7 suggerimenti e trucchi per l'intelligenza artificiale che funzionano davvero

7 suggerimenti e trucchi per l'intelligenza artificiale che funzionano davvero

Guidare l’intelligenza artificiale a fornire risposte adeguate e soddisfacenti con il prompt ideale, ecco i 7 suggerimenti da applicare al tuo prompt.
7 suggerimenti e trucchi per l'intelligenza artificiale che funzionano davvero
Guidare l’intelligenza artificiale a fornire risposte adeguate e soddisfacenti con il prompt ideale, ecco i 7 suggerimenti da applicare al tuo prompt.

L’intelligenza artificiale rappresenta un valido supporto e, senza dubbio, una risorsa affidabile ed è fattibile acquisire informazioni e svolgere attività di rilievo in breve tempo. La sfida maggiore consiste nel comprendere come utilizzare l’intelligenza artificiale e, in particolare, come interagire con essa; non è sufficiente digitare un testo per ricevere una risposta diretta e immediata, come si potrebbe desiderare con una semplice frase. Pertanto, è essenziale inserire il prompt con precisione e, soprattutto, seguire determinate regole per ottenere la migliore risposta possibile da qualsiasi chatbot AI. Ecco sette suggerimenti da considerare quando si dialoga con l’AI.

Prompt: specifico, chiaro e comprensibile

Quando si costruisce qualcosa è fondamentale iniziare dalle basi e il principio è valido anche nella comunicazione con l’intelligenza artificiale. Per questo, il primo consiglio, forse il più rilevante, permette all’intelligenza artificiale di comprendere la richiesta in modo specifico e di generare una risposta quasi perfetta, senza la necessità di riformulazioni. Per comunicare efficacemente con l’intelligenza artificiale, è essenziale utilizzare un prompt specifico, che si posiziona in cima alla lista dei suggerimenti. Un approccio che garantisce che l’AI comprenda chiaramente la richiesta e fornisca una risposta pertinente.

Prompt: specifico, chiaro e comprensibile

Nulla di complesso, è solo essenziale formulare prompt dettagliati, inserendo tutti gli elementi necessari con precisione, ma senza eccedere nel numero di parole per evitare di creare richieste eccessivamente complesse. Essere specifici non solo è cruciale per ottenere ciò che si desidera dall’intelligenza artificiale, ma è anche fondamentale per ricevere informazioni dettagliate e mirate. Senza fornire tutti i dettagli utili, anche quelli apparentemente banali, l’intelligenza artificiale, come ChatGPT, Microsoft Copilot o altre, genererà risposte generali e vaghe e poco personalizzate. Per questo, è importante essere estremamente dettagliati, poiché l’intelligenza artificiale non è in grado di comprendere le sfumature o di conoscere il contesto visivo; essa deve essere guidata attraverso le parole.

La comunicazione dopo il primo prompt

Non è certo finita qui: la comunicazione con l’intelligenza artificiale è un percorso, soprattutto a seconda delle attività, che prosegue come una vera e propria conversazione. Per questo, anche con il miglior prompt, è sempre importante continuare a fare domande all’intelligenza artificiale come con il famoso chatbot ChatGPT. Chiedere maggiori informazioni, anche dopo aver ottenuto una risposta interessante, è essenziale. Perché, si potrebbe dire anche purtroppo, spesso la prima risposta dell’intelligenza artificiale non è mai quella corretta o soddisfacente.

Per questo, continuare la conversazione e richiedere ulteriori specifiche, questa volta da parte dell’intelligenza artificiale, aiuta a ottenere risposte sempre più precise. Ad esempio, per fare qualche esempio, è particolarmente utile quando il prompt riguarda la ricerca di un itinerario, la programmazione di impegni o la stesura di un testo complesso. Ricevere ulteriori dettagli è importante per abbinare la specifica del primo prompt alle richieste successive.

Richiamare l’attenzione dell’AI

Inizialmente è importante inserire un prompt che indichi all’intelligenza artificiale ciò che si sta cercando. Dopodiché, dopo aver ottenuto diverse risposte o anche alla prima risposta generata dall’intelligenza artificiale, è importante concentrarsi su un altro aspetto che spesso viene trascurato. Nello specifico, si parla della fase in cui è necessario comunicare all’intelligenza artificiale ciò che non ha funzionato.

In poche parole, significa richiamare l’attenzione dell’AI, segnalando errori o risposte non accurate. Questi errori possono riguardare lo stile, la forma, la lunghezza o, in alcuni casi, informazioni errate. Un passaggio, non sempre necessario, ma importante per guidare l’intelligenza artificiale a correggere eventuali problemi e comprendere meglio tutte le richieste, presenti e future.

