Accordo AI tra Amazon e The New York Times

Accordo AI tra Amazon e The New York Times

The New York Times consentirà ad Amazon di usare i suoi contenuti editoriali sui dispositivi con Alexa e per l'addestramento dei modelli AI.
Accordo AI tra Amazon e The New York Times
The New York Times consentirà ad Amazon di usare i suoi contenuti editoriali sui dispositivi con Alexa e per l'addestramento dei modelli AI.

The New York Times ha annunciato la sottoscrizione di un accordo pluriennale con Amazon che prevede l’uso dei contenuti editoriali per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale e per i dispositivi con Alexa. Questa è la prima partnership tra il quotidiano statunitense e un’azienda che sviluppa tecnologie AI.

Articoli del New York Times per Alexa+?

In base all’accordo, Amazon potrà accedere ai contenuti editoriali di The New York Times, NYT Cooking e The Athletic per usi relativi all’AI. In dettaglio, l’azienda di Seattle potrà offrire riassunti e brevi estratti degli articoli tramite smart display e smart speaker con Alexa e Alexa+.

La licenza permette inoltre di usare i contenuti per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale generativa. Non sono stati divulgati i termini economici dell’accordo per ovvi motivi. Per il New York Times si tratta della prima collaborazione di questo tipo.

La collaborazione renderà i contenuti originali del New York Times più accessibili ai clienti attraverso i prodotti e servizi Amazon, compresi i link diretti ai prodotti del Times, e sottolinea l’impegno comune delle aziende nel fornire ai clienti notizie e prospettive globali all’interno dei prodotti di intelligenza artificiale di Amazon.

Meredith Kopit Levien, chief executive del Times, ha dichiarato:

L’accordo è coerente con il nostro principio consolidato secondo cui il giornalismo di alta qualità merita di essere pagato. È in linea con il nostro approccio volto a garantire che il nostro lavoro sia adeguatamente valorizzato, sia attraverso accordi commerciali che attraverso il rispetto dei nostri diritti di proprietà intellettuale.

Il riferimento è alla denuncia presentata nel 2023 contro OpenAI e Microsoft per la violazione del copyright. Le due aziende sono state accusate di aver usato milioni di articoli per l’addestramento dei modelli AI senza nessun compenso.

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Pubblicato il
30 mag 2025
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