Roma – In queste ore i servizi di verifica della copertura ADSL di moltissimi provider, per lo meno di quelli che si appoggiano direttamente al servizio fornito da Telecom Italia, generano in risposta uno dei seguenti messaggi di errore: “Servizio momentaneamente non disponibile – Riprovare più tardi” o “Servizio momentaneamente in manutenzione”.
Casi a parte sono il sito di Alice ADSL , dove il servizio sembra funzionare senza problemi, e quello di Libero , dove la verifica della copertura non genera errori, tuttavia sembra fornire molti “falsi positivi”: in altre parole, dà improvvisamente per coperte aree che per Telecom, in realtà, non lo sono. I risultati forniti dal servizio di verifica della copertura di libero vengono smentiti dal 187 di Telecom. Il portale di Libero potrebbe risentire dei problemi che accomunano gli altri servizi di verifica della copertura.
Molte le e-mail ricevute in queste ore dalla redazione di Punto Informatico provenienti da utenti dalle speranze frustrate, utenti che, visitando il portale di Libero, si erano per un attimo illusi che ADSL avesse finalmente “lambito le proprie rive”.
Attualmente l’errore è generato dai servizi di Tin , NGI , Tiscali , Aruba e molti altri provider ADSL.
Update (ore 12,30): i servizi di verifica della copertura hanno ripreso a funzionare correttamente.
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La fiera delle ovvieta'
Tutto questo pippone per dire cosa?Che chi non studia e' ignorante e chi studia no?Per fortuna che ti sei dovuto laureare per capirloAnonimoRe: La fiera delle ovvieta'
- Scritto da: Anonimo> Tutto questo pippone per dire cosa?> Che chi non studia e' ignorante e chi studia> no?> Per fortuna che ti sei dovuto laureare per> capirloBoh, magari è un testo generato da un software...AnonimoRe: La fiera delle ovvieta'
> Boh, magari è un testo generato da un> software...Allora mi inchino all'ingAnonimoRe: La fiera delle ovvieta'
Saranno anche ovvietà, ma considerando il thread precedente non è male ribadirle.M.--http://incuso.altervista.orgincusoRe: La fiera delle ovvieta'
Concordo, per di piu' non mi pare che fosse quello il significato della lettera.riddlerRe: La fiera delle ovvieta'
> incuso.altervista.org Buahahahaha.... top 1000 dei siti italiani di numismatica.....hahahahha... ce ne sono più di mille per caso????hahahahahaha....AnonimoCompletamente d'accordo!
Sono un neo-laureato in Informatica (non ingegneria), e mi trovo completamente d'accordo con l'autore di questo "sfogo". E' purtroppo vero che in campo informatico non esiste distinzione tra il PROGETTARE un'opera e il REALIZZARE la medesima. Un mio professore (bravo, ma un po' fuori dal mondo) soleva dirci che noi saremmo diventati "Architetti del Software". Non e' cosi': gli informatici, oggi come oggi, devono architettare, pianificare, realizzare e mantenere.L'esperienza da sola, priva di una vera metodologia, porta a programmi confusionali e ingestibili (credetemi, ne ho visto i risultati :| ). Al contrario, una dotta metodologia priva di vera esperienza, porta al tentare di realizzare soluzioni avanzatissime (ma belle, eh? :D ) prive spesso di veri contenuti.L'esempio dell'architetto e del muratore potra' forse offendere qualcuno, ma e' molto calzante.AnonimoRe: Completamente d'accordo!
AnonimoRe: Completamente d'accordo!
AnonimoRe: Completamente d'accordo!
AnonimoRe: Completamente d'accordo!
AnonimoRe: Completamente d'accordo!
AnonimoRe: Completamente d'accordo!
:) Idem come sopra... sviluppo software da 8 anni e mi sto laureando in ingegneria informatica. Personalmente mi trovo molto d'accordo con tutto quello che è stato scritto avendo avuto l'esperenza sia a livello pratico che a scuola! (win)AnonimoRe: Completamente d'accordo!
- Scritto da: Anonimo> Un mio> professore (bravo, ma un po' fuori dal> mondo) soleva dirci che noi saremmo> diventati "Architetti del Software". Una buona risposta, per tentare di portarlo con i piedi per terra, sarebbe quella di fargli notare che, in Italia, degli "Architetti del Software" non se ne fa niente nessuno.> Non e'> cosi': gli informatici, oggi come oggi,> devono architettare, pianificare, realizzare> e mantenere.Se vuoi e' una peculiarita' della materia: nell'ingegneria civile, semplicemente non sarebbe possibile che chi progetta sia anche in grado di (fisicamente) costruire.> L'esperienza da sola, priva di una vera> metodologia, porta a programmi confusionali> e ingestibili (credetemi, ne ho visto i> risultati :| ). Certo. Il punto e' che la metodologia si puo' imparare anche fuori dell'Universita' (questa e' la cosa che lascia di stucco gli universitari, generalmente).> L'esempio dell'architetto e del muratore> potra' forse offendere qualcuno, ma e' molto> calzante.Per niente. Un architetto non e' (generalmente) in grado di fare il muratore, per mancanza di competenze e di ... fisico. :DAnonimoRe: Completamente d'accordo!
Sono con te, anche se io non sono ne laureato ne diplomato in informatica, se dobbiamo creare un sistema generico con regole fisse come quando costruiamo delle case (esempio che penso assoluttamente inadatto, se sbaglio un software nel 70% delle volte non creo danni a nessuno, se sbaglio un palazzo ammazzo 10 famiglie), allora è giusto che ci sia una persona istruita per progettare e gestire che segua tutto tranne la realizzazione. E che quindi ci siano delle persone capaci, istruite, che realizzino il tutto secondo le sue direttive.Ma, per fortuna o sfortuna, queste regole non esistono.Inoltre pretendere che l'unico a possedere il Metodo (con la 'M' maiuscola) sia un laureato, mi sembra un attimo presuntuoso ed arrogante, caratteristica tra l'altro che noto in una buona percentuale dei "laureati" in informatica, la maggior parte ha in realtà un semplice diploma di laurea.Altro appunto, che mi sembra veramente scandaloso dover fare: da come si parla sembra che l'unica persona a saper studiare e aggiornarsi sia un laureato, quindi stiamo dicendo che le scule dell'obbligo non servono a nulla? Io il mio metodo di studio l'ho appreso alle superiori, in Ingegneria ho appreso semplicemente che al Prof. non gliene fregava meno di nulla se tu, in ultima fila di un aula da 500 (non scherzo) studenti, non sentivi una mazza, e non vedevi quello che lui metteva per 5 secondi sulla lavagna luminosa in piccolissimo. Sempre se mi permetti, credo di aggiornarmi abbastanza spesso e di non aver mai smesso in 20 anni di studiare (si, diciamo che alle elementari non ho poi fatto moltissimo :) ).Quindi, per concludere, mi sembra una semplice guerra tra i poveri. Ci sono ottimi programmatori analisti e programmatori e basta, sia tra i laureati che tra i non laureati, la differenza è che l'Università ti fornisce quelle conoscenze di base che potremo definire come il "vocabolario" dell'informatica in tre anni invece che in 10 di esperienza, e ti fornisce tale vocabolario in maniera già codificata. E questo può essere un bene (le metodologie sono sempre quelle, se prendo codice di un altro lo posso leggere senza difficoltà) o un male (il codice è sempre fatto allo stesso modo, niente fantasia, niente "fuori dagli schemi").Quindi nessuno è più bravo di altri solo perchè è laureato o solo perchè ha 10 anni di esperienza, uno è bravo perchè ha la forma mentis, e se questa persona inizia a produrre a livello alto dopo 3 anni invece che dopo 10, va solo a vantaggio suo, mi sembra.Bon.AnonimoRe: Completamente d'accordo!
