A distanza di oltre tre mesi dall’avvio dell’indagine approfondita, la Commissione europea ha inviato ad Adobe i risultati preliminari tramite la tradizionale “comunicazione degli addebiti”. L’acquisizione di Figma, annunciata il 15 settembre 2022, potrebbe ridurre la concorrenza nel mercato dei software di design.
Significativa riduzione della concorrenza
L’investimento di Adobe ammonta a circa 20 miliardi di dollari. Questa somma è inferiore alla soglia minima prevista per l’invio obbligatorio della notifica relativa all’acquisizione, senza la quale non è possibile avviare un’indagine. Ma la segnalazione è arrivata da 16 paesi (come consentito dalla legge), quindi Adobe ha comunicato l’operazione il 30 giugno 2023.
La Commissione europea ha avviato l’indagine approfondita il 7 agosto, fissando come data per la decisione finale il 5 febbraio 2024. Dopo aver esaminato la documentazione fornita dalle parti e ottenuto informazioni da concorrenti e clienti, la Commissione ha inviato la comunicazione degli addebiti.
Le possibili conseguenze negative per il mercato riguardano la fornitura di tool di design interattivo e di editing (vettoriale e raster). Subito dopo l’annuncio dell’acquisizione, l’azienda di San Jose ha comunicato che non svilupperà più Adobe XD, un software con funzionalità simili a quelle di Figma. Secondo la Commissione, ciò costituisce una “reverse killer acquisition”. L’acquisizione eliminerebbe inoltre un potenziale concorrente che potrebbe sviluppare software alternativi ad Adobe Illustrator e Photoshop.
Adobe può ora rispondere alla Commissione e chiedere un incontro. Un portavoce ha dichiarato che l’azienda non intende competere nel mercato dei software di design, ma quelli di Figma completeranno l’offerta. Anche la Competition and Markets Authority del Regno Unito ha avviato un’indagine, mentre il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti potrebbe presentare una denuncia per bloccare l’acquisizione.