Adobe, Acrobat fra le nuvole

Adobe, Acrobat fra le nuvole

L'azienda è pronta a rubare importanti fette di utenza a chi sul web già c'era, Google e Microsoft in prima linea
L'azienda è pronta a rubare importanti fette di utenza a chi sul web già c'era, Google e Microsoft in prima linea

Inaugurato nel lontano giugno del 2008 , il servizio online Acrobat.com si allarga così come le ambizioni di Adobe di giocare da alternativa allo strapotere di Microsoft e (soprattutto) Google sulle web appliance . Il portale web per la collaborazione professionale e la conversione/gestione di documenti esce fuori dallo stato di beta, aggiunge due nuovi servizi alla sua dotazione e si prepara a conquistare il mercato mobile, anche se non subito.

L’attuale dotazione di Acrobat.com include i seguenti applicativi remoti: Buzzword , il word processor; ConnectNow , il programma di meeting con tanto di condivisione schermo, chat e video; Share , tool per la condivisione di file che da la possibilità di accedere ai documenti condivisi attraverso una semplice URL. Come e più dei suoi concorrenti, al cuore dell’offerta di Adobe c’è il settore enterprise, che può scegliere tra due diverse offerte “Premium” (Premium Basic e Premium Plus) a seconda delle necessità e delle dimensioni dell’azienda.

Nel primo caso il prezzo del servizio è di 149 dollari all’anno e include meeting remoti con un massimo di 5 partecipanti, 10 conversioni in formato PDF al mese e supporto ufficiale Adobe via telefono e/o web. L’offerta Premium Plus costa quasi il doppio ma in compenso permette riunioni virtuali sino a 20 partecipanti e conversioni in PDF illimitate. Sarà sempre possibile, per gli utenti singoli con pretese applicative modeste, registrare un account gratuito sul sito.

Secondo il direttore marketing e management di prodotto di Adobe Erik Larson, in un anno Acrobat.com ha avuto praticamente un boom di utenza totalizzando 5 milioni di registrazioni , con 100mila nuovi utenti ogni settimana. “Le persone viaggiano di meno a causa della recessione economica” dice Larson, per cui le imprese tenderebbero ad avere una maggiore esigenza di strumenti di comunicazione, collaborazione e produttività online come appunto quelli offerti da Acrobat.com.

Per Adobe le opportunità dei servizi di tipo SAAS e cloud computing valgono 2 miliardi di dollari , una cifra per cui val la pena spendere in qualche investimento e che nel corso dei prossimi 12 mesi dovrebbe arrivare a coprire l’accesso ad Acrobat.com anche dagli smartphone e dai sistemi mobile, siano essi BlackBerry, iPhone, Nokia e Windows Mobile. Senza dimenticare il foglio di calcolo Tables , attualmente disponibile solo come download singolo su Acrobat.com Labs .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
16 giu 2009
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