Il prompt negativo: l’alleato per le risposte perfette

Rimanendo nel campo del prompt negativo, è importante specificare anche ciò che non si vuole ottenere, sia nel caso di una richiesta di testo che di immagine. L’intelligenza artificiale ha bisogno di essere guidata sia in maniera positiva che negativa. Infatti, diverse piattaforme, soprattutto per la generazione di immagini, offrono la possibilità di inserire un prompt negativo per guidare l’intelligenza artificiale verso una generazione sempre più ottimale del risultato finale.

Il prompt negativo: l’alleato per le risposte perfette

Per fare un esempio, se si è alla ricerca di un itinerario di viaggio, è possibile specificare tutte le richieste che riguardano il numero di persone, la località, il periodo in cui si visita una determinata città, ma si può anche aggiungere un prompt negativo, specificando ciò che non si vuole vedere. Ad esempio, i quartieri in cui non si vuole andare o specificare che non si desidera partecipare a tour o altri eventi. Questo porta l’intelligenza artificiale a generare una risposta sempre più personalizzata.

L’AI non è multitasking

L’inserimento di un prompt è sicuramente la parte essenziale per guidare l’intelligenza artificiale. Tuttavia, è importante ricordare che, nonostante l’entusiasmo per la velocità e la produttività dei chatbot o di qualsiasi altra piattaforma di intelligenza artificiale, questi strumenti sono progettati per eseguire un solo compito alla volta.

Nonostante l’eccitazione che può derivare dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale, essa non funziona bene se si cerca di renderla multitasking. Per ora, per quanto sia potente e per quanto siano potenti gli strumenti di intelligenza artificiale, fanno fatica a lavorare su diverse richieste e diversi compiti contemporaneamente. Per quanto potrebbe risultare noioso, o in alcuni casi lento, per far lavorare bene l’intelligenza artificiale e ottenere delle risposte sempre adeguate e soprattutto corrette, è necessario approcciarsi all’intelligenza artificiale per un lavoro alla volta.

Chiarire la richiesta con il caricamento di un’immagine

Per alcuni strumenti di intelligenza artificiale è possibile caricare delle immagini insieme al prompt. Queste immagini servono come guida per l’intelligenza artificiale, aiutandola a comprendere meglio la richiesta e a fornire risultati più precisi ed efficaci.

Ad esempio, quando si generano delle immagini, potrebbe essere importante caricare un quadro o un’opera d’arte che guidi l’intelligenza artificiale verso un determinato stile artistico. Anche per la realizzazione di un logo o altro, potrebbe essere essenziale caricare un’immagine di rappresentazione. Non tutti gli strumenti permettono questo passaggio, perciò è importante utilizzarlo quando possibile, ricordandone l’importanza e non sottovalutando la possibilità di questa opzione. L’obiettivo è sempre quello di ottenere una risposta corretta in tempi sempre più brevi e in modo sempre più veloce. Questa opzione è una tra quelle che permette di raggiungere tale obiettivo.

Prompt AI: l’obiettivo finale

Infine, tra gli ultimi suggerimenti, si trova quello di specificare all’intelligenza artificiale dove si intende utilizzare la risposta. Questo perché è importante far comprendere, come specificato inizialmente, ciò che si intende ottenere sia dall’intelligenza artificiale che dalla ricerca. Per questo, molto spesso, tra le specifiche è sempre importante definire lo stile, la lunghezza e l’obiettivo finale. Questo aiuta, ad esempio, a creare un testo più corretto per un obiettivo specifico.

Prompt AI: l’obiettivo finale

Comunicando ciò, l’intelligenza artificiale aiuta a creare qualcosa sempre più in linea con la richiesta e con ciò che deve essere utilizzato. Potrebbe essere un tono formale, ad esempio per migliorare il proprio profilo LinkedIn con l’intelligenza artificiale, o comunicare che si sta creando un post di Instagram o una frase per vendere un prodotto, e così via. Per questo è importante ricordare di menzionare specificamente dove verranno utilizzate le risposte ottenute dall’AI, questo permette di non dover modificare tanto i risultati. Le risposte di qualsiasi strumento AI possono essere molto soddisfacenti, è solo importante capire come comunicare con l’intelligenza artificiale in modo corretto e comprendere quali siano i suggerimenti migliori per le proprie richieste, così da ottenere risposte sempre soddisfacenti.

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Pubblicato il
30 apr 2024
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