- Scritto da: Anonimo> E'> purtroppo vero che in campo informatico non> esiste distinzione tra il PROGETTARE> un'opera e il REALIZZARE la medesima. Un mio> professore (bravo, ma un po' fuori dal> mondo) soleva dirci che noi saremmo> diventati "Architetti del Software". Non e'> cosi': gli informatici, oggi come oggi,> devono architettare, pianificare, realizzare> e mantenere.Ciao, sono un ing. informatico e sono anche un architetto Java 2 Enterprise Edition.Non sono completamente d'accordo con te, ne' con l'autore della lettera. Condivido invece l'opinione di Martin Fowler, http://www.thoughtworks.com, il quale afferma che un architetto alla Matrix serve davvero a poco. Un architetto devi si' progettare, ma ha anche il compito di realizzare per lo meno lo scheletro del suo progetto. Un architetto come lo vorresti tu, che progetta e poi fa fare ad altri, inevitabilmente non puo' considerare tutte le problematiche che si manifestano quando il progetto viene realizzato. Al contrario un architetto che partecipa alla realizzazione, le problematiche le affronta in prima persona, e acquisisce esperienza che gli sara' preziosa nel prossimo progetto. Un architetto dovrebbe essere il migliore e il piu' abile degli sviluppatori, o per lo meno esserlo stato, per aiutare a crescere professionalmente le persone che lo circondano e che realizzano i suoi progetti. Anche per questo Martin Fowler dice che "la bonta' di un architetto è inversamente proporzionale al numero di decisioni che deve prendere". Perche' se prende meno decisioni, solo quelle realmente importanti, è perche' ha saputo far crescere i suoi collaboratori e puo' delegare a loro le questioni meno delicate.AnonimoFinalmente
Finalmente un intervento costruttivo.Da studente di ingegneria elettronica condivido pienamente cio che hai scritto tu.Il fatto è che con l'articolo in questione non c'entra molto, perchè la laurea in informatica e la laurea in ingegneria informatica sono profondamente diverse.Ingegneria informatica (come ingegneria elettronica e ingegneria delle telecomunicazioni, dato che i corsi sono comuni al 60%), è prima di tutto una laurea in ingegneria, e poi è anche un po' in informatica.COme del resto la mia òlaurea in ingegneria elettronica che prenderò tra un po', sarà una laurea in ingegneria.....e inoltre un po' in elettronica.La laurea in informatica invece è proprio una laurea in informatica, quindi se l'"ingegno" su di un software spetta all'"ingegnere".....ovviamente la realizzazione pratica (quindi codice e programmazione) spettano all'informatico.L'ingegnere avrebbe le capacità di pensare n on di programmare....mentre l'informatico avrebbe la capacità di programmare, e meno quella di pensare ai problemi e alla natura del software.Quindi a mio avviso, nonostante la legge inquadri gli informatici, nella stessacategoria degli ingegneri.....non si dovrebbe pensare così, poichè gli informatici, con gli ingegneri non c'entrano proprio nulla....nemmeno a livello di corsi universitari...che sono diversi al 60% dei casi.Tuttaviae purtroppo la legge è così....anche se a mio avviso andrebbe cambiata, creando un albo per gli informatici.Ma questa è una discussione gia ampiamente chiaccherata.Comunque...Ingegneria ti insegna a ingegnartiInformatica ti insegna a programmare.Se vuoi far costruire un circuito amplificatoreper un concerto a un ingegnere informatico, egli non avrà problemi a farlo, perchè s enon lo sa fare, ci metterà pochissimo a impararlo.La stessa cosa sottoposta a un informatico, gli creerebbe diversi problemi.Stesso discorso per un problema ad esempio di energetica.UN ing ha delle nozioni di matematica e di fisica che lo aiutano a pensare.Quindi a ciascuno il suo lavoro e a ciascuno il suo albo.E se possibile gradirei che non si confondessero gli ingegneri informatici cnon gli informatici.Senza rancore per nessuno perchè non sono certo ocnvinto che l''ingegnere sia meglio dell'informatico, ma sono convinto che entrambi sanno fare bene il proprio lavoro, che risulta diverso.AnonimoRe: Finalmente
AnonimoRe: Finalmente
.....forse è colpa dell'ora.....:-)riscriverò domaniAnonimoRe: Finalmente
Dovevi scrivere più chiaramente : verbo-soggetto-complemento oggetto. C'è gente che l'italiano non lo capisce perchè ha trascorso troppe ore sulla tastiera ! Ma del resto, come qualcuno scrisse qualche giorno fa, a che serve l'italiano, ad un buon informatico ?Saluti,PiwiAnonimoRe: Finalmente
AnonimoRe: Finalmente
Dubito vivamente che la laurea in informatica sia di tipo pratico. Anzi spesso i contenuti sono molto teorici. Certo, fanno piú esami di informatica quindi forse programmano di piú ma da qui a dire che informatica sforna dei programmatori ce ne vuole.M.--http://incuso.altervista.orgincusoRe: Finalmente
- Scritto da: Anonimo>> La laurea in informatica invece è> proprio una laurea in informatica, quindi se> l'"ingegno" su di un software spetta> all'"ingegnere".....ovviamente la> realizzazione pratica (quindi codice e> programmazione) spettano all'informatico.> L'ingegnere avrebbe le capacità di> pensare n on di programmare....mentre> l'informatico avrebbe la capacità di> programmare, e meno quella di pensare ai> problemi e alla natura del software.>Solita disinformazione degli ingegneri relativamente alla laurea in informatica. > Comunque...> Ingegneria ti insegna a ingegnarti> Informatica ti insegna a programmare.>No. Informatica non insegna a programmare, almeno non nei termini in cui lo intendi tu. > UN ing ha delle nozioni di matematica e di> fisica che lo aiutano a pensare.> > Quindi a ciascuno il suo lavoro e a ciascuno> il suo albo.>Solito egocentrismo degli ingegneri: le nozioni di matematica e fisica non le avete solo voi. > E se possibile gradirei che non si> confondessero gli ingegneri informatici cnon> gli informatici.> Senza rancore per nessuno perchè non> sono certo ocnvinto che l''ingegnere sia> meglio dell'informatico, ma sono convinto> che entrambi sanno fare bene il proprio> lavoro, che risulta diverso.Concordo. Non vorrei che si confondessero ingegneri con informaticiAnonimoRe: Finalmente
purtroppo però l'albo vi ospita....AnonimoRe: Finalmente
- Scritto da: Anonimo> purtroppo però l'albo vi ospita....Ma qualcuno proveniente da informatica è riuscito ad entrarvi?M.--http://incuso.altervista.orgincusoRe: Finalmente
- Scritto da: Anonimo> purtroppo però l'albo vi ospita....Già, comunque non sono iscritto e non potrei iscrivermi nemmeno se lo volessi (e non lo voglio. Non solo perché non sono ing, ma anche per non dar da mangiare al solito carrozzone italiano), poiché la questione albo riguarda solo i laureati nuovo ordinamento.AnonimoRe: Finalmente
- Scritto da: Anonimo> La laurea in informatica invece è> proprio una laurea in informatica, quindi se> l'"ingegno" su di un software spetta> all'"ingegnere".....ovviamente la> realizzazione pratica (quindi codice e> programmazione) spettano all'informatico.> L'ingegnere avrebbe le capacità di> pensare n on di programmare....mentre> l'informatico avrebbe la capacità di> programmare, e meno quella di pensare ai> problemi e alla natura del software.E' lapalissiano che il mondo del lavoro "professionale" ti è completamente estraneo.Attualmente, in ambito lavorativo informatico, una laurea equivale a carta straccia, e lo sta dicendo un libero professionista (che di lauree ne ha 2) discretamente soddisfatto della sua attività, ma non per il fatto di essere ingegnere e filosofo.AnonimoRe: Finalmente
Tu confondi il nome con le competenze.Secondo te uno prende una laurea per fare il programmatore di ciò che progetta un ingegnere che fa metà degli esami di cose (cose interessantissime per carità) che col software non centrano.Tu hai fatto informatica?No? E allora che parli a fa?!Per la cronaca le materia per cui vi ritenete supereroi cioè analisi e fisica si fanno anche a informatica e scienze dell'informazione.Voi per difendervi dal mercato avete esteso un albo per ingegneri edili, con una sezione informatica (bei paraculo).Ti piacerebbe che per diritto ti spettasse di progettare, peccato che il mercato decida chi è più bravo.Il protezionismo è tipico dei mediocri.AnonimoRe: Finalmente
e io che pensavo che gli ingegneri elettronici serivssero soloper fare i progetti degli impianti delle case....xkè a questo di ferma la vostra preparazione.....nn vero????;-)con sarcasmo e senza malignitàMr R.AnonimoRe: Finalmente
- Scritto da: Anonimo> La laurea in informatica invece è> proprio una laurea in informatica, quindi se> l'"ingegno" su di un software spetta> all'"ingegnere".....ovviamente la> realizzazione pratica (quindi codice e> programmazione) spettano all'informatico.> L'ingegnere avrebbe le capacità di> pensare n on di programmare....mentre> l'informatico avrebbe la capacità di> programmare, e meno quella di pensare ai> problemi e alla natura del software.O non conosci i programmi di studio di informatica o sei in malafede.Mi sono laureato in scienze dell'informazione anni fa senza che nessun corso nel piano di studi avesse dedicato più di qualche ora a linguaggi di programmazione. Non era e non è una scuola per programmatori.I linguaggi bisognava studiarseli perchè erano il mezzo attraverso il quale venivano spiegati i concetti della teoria dell'informazione e del suo trattamento con i sistemi automatici.Quindi i dottori in informatica dovrebbero avere lo stesso diritto di ideare, progettare e realizzare sistemi informativi di qualsiasi livello, al pari degli ingegneri informatici (nati da un corso di laurea partito nel 1991, 20 anni dopo scienze dell'informazione).Certo invece ora lo possono fare gli ingegneri edili ma non i dottori in informatica...Roberto.AnonimoBla Bla Bla ......
