C’è chi farebbe carte false per conquistare la leadership del mercato della telefonia mobile, ma Samsung – secondo RIM – ha giocato troppo d’azzardo con il suo BlackJack e rilancia. Non con carte da gioco, ma con carte legali: lo smartphone coreano, secondo il produttore canadese, è troppo simile – soprattutto nel nome – al BlackBerry . Da qui la decisione di avviare una battaglia legale per bloccarne la commercializzazione.
Non è certo illegittimo volersi inserire in un mercato con un prodotto che ha caratteristiche simili ad un bestseller, come hanno fatto gli ultimi arrivi, il Motorola Q e il Dash di T-Mobile . La scorrettezza commessa dal produttore coreano, secondo RIM, sta nell’aver battezzato il suo nuovo smartphone con un nome che richiama, in parte, quello della sua gamma BlackBerry, incorrendo nella presunta violazione di un marchio registrato. E su questo si basa la denuncia presentata dal produttore canadese dinanzi alla corte federale di Los Angeles per impedire a Samsung di commercializzare il modello SGH-i607 con il nome di BlackJack.
L’accusa è motivata con l’osservazione che il pubblico potrebbe erroneamente ritenere che “i beni e i servizi di Samsung possano essere collegati al business di RIM”. Secondo The Inquirer , nel mirino della causa, oltre al BlackJack, è finito anche il Samsung Black Carbon , un telefono che nel mercato europeo è inserito nella gamma Ultra Edition ed è noto come SGH-D900 .
Dario Bonacina