando Linux finge di essere Windows
Per quanto riguarda la compatibilità con le app Windows, che è sempre stata la spina nel fianco di chiunque voglia passare a Linux, Zorin OS 18 include una versione aggiornata di WINE 10 per un migliore supporto del software Windows.
C’è anche un database ampliato che aiuta a rilevare gli installer Windows. Il sistema controlla il file e suggerisce il modo migliore per eseguire oltre 170 app popolari. Installare una versione nativa per Linux se esiste, usare l’alternativa basata sul web, o avviarla tramite WINE.
La fine di Windows 10 è stata un regalo inaspettato per l’ecosistema Linux. Per anni, la comunità open source ha cercato di convincere gli utenti a fare il salto, con argomenti validi sulla libertà del software, la privacy, la sicurezza. Ma niente ha funzionato come la fine del supporto a Windows 10.
Improvvisamente, Linux non è più quella cosa strana per nerd con la barba che compilano il kernel nel tempo libero. È diventata l’alternativa pratica per gente normale che vuole solo che il computer continui a funzionare senza dover spendere soldi per hardware nuovo o sottostare ai requisiti assurdi di Windows 11.
Zorin OS, con il suo design familiare e la sua enfasi sulla facilità d’uso per chi viene da Windows, si è posizionato perfettamente per intercettare questa ondata di rifugiati digitali. 100.000 download in due giorni potrebbero sembrare poca cosa rispetto ai miliardi di installazioni di Windows, ma per una distribuzione Linux è un numero enorme. E se il 72% di quelli che scaricano proviene effettivamente da Windows, significa che la campagna sta funzionando esattamente come speravano.
Microsoft probabilmente non perde il sonno per questi numeri. Ma se questo è solo l’inizio, se sempre più utenti scoprono che Linux è diventato effettivamente utilizzabile senza dover leggere manuali di 500 pagine, la fine di Windows 10 potrebbe essere ricordata come il momento in cui Linux ha finalmente sfondato nel mainstream. O potrebbe essere solo un picco temporaneo prima che tutti tornino a Windows.