IMHO ...Se uno e' un ignorante....con laurea o senza ...resta un ignorante ....nel mondo IT si parla molto di ....ON JOB TRAINING .....sapete cosa significa ?(se no... usate il dizionario)IMHO ...chi studia per laurearsi ....ha l'unico vantaggio (in teoria) ...di chiedere a chi ne sa più di lui ...senza correre il rischio di essere mandato a quel paese !!!Il mondo del LAVORO invece ...e' diviso in:1) Quelli che fanno domande !!!2) Quelli che trovano le risposte !!! IMHO dai programmi di studio che ho letto ...l'università Italiana prepara quelli che hanno le "palle" a fare ricerca di base ....e quelli che non le hanno (le palle) a fare i dirigenti statali !!!Mancano completamente gli ingegneri della " ricerca applicata" ....che nei "retrogradi" USA sono laureati a 21 annitutto ....sottoscritto e confermato in pratica ...da un modestissimo perito elettronicoSalutiAnonimoRe: Bla Bla Bla ......
> Se uno e' un ignorante....> con laurea o senza ...> resta un ignorante ....e su questo non ci piove> nel mondo IT si parla molto di ....> > ON JOB TRAINING .....> sapete cosa significa ?> (se no... usate il dizionario)si, è la vana speranza che hanno alcuni di formare risorse senza spendere per lo studio> IMHO ...> chi studia per laurearsi ....> ha l'unico vantaggio (in teoria) ...> di chiedere a chi ne sa più di lui ...> senza correre il rischio di essere mandato a> quel paese !!!fantasie> Il mondo del LAVORO invece ...> e' diviso in:> > 1) Quelli che fanno domande !!!> 2) Quelli che trovano le risposte !!!e quasi sempre quelli che trovano risposte sono i soliti smanettoni cantinari che costruiscono ignobili sarchiaponisempre per rincorrere il mito dei progetti quick&dirty ma che costino poco> IMHO dai programmi di studio che ho letto ...> > l'università Italiana prepara quelli> che hanno le "palle" a fare ricerca di base> ....> e quelli che non le hanno (le palle) a fare> i dirigenti statali !!!:-SAnonimoRe: Bla Bla Bla ......
Wow.....come fa un ingegnere laureato a 21 anni a fare ricerca se pur applicata?Ha studiato troppo poco tempo.Gli unici ing degli di chiamarsi ing sono quelli del vecchio ordinamento...quelli che si laureavano a 26 anni minimo.Loro possono fare ricerca.Non noi (io faccio ing elettronica nuovo rodinamento), che stiamo andando dietro al pessimo modello americano.Cosa si scopre in america?Che ricerca si fa in america?In america si scoprono un sacco di cose e si fa un sacco di ricerca, ma le persone "addette a questi lavori" sono quasi tutte proven ienti da università europee.Gli ing americani...non possono far ricerca perchè se escono a 21 anni (mi pare poco) cosa vuoi che sappiano...UN conto è sapere ricavare un integrale....un ocnto è prendere la tabella e ricopiarlo.Se tutti prendessero la tabella....nessun nuovo integrale verrebbe risolto e a lungo andare il progresso si fermerebbeAnonimoE' arrivato il genio HAHAHHA
A me, come a tutti gli ingegneri informatici, piacerebbe dovermi occupare SOLO di progettazione lasciando il resto ai programmatori con esperienza.Questo è il classico discorso del neo laureato che arrivato nel mondo del lavoro si è accorto che ci sono tanti programmatori non laureati o se laureati non ingegneri che sono piu bravi di lui.Ti sei offeso? E fai bene ... perché quello che dici tu è in assoluto la cosa piu sbagliata nell'informatica (va bene forse non in assoluto).Per diventare dei bravi analisti non serve la laurea in ingegneria (anche se sicuramente aiuta moltissimo) ma più di tutto serve una bella gavetta alle spalle di semplice programmatore ... dove non impari soltanto a programmare ma anche a mettere in pratica tutte quelle belle teorie che hai letto sui libri.Sicuramente un ?laureto? ha piu possibilità di diventare un buon analista, ma il tuo mi sembra piu il discorso di un ragazzo che ha sbattuto i denti nel mondo del lavoro dove sperava di essere accolto a braccia aperte ?. magari promosso dal primo giorno a capo progetto con una decina di programmatori bravi sotto di lui ? invece si trova a farsi spiegar la differenza tra un OR e un XOR da un ragazzino appena uscito dalle superiori.AnonimoRe: E' arrivato il genio HAHAHHA
- Scritto da: Anonimo> > A me, come a tutti gli ingegneri> informatici, piacerebbe dovermi occupare> SOLO di progettazione lasciando il resto ai> programmatori con esperienza.> > >> Questo è il classico discorso del neo> laureato che arrivato nel mondo del lavoro> si è accorto che ci sono tanti> programmatori non laureati o se laureati non> ingegneri che sono piu bravi di lui.No, semplicemente vuole fare ciò per cui ha studiato cinque anni all'università. Credo non sia così ingenuo da non capire che deve farsi della sana gavetta. Semplicemente vuole ottenere, prima o poi, il posto per cui ha studiato, che non è quello di programmatore.> Ti sei offeso? E fai bene ... perché> quello che dici tu è in assoluto la> cosa piu sbagliata nell'informatica (va> bene forse non in assoluto).> Per diventare dei bravi analisti non serve> la laurea in ingegneria (anche se> sicuramente aiuta moltissimo) ma più> di tutto serve una bella gavetta alle spalle> di semplice programmatore ... dove non> impari soltanto a programmare ma anche a> mettere in pratica tutte quelle belle teorie> che hai letto sui libri.> Certo, come per essere dei bravi architetti non serve fare l'università, basta fare per un po' di anni il muratore... mah, se questo è il livello dell'IT in italia siamo messi male.AnonimoRe: E' arrivato il genio HAHAHHA
> Certo, come per essere dei bravi architetti> non serve fare l'università, basta> fare per un po' di anni il muratore... mah,> se questo è il livello dell'IT in> italia siamo messi male. purtroppo e' proprio cosi' :-(se vuoi renderti conto di quanto sia veramente desolante ti consiglio di leggere "after the gold rush" di Mc ConnellAnonimoRe: E' arrivato il genio HAHAHHA
