Miami (Florida) – Immancabile è arrivato anche l’applauso della Business Software Alliance , la temibile organizzazione delle multinazionali del software impegnata in tutto il mondo a individuare e colpire i “centri di spaccio” dei programmi contraffatti.
Il caso è quello di David Pugh di Altantic Beach, un uomo che via internet cercava di spacciare copie di software craccato. Dopo alcuni falsi acquisti, gli uomini della polizia locale hanno effettuato un blitz nella casa di Pugh individuando mille Cd-ROM contenenti software illegale. Da qui si è aperto il processo che ha condannato Pugh a 30 mesi di carcere. Passato questo periodo, Pugh sarà in libertà vigilata per due anni e per lo stesso periodo non potrà avere computer in casa.
La sentenza è una delle più severe e si deve in parte alla valutazione “del danno” causato dal software pirata, danno calcolato in 52mila dollari. Un calcolo “alla BSA”, appunto, dove il valore del software pirata viene equiparato a quello dei programmi ufficiali in vendita nei negozi, come se quello craccato potesse essere acquistato al prezzo “di listino”.