9 prompt che funzionano con qualsiasi chatbot AI

9 prompt che funzionano con qualsiasi chatbot AI

Nove prompt universali che funzionano con qualunque chatbot AI per ottenere risposte più precise, creative e utili.
9 prompt che funzionano con qualsiasi chatbot AI
Nove prompt universali che funzionano con qualunque chatbot AI per ottenere risposte più precise, creative e utili.

La verità, è che non conta tanto quale chatbot AI si usa, ma come si usa. Si possono passare ore a confrontare modelli diversi, a cercare quello più aggiornato, a inseguire la tecnologia più recente. Oppure si può imparare a formulare richieste universali, che trasformano qualsiasi chatbot in uno strumento sorprendentemente potente.

9 prompt che funzionano sempre con qualunque chatbot AI

1. Il reset strategico: ricominciare senza perdere tutto

Dimentica tutto da questo punto della conversazione. Ricomincia da capo e risolvi il problema passo dopo passo.

Le conversazioni con l’intelligenza artificiale a volte si perdono per strada. L’algoritmo si aggrappa a un contesto sbagliato, entra in un loop di ripetizioni, o semplicemente prende una direzione che non porta da nessuna parte. Il primo istinto è chiudere tutto e aprire una nuova chat. Ma così si perde la cronologia, il contesto costruito, i passaggi precedenti che funzionavano.

Questo prompt forza un reset strutturato senza abbandonare la conversazione. È come dire al chatbot: Ferma tutto, respira, e ripartiamo da qui con la mente fresca. È particolarmente efficace quando l’intelligenza artificiale si mostra troppo sicura di risposte sbagliate, o quando il codice è entrato in un circolo vizioso di errori che si autoalimentano.

2. Parlare la propria lingua: il comando camaleonte

Ecco un esempio di ciò che ho scritto. Spiegami questo concetto come se fossi io.

Tutti oramai conoscono la formula collaudata Spiega come se avessi cinque anni. Ma a volte non serve quel tipo di semplificazione. Piuttosto serve che l’intelligenza artificiale parli con il proprio tono, la il proprio ritmo, il proprio modo di strutturare i pensieri.

Questo prompt è più sofisticato di quanto sembri. Fornendo un campione del proprio stile, come un paragrafo, un’email, qualche frase, si insegna all’algoritmo a imitare non solo il vocabolario, ma l’intera struttura espressiva. Il risultato sono risposte che suonano più autentiche.

Per chi usa chatbot con la memoria attiva, dopo qualche conversazione questo prompt diventa superfluo. Ma per chat temporanee o nuovi strumenti, può essere utile. Funziona per email professionali, didascalie social, spiegazioni tecniche adattate al proprio livello di comprensione.

3. Il bastian contrario: quando essere contraddetti è utile

Prendi la posizione opposta alla mia e convincimi che ho torto.

Quando si è immersi troppo profondamente in un argomento, il punto di vista si restringe. Si inizia a vedere solo conferme delle proprie convinzioni, a costruire ragionamenti che reggono solo perché non vengono mai messi in discussione.

Questo prompt trasforma il chatbot in una sorta di avvocato del diavolo. L’intelligenza artificiale deve difendere la posizione opposta, scovare le debolezze nel ragionamento, evidenziare presupposti non dimostrati. Non per demolire, ma per rafforzare. Perché un’opinione che sopravvive alle obiezioni più dure è un’opinione solida.

È utile prima di prendere decisioni importanti, quando si scrive qualcosa di controverso, o semplicemente quando serve mettere alla prova le proprie convinzioni.

4. Il rilevatore di pregiudizi nascosti

Analizza questo passaggio e indica eventuali pregiudizi o supposizioni implicite che non sto notando.

Questo prompt funziona in modo sorprendentemente efficace. L’intelligenza artificiale riesce a cogliere sfumature che spesso sfuggono anche agli esseri umani, come le variazioni di tono, le parole con una carica emotiva implicita, oppure presupposti nascosti che orientano il messaggio.

È uno strumento prezioso per chi scrive per lavoro, come i giornalisti che vogliono mantenere un linguaggio neutro, i marketer attenti all’inclusività, o chiunque debba affrontare argomenti delicati senza cadere in bias involontari.

5. L’immaginazione guidata: vedere attraverso le parole

Immagina questa scena: [descrizione vaga]. Riempi i dettagli con quello che pensi ci sia.

Per gli scrittori, “mostra, non dire” è una vera ossessione. Ma trovare descrizioni vivide ed evocative non è sempre immediato. Qui l’intelligenza artificiale rivela un talento sorprendente, la capacità di visualizzare attraverso il ragionamento.

Fornendo solo abbozzi di una scena, ad esempio una stanza dove qualcuno ha appena litigato o un tramonto visto da chi sta per lasciare casa per sempre, il chatbot riempie i vuoti con dettagli sensoriali, atmosferici, emotivi. I risultati possono essere incredibili.

Non si tratta di copiare le sue descrizioni parola per parola. Si tratta di usarle come trampolino per la propria immaginazione, come suggerimenti che aprono direzioni narrative inaspettate. È brainstorming visivo fatto con le parole.

6. Il ventaglio di possibilità: tre versioni di ogni idea

Dammi tre versioni di questa idea: una sicura, una audace, una strana.

Questo è il comando jolly per sbloccare la creatività. Quando si è paralizzati dall’indecisione, quando si gira in tondo sulla stessa soluzione, quando serve una scossa.

Chiedere tre versioni con personalità diverse, convenzionale, provocatoria, bizzarra, genera una gamma di opzioni che copre lo spettro delle possibilità. Spesso la risposta migliore non è nessuna delle tre, ma una sintesi di elementi presi da ciascuna. Funziona per titoli, slogan, nomi di progetti, strutture narrative, ecc. Dalla collisione delle prospettive nascono idee più interessanti.

7. Mostrare il ragionamento: pensare ad alta voce

Spiega il tuo ragionamento passo dopo passo prima di dare la risposta finale.

Questo prompt trasforma l’intelligenza artificiale da oracolo che pronuncia verità imperscrutabili a tutor che mostra esattamente come è arrivato alla conclusione.

Vedere il processo logico esplicitato, permette di identificare errori di ragionamento, imparare nuovi approcci ai problemi, capire perché certe soluzioni sono migliori di altre. È utile in ambiti come la matematica, la programmazione, e l’analisi complessa.

8. Il meta-prompt

Se fossi stato al mio posto, cosa avrei dovuto chiedere per ottenere una risposta migliore?

Chiedere all’intelligenza artificiale di insegnare come comunicare meglio con l’intelligenza artificiale può sembrare un paradosso, ma funziona davvero. Il chatbot esamina la richiesta iniziale e mostra dove può essere migliorata. Chiarisce cosa manca, elimina le ambiguità e suggerisce una formulazione più precisa e mirata per ottenere risposte migliori. Usare questo prompt regolarmente affina progressivamente la capacità di strutturare domande.

9. La tecnica della spolverata

Esiste un approccio complementare che amplifica l’efficacia di tutti questi prompt: eseguire la stessa richiesta su chatbot diversi e confrontare i risultati. Ogni algoritmo ha sensibilità leggermente diverse, punti di vista diversi.

Non si tratta di trovare “la risposta giusta”, ma di triangolare la verità attraverso molteplici interpretazioni. Come ascoltare lo stesso brano musicale su sistemi audio diversi: ognuno rivela sfumature che gli altri nascondono. Anche ripetere lo stesso comando nella stessa conversazione può raffinare progressivamente la risposta.

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Pubblicato il
21 ott 2025
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