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > > > A me, come a tutti gli ingegneri> > informatici, piacerebbe dovermi occupare> > SOLO di progettazione lasciando il> resto ai> > programmatori con esperienza.> > > > > >> > Questo è il classico discorso> del neo> > laureato che arrivato nel mondo del> lavoro> > si è accorto che ci sono tanti> > programmatori non laureati o se> laureati non> > ingegneri che sono piu bravi di lui.> > No, semplicemente vuole fare ciò per> cui ha studiato cinque anni> all'università. Credo non sia> così ingenuo da non capire che deve> farsi della sana gavetta. Semplicemente> vuole ottenere, prima o poi, il posto per> cui ha studiato, che non è quello di> programmatore.> > > Ti sei offeso? E fai bene ...> perché> > quello che dici tu è in assoluto> la> > cosa piu sbagliata nell'informatica (va> > bene forse non in assoluto).> > Per diventare dei bravi analisti non> serve> > la laurea in ingegneria (anche se> > sicuramente aiuta moltissimo) ma> più> > di tutto serve una bella gavetta alle> spalle> > di semplice programmatore ... dove non> > impari soltanto a programmare ma anche a> > mettere in pratica tutte quelle belle> teorie> > che hai letto sui libri.> > > > Certo, come per essere dei bravi architetti> non serve fare l'università, basta> fare per un po' di anni il muratore... mah,> se questo è il livello dell'IT in> italia siamo messi male. E' questa una delle cause della crisi dell'IT, ma non l'unicaAnonimoRe: E' arrivato il genio HAHAHHA
> Certo, come per essere dei bravi architetti> non serve fare l'università, basta> fare per un po' di anni il muratore... mah,> se questo è il livello dell'IT in> italia siamo messi male. Lui semplicemente non vuol fare il programmatore perche da persona matura che è si è accorto che in 5 anni di università non ha imparato niente ... e allora vuole subito il posto di analista o capo progetto."siamo messi male" se tutti gli ingegneri pravi e NON facessero gli analisti.A me mancano 3 esami (ovviamente non ingegneria) ma 10 anni fa ho preferito l'esperienza alla carta è basta ... e con tanti sacrifici non tra molto spero arriverà anche il pezzo di carta.AnonimoRispetto
Mi sa che non hai capito, stai generalizzando oppure sei un troll oppure ...Ha studiato 5 (solo?) anni, vorrebbe fare di più per far "fruttare" la sua laure, la sua preparazione. Purtroppo in Italia soprattutto non è così. se ne rammarica. Ti assicuro che anche insegnare ad un ragazzino OR ed XOR ci vuole esperienza. io ho anche insegnato ma ...Rispetta almeno il suo punto di vista, non criticarlo troppo. La stessa cosa farebbe CHIUNQUE. Nel mondo dell'IT questo è molto molto sentito.E far fare progettazione a chi programma e basta credimi: è molto sbagliato!The RaptusRe: E' arrivato il genio HAHAHHA
- Scritto da: Anonimo> > A me, come a tutti gli ingegneri> informatici, piacerebbe dovermi occupare> SOLO di progettazione lasciando il resto ai> programmatori con esperienza.> > > Questo è il classico discorso del neo> laureato che arrivato nel mondo del lavoro> si è accorto che ci sono tanti> programmatori non laureati o se laureati non> ingegneri che sono piu bravi di lui.> Ti sei offeso? E fai bene ... perché> quello che dici tu è in assoluto la> cosa piu sbagliata nell'informatica (va> bene forse non in assoluto).> Per diventare dei bravi analisti non serve> la laurea in ingegneria (anche se> sicuramente aiuta moltissimo) ma più> di tutto serve una bella gavetta alle spalle> di semplice programmatore ... dove non> impari soltanto a programmare ma anche a> mettere in pratica tutte quelle belle teorie> che hai letto sui libri.> > Sicuramente un ?laureto? ha piu> possibilità di diventare un buon> analista, ma il tuo mi sembra piu il> discorso di un ragazzo che ha sbattuto i> denti nel mondo del lavoro dove sperava di> essere accolto a braccia aperte ?. magari> promosso dal primo giorno a capo progetto> con una decina di programmatori bravi sotto> di lui ? invece si trova a farsi spiegar la> differenza tra un OR e un XOR da un> ragazzino appena uscito dalle superiori.> > ;)100% SureAnonimoSolo progettare?
A me sinceramente fa un po' paura l'affermazione che vuoi limitarti a progettare cose che poi altri dovranno implementare. Sara' per esperienze in cui specializzatissimi progettisti mi hanno affibbiato progetti evidentemente incosistenti alla solo prototipizzazione.Se un progettista mi propone un lavoro senza mai averne scritto un po' di codice almeno per qualche prototipo delle parti fondamentali io mi metto a correre agitando le mani...Se il progettista e' colui che dedica il suo tempo alla ricerca mentre altri poi ne sviluppano le idee: io mi fido piu' dello sviluppatore che ha macinato codice e gestito lo sviluppo.IMHO, IANALAnonimoRe: Solo progettare?
Ma che ci vuoi fare ? Lui non si vuole sporcare le mani con il debugger lui preferisce Word.A.... forse perche il debugger non lo ha mai usato ... e Word per scrivere la tesi si ... Ma ....IMHO per progettare un buon software serve una grande esperienza di programmazione.- Scritto da: Anonimo> A me sinceramente fa un po' paura> l'affermazione che vuoi limitarti a> progettare cose che poi altri dovranno> implementare. Sara' per esperienze in cui> specializzatissimi progettisti mi hanno> affibbiato progetti evidentemente> incosistenti alla solo prototipizzazione.> > Se un progettista mi propone un lavoro senza> mai averne scritto un po' di codice almeno> per qualche prototipo delle parti> fondamentali io mi metto a correre agitando> le mani...> > Se il progettista e' colui che dedica il suo> tempo alla ricerca mentre altri poi ne> sviluppano le idee: io mi fido piu' dello> sviluppatore che ha macinato codice e> gestito lo sviluppo.> > IMHO, IANALAnonimoRe: Solo progettare?
- Scritto da: Anonimo> A me sinceramente fa un po' paura> l'affermazione che vuoi limitarti a> progettare cose che poi altri dovranno> implementare. Sara' per esperienze in cui> specializzatissimi progettisti mi hanno> affibbiato progetti evidentemente> incosistenti alla solo prototipizzazione.solo perché in più del 78% dei progetti informatici non si applica nessun tipo di controllo della qualità o di metodologia, ma questo non significa che siano inconsistenti> Se un progettista mi propone un lavoro senza> mai averne scritto un po' di codice almeno> per qualche prototipo delle parti> fondamentali io mi metto a correre agitando> le mani...Sarebbe come se il capo cantiere, e i muratori, si mettesseto a correre agitando le mani quando l'ingegnere gli sottopone il progetto e scroprono che non ha mai fatto la malta> Se il progettista e' colui che dedica il suo> tempo alla ricerca mentre altri poi ne> sviluppano le idee: io mi fido piu' dello> sviluppatore che ha macinato codice e> gestito lo sviluppo.ecco bravo, facciamo fare tutto ai programmatori, proprio come succede oggi, dove poi gli utenti non usano la metà dei programmi realizzati perché il "genio" programmatore ha ritenuto di saperne di più degli utenti anche per quanto riguarda i requisitiAnonimoRe: Solo progettare?
