A marzo il boicottaggio della RIAA

A marzo il boicottaggio della RIAA

Lo lancia il popolare portale americano Gizmodo, secondo cui è ora di colpire l'industria della musica là dove fa più male: al portafoglio. Per tutto il mese invita di astenersi da certi acquisti
Lo lancia il popolare portale americano Gizmodo, secondo cui è ora di colpire l'industria della musica là dove fa più male: al portafoglio. Per tutto il mese invita di astenersi da certi acquisti

Gizmodo va alla guerra contro RIAA : il popolare gadget portal si fa promotore di una iniziativa di boicottaggio nei confronti di quelle etichette discografiche che foraggiano l’associazione, impegnata sì nella lotta alla pirateria ma anche nel pesante condizionamento delle pratiche di fruizione e di acquisto del pubblico appassionato di musica.

“Senza i suoi milioni di dollari da spendere in avvocati – si legge sul comunicato ufficiale dell’iniziativa – RIAA è sdentata. Le etichette prendono i loro soldi da noi, i consumatori, e se non vogliamo che si comportino come stanno facendo, possiamo farglielo sapere con i nostri portafogli”.

In ragione di ciò, Gizmodo dichiara marzo il mese del Boicotta la RIAA . L’obiettivo è spargere la voce quanto più possibile, e non versare neanche un centesimo nelle tasche dei nuovi padroni del vapore digitale evitando di acquistare album musicali degli artisti scritturati dalle major. In alternativa, chi volesse contribuire a foraggiare i propri autori preferiti può continuare a farlo, ma seguendo strade alternative come la partecipazione ai concerti live.

Altre vie comprendono il ricorrere a store digitali come il popolare eMusic , specializzato nella vendita di musica indipendente in formato MP3 senza la minima traccia di DRM o correlazione alcuna con le grandi major RIAA-dipendenti.

“C’è così tanta roba in rete prodotta da chi non ha intenzione di distruggere la democrazia, la privacy e la libertà di parola – scrive Cory Doctorow su Boing Boing – che è quasi impossibile non boicottare questi bastardi”.

Intanto il fronte DRM , da sempre ambito di business prediletto da RIAA e sodali, registra l’ennesima defezione importante : lo store canadese Puretracks.com ha annunciato la commercializzazione di parte del proprio catalogo di musica digitale sotto forma di MP3 privi di restrizioni. I brani che verranno resi disponibili in un primo tempo ammontano a 50.000 su un totale di 1,3 milioni di tracce, ma il loro numero dovrebbe aumentare di settimana in settimana.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
26 feb 2007
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