- Scritto da: Anonimo> A me sinceramente fa un po' paura> l'affermazione che vuoi limitarti a> progettare cose che poi altri dovranno> implementare. Sara' per esperienze in cui> specializzatissimi progettisti mi hanno> affibbiato progetti evidentemente> incosistenti alla solo prototipizzazione.> > Se un progettista mi propone un lavoro senza> mai averne scritto un po' di codice almeno> per qualche prototipo delle parti> fondamentali io mi metto a correre agitando> le mani...> > Se il progettista e' colui che dedica il suo> tempo alla ricerca mentre altri poi ne> sviluppano le idee: io mi fido piu' dello> sviluppatore che ha macinato codice e> gestito lo sviluppo.> > IMHO, IANALLa vedo bene lulla con la cazzuola e il cemento.AnonimoRe: Solo progettare?
> Se un progettista mi propone un lavoro senza> mai averne scritto un po' di codice almeno> per qualche prototipo delle parti> fondamentali io mi metto a correre agitando> le mani...parole sante!!!io programmo da 10 anni e ora sto per laurearmi (1 esame!!) e collaboro con varie società di software: a me gli studi universitari hanno dato più rigore ed accuratezza nella progettazione ma se non avessi avuto l'esperienza e avessi seguito solo i libri sicuramente avrei fatto grossi errori di progettazione...demAnonimoRe: Solo progettare?
> a me gli studi> universitari hanno dato più rigore ed> accuratezza nella progettazionee dici niente? è proprio quella l'enorme differenza con quelli che sono e rimangono solo degli smanettoniAnonimoRe: Solo progettare?
d'accordissimo... è la stessa cosa quando un cliente chiede un sito... non sa nulla di come si faccia e pretende cose, alle volte, assurde...Anonimo6 Cercare lavoro come dipendente
la domanda e le opportunità Il Laureato in Informatica (secondo il vecchio ordinamento) risulta ad oggi impiegato con ruoli diversificati presso aziende pubbliche e private, ruoli riconducibili a diverse figure professionali che costituiscono il naturale riferimento anche per il laureato secondo il nuovo ordinamento: Programmatore: si occupa dello sviluppo di prodotti software; Sistemista: possiede competenze tecniche orientate all'architettura dei sistemi di elaborazione ed all'organizzazione del software di base ed alle reti di calcolatori; Progettista - Analista: si occupa di sviluppo ed integrazione di risorse hardware e software; effettua l'analisi dei problemi e progetta l'adattamento di soluzioni tipiche a problemi specifici; Funzionario commerciale: svolge attività di supporto alla vendita di prodotti hardware e software; guida ed assiste i clienti, svolge attività di consulenza organizzativa; Istruttore - Formatore: opera presso scuole pubbliche e private; si occupa di addestramento nelle aziende; Responsabile di sistemi informativi: è responsabile di attività di elaborazione dati; si occupa di controllo, coordinamento e pianificazione di risorse umane e tecnologiche. Come già osservato il mercato del lavoro per chi si laurei in discipline informatiche non ha riservato fino ad oggi (considerando la realtà nazionale piuttosto che quella locale) difficoltà di impiego. Il problema può invece essere la qualità dell?impiego in relazione soprattutto alla formazione e alle attese del neolaureato. La vera sfida per il laureato in informatica non è quella di trovare un impiego ma di trovare un impiego soddisfacente. A tal fine è utile ricordare che il possesso anche di altri requisiti ed attitudini oltre al titolo di studi acquisito può facilitare una soddisfacente collocazione nel mondo del lavoro: conoscenza delle lingue straniere; esperienza lavorativa pregressa; disponibilità a spostarsi geograficamente (spesso in zone dell?Italia o di paesi stranieri dove l?attività produttiva è più vivace).AnonimoLaurea = nozioni
La laurea insegna a ragionare?In quale scuola, quella italiana?Con quali professori, quelli italiani?Una volta i filosofi insegnavano la logica, che era alla base delle scienze. Oggi si impartiscono soltanto nozioni. Abbiamo magari degli ottimi tecnici che, appena escono dal seminato, si perdono.AnonimoRe: Laurea = nozioni
NOn con i professori...COn lo studio personale...Ma insegna...insegna...AnonimoRe: Laurea = nozioni
- Scritto da: Anonimo> NOn con i professori...> COn lo studio personale...appuntoAnonimoRe: Laurea = nozioni
Per curiostià, sei laureato?AnonimoRe: Laurea = nozioni
- Scritto da: Anonimo> Per curiostià, sei laureato?No; ero iscritto, ho dato qualche esame ma, per motivi economici, ho dovuto lasciare (l'idea dello studente lavoratore è poetica ma spesso impraticabile).Ciò che ho visto allora non mi è piaciuto granché.Mi capita spesso di avere a che fare con gente laureatasi con il CEPU o andando a bere il caffè a casa del professore di turno: cerchi di fare un qualsiasi ragionamento e ti ritrovi a parlare da solo (tutto bene finchè resti nel settore specifico, ma quando ne esci anche solo per un po, trovi una rigidità mentale paurosa).AnonimoRe: Laurea = nozioni
> > Per curiostià, sei laureato?> > No; ero iscritto, ho dato qualche esame ma,> per motivi economici, ho dovuto lasciare> (l'idea dello studente lavoratore è> poetica ma spesso impraticabile).> Ciò che ho visto allora non mi> è piaciuto granché.> Mi capita spesso di avere a che fare con> gente laureatasi con il CEPU o andando a> bere il caffè a casa del professore> di turno: cerchi di fare un qualsiasi> ragionamento e ti ritrovi a parlare da solo> (tutto bene finchè resti nel settore> specifico, ma quando ne esci anche solo per> un po, trovi una rigidità mentale> paurosa).sono l'altro facinoroso :-) su questo sono daccordo, ma cercare di fare passare, come fanno in molti, l'idea che è molto meglio uno smanettone che lavora da un decennio (se non un ventennio) nel settore è altrettanto sbagliatoAnonimoRe: Laurea = nozioni
- Scritto da: Anonimo> No; ero iscritto, ho dato qualche esame ma,> per motivi economici, ho dovuto lasciare> (l'idea dello studente lavoratore è> poetica ma spesso impraticabile).> Ciò che ho visto allora non mi> è piaciuto granché.Beh, sono i primi anni, cosa pretendi? Comunque in teoria sono gli anni in cui si dovrebbe formare la mentalità. Sempre se si cerca di capire cosa si sta studiando. Ad esempio mi riesce difficile pensare che capendo le dimostrazioni dei teoremi ricevi solamente delle nozioni.> Mi capita spesso di avere a che fare con> gente laureatasi con il CEPU o andando a> bere il caffè a casa del professore> di turno: cerchi di fare un qualsiasi> ragionamento e ti ritrovi a parlare da solo> (tutto bene finchè resti nel settore> specifico, ma quando ne esci anche solo per> un po, trovi una rigidità mentale> paurosa).Mah, gli idioti e gli incompetenti li trovi ovunque. Certo che non è la laurea a fare il genio. Non rende nemmeno colti in modo automatico. Rimango comunque dell'idea che ciò che insegnano all'università non sia tutta "fuffa", come spesso sento dire, ma anzi, ha un notevole valore.AnonimoRe: Laurea = nozioni
- Scritto da: Anonimo> La laurea insegna a ragionare?Ecco un altro che ha buttato i libri dalla finestra...........AnonimoRe: Laurea = nozioni
- Scritto da: Anonimo> La laurea insegna a ragionare?No. Perlomeno, non e' una garanzia.> In quale scuola, quella italiana?Ehhh> Con quali professori, quelli italiani?Non tutti sono male, dai.Mettila cosi': dal punto di vista statistico, un laureato ha una cultura (e, spesso, un'educazione) leggermente superiore a quella di un non laureato, oltre a presentare meglio l'azienda (dire "Le presento il Dott./Ing./Arch. Pinco Pallo" fa piu' effetto di "Le presento il Geom./Perito/Rag. Pinco Pallo").Una volta le aziende facevano questo ragionamento e assumevano pescando tra i laureati.Adesso mi pare che la moda sia cambiata, e qui vediamo un po' di quelli che hanno capito che non ce la faranno a cui rode...AnonimoRe: 3 Albo professionale
CHissà un laureato in innformatica quanto ne sa in fatto a progettazione di impianti elettrici, elettronici e a impianti di automazione....eccetera eccetera,Dopo aver letto cio Ritiro quanto detto.L'informatico, con l'ingegneria non c'entra proprio una mazza.Come mai nessun informatico si muove per ottenere un ordine indipendente....?AnonimoRe: 3 Albo professionale
- Scritto da: Anonimo> CHissà un laureato in innformatica> quanto ne sa in fatto a progettazione di> impianti elettrici, elettronici e a impianti> di automazione....eccetera eccetera,> Perché, un ing. civile di 30 anni fa ne capisce qualcosa di Informatica o di impianti elettronici? Eppure anche lui può tranquillamente iscriversi allo stesso ramo dell'albo degli ingegneri. Come si risolve la questione? Si spera che chi è iscritto all'albo rispetti il codice deontologico. Come per l'informatico, così per l'ing. civile.> Dopo aver letto cio Ritiro quanto detto.> L'informatico, con l'ingegneria non c'entra> proprio una mazza.>Per fortuna > Come mai nessun informatico si muove per> ottenere un ordine indipendente....?Questo non è assolutamente vero.AnonimoRe: 3 Albo professionale
un ing civile di 30 anni fa non ha il minimo interesse a iscriversi all'albo degli informatici.COmunque...nel caso volesse farlo,in quanto ing. non ha nessun problema a mettersi a studiare materie informatiche.....e ad apprenderle.AnonimoRe: 3 Albo professionale
- Scritto da: Anonimo> un ing civile di 30 anni fa non ha il minimo> interesse a iscriversi all'albo degli> informatici.Ma lo può fare> COmunque...nel caso volesse farlo,in quanto> ing. non ha nessun problema a mettersi a> studiare materie informatiche.....e ad> apprenderle.Che vuol dire? Pure io potrei dire che, date le sue conoscenze fisico-matematiche, un informatico non impiegherebbe nulla ad apprendere come realizzare sistemi elettronici.AnonimoRe: 3 Albo professionale
La capacità di studio non la insegnano all'università, e neppure il metodo e il modus operandi.Ingegneria da delle solide basi matematiche e fisiche, come ANCHE informatica e scienze dell'informazione (analisi, fisica ecc.) le quali necessitano di ragionamento per essere apprese.Niente più.Ma gli ingegneri ridicoli, quelli in gamba (e ne conosco molti, di cui uno avviato alla carriera accademica) non si riempiono la bocca di cose dette loro da docenti vecchio stampo che per esaltare la categoria dipingono gli ingegneri come superman, non fanno altro che parlare di capacità che chiunque (soprattutto laureato ma non solo) può avere.La capacità di imparare le cose da solo non è prerogativa (purtroppo per voi) di una categoria.Quando sento certi discorsi non posso far altro che pensare che istruzione e intelligenza sono cose non coincidenti per tutti (vale a dire ci si può laureare in ingegneria senza particolare intelligenza).AnonimoRe: 3 Albo professionale
- Scritto da: Anonimo> Come mai nessun informatico si muove per> ottenere un ordine indipendente....?Perchè se non erro l'orientamento europeo è quello di smantellare il sistema degli albi, per cui non se ne possono creare di nuovigerryRe: Finalmente
Propabbilmente l'inesorable trascorrere del tempo ha offuscato alla tua vista il fatto che se sei soddisfatto della tua professionalità, molto dipende anche dalla laurea/e che hai conquistato, in quanto proprio la conquista della stessa/e ha formato in te un carattere, una personalità, una capacità e una velocità di ragionamento e di calcolo, che ha portato il tuo essere, a divenire qualcosa di importante e di soddisfacente.CHissà se senza aver sudato le 2 lauree saresti cio che sei....dato che sei una persona soddisfatta...Un ingegnere che gestisce un pub, ma che lo sa gestire bene in quanto la laurea gli ha dato capacità di ragionamento e velocità nel risolvere i problemi...puo essere molto di piu soddisfatto di un ingegnere che configura server linux in un azienda.AnonimoRe: Solo progettare?
> IMHO per progettare un buon software serve> una grande esperienza di programmazione.Sveglia gente, i tempi del Cobol e delle scarse risorse sono finiti da un decennio ormai.Oggi più che mai serve la gente che capisca i processi, non come si programmaAnonimoRe: Solo progettare?
- Scritto da: Anonimo> > - Scritto da: Anonimo> > A me sinceramente fa un po' paura> > l'affermazione che vuoi limitarti a> > progettare cose che poi altri dovranno> > implementare. Sara' per esperienze in> cui> > specializzatissimi progettisti mi hanno> > affibbiato progetti evidentemente> > incosistenti alla solo> prototipizzazione.> > solo perché in più del 78% deiil 78% ? statistiche? ...> progetti informatici non si applica nessun> tipo di controllo della qualità o di> metodologia, ma questo non significa che> siano inconsistentiOvviamente non tutti e non necessariamente tutti.Progetti fatti da sviluppatori ad esempi hannomaggiore 'possibilita' ' di attuazione.> > > Se un progettista mi propone un lavoro> senza> > mai averne scritto un po' di codice> almeno> > per qualche prototipo delle parti> > fondamentali io mi metto a correre> agitando> > le mani...> > Sarebbe come se il capo cantiere, e i> muratori, si mettesseto a correre agitando> le mani quando l'ingegnere gli sottopone il> progetto e scroprono che non ha mai fatto la> maltaCapo cantiere un cavolo.Il CTO e' quello che arriva e risolve il problema,non quello che sta alle riunioni a blaterare e a fare grafici.Io a molte riunioni ci mando "il progettista", perche' il mio tempo costa molto. E le decisioni le prendo poi io in fare di attuazione.> > > Se il progettista e' colui che dedica> il suo> > tempo alla ricerca mentre altri poi ne> > sviluppano le idee: io mi fido piu'> dello> > sviluppatore che ha macinato codice e> > gestito lo sviluppo.> > ecco bravo, facciamo fare tutto ai> programmatori, proprio come succede oggi,> dove poi gli utenti non usano la metà> dei programmi realizzati perché il> "genio" programmatore ha ritenuto di saperne> di più degli utenti anche per quanto> riguarda i requisitiSecondo te uno che i programmi li fa, li fa funzionare nelle fasi di test col cliente e poi ne segue la manutenzione e l'aggiornamento (perche' ne e' stato lo sviluppatore) ha di conseguenza meno attitudineall' usabilita' rispetto ad un 'teorico'.Il primo sa che i problemi poi li dovra' affrontare, e non gli frega chesia solo elegante il progetto.IMhOAnonimoRe: Solo progettare?
Li ho visti: si chiamano commerciali.AnonimoRe: Finalmente
> E' lapalissiano che il mondo del lavoro> "professionale" ti è completamente> estraneo.già, ma non lo è a me....> Attualmente, in ambito lavorativo> informatico, una laurea equivale a carta> straccia, e lo sta dicendo un libero> professionista (che di lauree ne ha 2)> discretamente soddisfatto della sua> attività, ma non per il fatto di> essere ingegnere e filosofo.... e varrà pure carta straccia, ma la qualità della stragrande maggioranza dei progetti informatici (si, anche quelli da qualche milione di euro con nomi blasonati come capo-progetto) hanno una qualità che si può definire al massimo "amatoriale"AnonimoRe: Finalmente
- Scritto da: Anonimo> ... e varrà pure carta straccia, ma> la qualità della stragrande> maggioranza dei progetti informatici (si,> anche quelli da qualche milione di euro con> nomi blasonati come capo-progetto) hanno una> qualità che si può definire al> massimo "amatoriale"appunto, stai avvalorando la mia "tesi" (visto che si sta parlando di lauree) :DAnonimoRe: Finalmente
> appunto, stai avvalorando la mia "tesi"> (visto che si sta parlando di lauree) > :DnoAnonimoRe: Finalmente
- Scritto da: Anonimo> Propabbilmente l'inesorable trascorrere del> tempo ha offuscato alla tua vista il fatto> che se sei soddisfatto della tua> professionalità, molto dipende anche> dalla laurea/e che hai conquistato, in> quanto proprio la conquista della stessa/e> ha formato in te un carattere, una> personalità, una capacità e> una velocità di ragionamento e di> calcolo, che ha portato il tuo essere, a> divenire qualcosa di importante e di> soddisfacente.> > CHissà se senza aver sudato le 2> lauree saresti cio che sei....dato che sei> una persona soddisfatta...> Ho dimenticato di precisare anche che ero già affermato e riconosciuto nella mia professione PRIMA di diventare ingegnere... infatti le due lauree le ho volute "conquistare" più per sfizio e passione personali... dal punto di vista lavorativo posso dire che hanno influito poco o nulla... il "CERVELLO PENSANTE" deve esserci a prescindere dai pezzi di carta.AnonimoRe: Solo progettare?
> Li ho visti: si chiamano commerciali.vuol dire che sei ignorante oppure hai solo lavorato in progetti (ini?) dove il presunto esperto di processi era quello che diceva quanto costavano le cose e presentava i power pointti do una dritta: quelli non sono esperti di processoAnonimoRe: Solo progettare?
buona risposta ;-)AnonimoRe: Solo progettare?
> il 78% ? statistiche? ...studi del settore, trovi tutti i riferimenti in "after the gold rush" oppure credo tu li possa anche trovare sepolti nelle tonellate di carta del sito della IEEE o della ACM> Ovviamente non tutti e non necessariamente> tutti.ovviamente basta che un 1% sia fatto bene per poter dire "non tutti" ma una simile affermazione è inutile e lascia il tempo che trova> Progetti fatti da sviluppatori ad esempi> hanno> maggiore 'possibilita' ' di attuazione.certo, certo, è il miglior modo di condurre un progetto... lasciarlo in mano agli sviluppatori... ma certamente! qualche decennio di studi di centinaia di progetti sono tutta fuffa inutile, molto meglio leggersi l'ultimo libricino su agile o xp e via di codice...> Capo cantiere un cavolo.> Il CTO e' quello che arriva e risolve il> problema,> non quello che sta alle riunioni a blaterare> e a fare grafici.> Io a molte riunioni ci mando "il> progettista", perche' il mio tempo costa> molto. E le decisioni le prendo poi io in> fare di attuazione.prova a pensare allo stesso modo di fare che so... per realizzare un ponte> Secondo te uno che i programmi li fa, li fa> funzionare nelle fasi di test > col cliente e poi ne segue la manutenzione e> l'aggiornamento > (perche' ne e' stato lo sviluppatore) ha di> conseguenza meno attitudine> all' usabilita' rispetto ad un 'teorico'.> Il primo sa che i problemi poi li dovra'> affrontare, e non gli frega che> sia solo elegante il progetto.te lo ridico, leggiti "after the gold rush" così poi vedi quanti miti vengono sfatati dai numeri (e davanti ai numeri c'é ben poco da discutere caro)AnonimoAttitude is no substitute for competence
To be a hacker, you have to develop some of these attitudes. But copping an attitude alone won't make you a hacker, any more than it will make you a champion athlete or a rock star. Becoming a hacker will take intelligence, practice, dedication, and hard work.Therefore, you have to learn to distrust attitude and respect competence of every kind. Hackers won't let posers waste their time, but they worship competence — especially competence at hacking, but competence at anything is good. Competence at demanding skills that few can master is especially good, and competence at demanding skills that involve mental acuteness, craft, and concentration is best.If you revere competence, you'll enjoy developing it in yourself — the hard work and dedication will become a kind of intense play rather than drudgery. That attitude is vital to becoming a hacker.Da: http://www.catb.org/~esr/faqs/hacker-howto.htmlHave Fun!eamanRe: Attitude is no substitute for compet
Gli hacker sono dei bravissimi tecnologi, nella maggior parte dei casi non hanno la più pallida idea di cosa sia un modello dati, un processo o di come creare valore aggiunto per gli utenti (al posto di crearlo per la propria smania di controllare e cavalcare la tecnologia)AnonimoRe: Attitude is no substitute for compet
- Scritto da: Anonimo> Gli hacker sono dei bravissimi tecnologi,> nella maggior parte dei casi non hanno la> più pallida idea di cosa sia un> modello dati, Be' se ci limitiamo alla definizione classica non sono d'accordo:gli hackers sono portati all'astrazione.> un processo o di come creare> valore aggiunto per gli utenti (al posto di> crearlo per la propria smania di controllare> e cavalcare la tecnologia)Parere interessante.Ma una delle regole di base e' anche:Rule of Clarity: Clarity is better than cleverness.Rule of Simplicity: Design for simplicity; add complexity only where you must.KISSFirst make it work, than make it better.Questo dallo stesso autore:http://www.catb.org/~esr/writings/taoup/html/ch01s06.htmleamanRe: Attitude is no substitute for compet
> Rule of Clarity: Clarity is better than> cleverness.> Rule of Simplicity: Design for simplicity;> add complexity only where you must.proprio come la Shell di Unix mi vien da dire :D :D> KISS> First make it work, than make it better.ecco, peccato che ormai quasi ovunque questo è diventato: "First make it work, then make some else"AnonimoIngegnIere Cane!
AnonimoPerchè aggitarsi tanto?
Ciao a tutti,io sono un ingegnere informatico con la passione dell'informatica, oppure sono un informatico con la passione dell'ingegneria informatica?Beh, sono entrambi e nessuno dei due.Per me, la laurea in ingegneria informatica è stata un punto di arrivo, una meta, una sfida, ma anche il punto di partenza per poter fare ciò che ho sempre voluto : programmare, progettare, creare, guadagnare.L'informatica, nel suo significato generale, è una passione, ed oggi mi da' da mangiare e da vivere, oltre che a farmi divertire.Mi piace lavorare con gli informatici: mi insegnano tanto.Mi piace lavorare con i colleghi ingegneri: mi insegnano tanto.Mi piace lavorare con i non laureati: mi insegnano tanto.Mi piace lavorare con i ricercatori: mi insegnano tanto.Mi piace lavorare con gli Amministratori di Sistemi: sanno il fatto loro e quasi sempre non sono laureati.Amici, se uno pensa che programmare in assembler basta comprare un libro e leggerlo, beh, è un punto di partenza, la meta è ottimizzare il codice, renderlo più veloce, limando ogni ciclo di ciclo di clock...... questa è l'informatica.... migliorare ciò che esiste oggi....e se non c'è passione addio.Linux è un'esempio, l'emulatore PEARPC è un'esempio, OpenOffice è un'esempio, Windows è un'esempio (bontà sua), etc.etc.Oggi nel campo dell'informatica quotidiana esiste una regola atroce : TIME TO MARKET, si, tutto è bussinessssssss.Chi scrive è uno che ha 20 anni di informatica sulle spalle.AnonimoaGGitarsi ?
Che sei de Roma ?AnonimoRe: aGGitarsi ?
No, de CASSSSSSINOAnonimoRe: Perchè aggitarsi tanto?
Ho letto tante belle parole da tutti voi, ma non ho mai sentito nessuno dire che l'informatica è una scienza. Non è una cosa da smanettoni nè una passione...forse è anche questa una delle ragioni della nostra rovina, l'ignoranza. Abbiamo declassato una Scienza ad un discorso da bar.Di Scienza ne dovrebbero parlare tutti, ma a farla dovrebbero essere gli scienziati (per diritto cartaceo o meno), non il primo co....ione che capita. Perchè quelli che esercitano senza capirne niente sono come i maghi che vogliono curare il cancro: sono dei cialtroni e dei truffatori e dovrebbero essere sbattuti in prigione e interdetti dal praticare una professione che non è la loro.AnonimoRe: Solo progettare?
- Scritto da: Anonimo> > il 78% ? statistiche? ...> > studi del settore, trovi tutti i riferimenti> in "after the gold rush" oppure credo tu li> possa anche trovare sepolti nelle tonellate> di carta del sito della IEEE o della ACMinteressante, vado a leggermi "after the gold rush",lo trovo sul sito dell'acm?Vado a vedere...> > > Progetti fatti da sviluppatori ad esempi> > hanno> > maggiore 'possibilita' ' di attuazione.> > certo, certo, è il miglior modo di> condurre un progetto... lasciarlo in mano> agli sviluppatori... ma certamente! qualche> decennio di studi di centinaia di progetti> sono tutta fuffa inutile, molto meglio> leggersi l'ultimo libricino su agile o xp e> via di codice...Non sto parlando di uno sviluppatore che si e' formato suifor dummies, ma di uno che ha progetti alle spalle.Progetti che hanno avuto ovviamente anche una fase di progettazione:non sto dicendo che la progettazione si inutile: tutt'altro.Sostengo infatti che la progettazione deve essere almeno seguitada uno sviluppatore.> > > Capo cantiere un cavolo.> > Il CTO e' quello che arriva e risolve il> > problema,> > non quello che sta alle riunioni a> blaterare> > e a fare grafici.> > Io a molte riunioni ci mando "il> > progettista", perche' il mio tempo costa> > molto. E le decisioni le prendo poi io> in> > fare di attuazione.> > prova a pensare allo stesso modo di fare che> so... per realizzare un ponteE quello che ho detto: edilizia e informatica sono differenti.Non puoi paragonare il programmatore al muratore.Questo non per svilire i muratori ;-)> > > Secondo te uno che i programmi li fa,> li fa> > funzionare nelle fasi di test > > col cliente e poi ne segue la> manutenzione e> > l'aggiornamento > > (perche' ne e' stato lo sviluppatore)> ha di> > conseguenza meno attitudine> > all' usabilita' rispetto ad un> 'teorico'.> > Il primo sa che i problemi poi li dovra'> > affrontare, e non gli frega che> > sia solo elegante il progetto.> > te lo ridico, leggiti "after the gold rush"> così poi vedi quanti miti vengono> sfatati dai numeri (e davanti ai numeri> c'é ben poco da discutere caro)Vado a cercarlo, ma io parlo per esperienza:di numeri ne leggo tanti ogni giorno ;-)Saluti.AnonimoRe: Solo progettare?
> interessante, vado a leggermi "after the> gold rush",> lo trovo sul sito dell'acm?> Vado a vedere...no, lo trovi in libreria> E quello che ho detto: edilizia e> informatica sono differenti.> Non puoi paragonare il programmatore al> muratore.Solo perché la maggior parte del software non ammazza nessuno se cade.Ed il problema è proprio quello, nei sistemi life critical le metodologie sono ben diverse, non dico che debbano essere applicate per il quadro sinottico del dirigente, ma una via di mezzo sarebbe auspicabile.> Vado a cercarlo, ma io parlo per esperienza:> di numeri ne leggo tanti ogni giorno ;)azz ho appena visto che l'hanno ripubblicato :-S hanno cambiato sia il nome che l'editore:http://www.stevemcconnell.com/psd.htmprima era pubblicato da Microsoft Press, beh meglio così altrimenti mi trovavo tra i piedi quelli che danno contro qualunque cosa abbia il logo Microsoft sopra (e invece un classico molto bello è proprio Code Complete sempre di MC Connell e di MS Press)AnonimoRe: Solo progettare?
- Scritto da: Anonimo> > interessante, vado a leggermi "after the> > gold rush",> > lo trovo sul sito dell'acm?> > Vado a vedere...> > no, lo trovi in libreriaSe interessasse ad altri:http://www.stevemcconnell.com/gr-intro.htm> > > E quello che ho detto: edilizia e> > informatica sono differenti.> > Non puoi paragonare il programmatore al> > muratore.> > Solo perché la maggior parte del> software non ammazza nessuno se cade.Non mi piace il paragone. Cambiamo: penso ad una officina.Ci sono gli attrezzisti e il capo officina,tipicamente il capo e' stato per anni attrezzista,ed essendo il piu' 'dotato' e' diventato tale.Il capo controlla il lavoro degli attrezzisti,gestisce il lavoro, svolge quelli piu' complessiall'occorrenza. All' incirca in unita' di tempo e' in grado di fareil lavoro di tre attrezzisti.(Prendi un architeto con 10 anni di lavoro e faglifare il lavoro di un muratore di eguale esperienza:ad occhio direi che il muratore vale otto architetti.)Vedo l'ufficio tecnico piu' simile all'officina che all'edilizia(ma e' ancora diverso: lo sviluppatore quando e' espertodi _tutte_ le fasi sale di grado e arriva alla progettazione:visione di insieme e delle singole componenti, capacita' di gestire il lavoro/tempi)> > Ed il problema è proprio quello, nei> sistemi life critical le metodologie sono> ben diverse, non dico che debbano essere> applicate per il quadro sinottico del> dirigente, ma una via di mezzo sarebbe> auspicabile.Sosotanzialmente d'accordo.> > > Vado a cercarlo, ma io parlo per> esperienza:> > di numeri ne leggo tanti ogni giorno ;)> > azz ho appena visto che l'hanno ripubblicato> :s hanno cambiato sia il nome che l'editore:> > www.stevemcconnell.com/psd.htm > > prima era pubblicato da Microsoft Press, beh> meglio così altrimenti mi trovavo tra> i piedi quelli che danno contro qualunque> cosa abbia il logo Microsoft sopra (e invece> un classico molto bello è proprio> Code Complete sempre di MC Connell e di MS> Press)Alla MS ci sono tante persone di talento:e un vantaggio dell'avere tanti soldi.Saluti.AnonimoParlare di meno
Per me vi state facendo troppe seghe mentali.. io c'ho il pezzo di carta più lungo.. .. ma io lavoro da mille mila anni nell'IT e non sono laureato.. .. tu sei il braccio io la mente.... per fortuna non sono informatico.. ..per fortuna non sono ingegnere.. .. l'architetto non fa il muratore..maddaijack82Re: Parlare di meno
Trombare di più.AnonimoRe: Parlare di meno
> Trombare di più.sa sarrufasaAnonimoRe: Parlare di meno
- Scritto da: Anonimo> > Trombare di più.> > sa sarrufasasa sa saAnonimoRiflettiamo sulla riflessione
Sinceramente non capisco una cosa:in tanti anni passati a leggere i forum/articoli di pi, ho sempre e solo notato che gli ingegnieri si lamentano:a) perchè gli dicono che son solo chiacchere e distintivob) perchè l'albo di qua l'albo di làc) perchè, accipigna, gli tocca scrivere il codice e lo si sa, han ben altro che fared) varie ed eventualiforse la memoria mi inganna (il garbage va a puttane ogni tanto) ma non ho ricordi di leggere tali lamentele dai periti.Da dove deriva tutto questo disagio? (ed occhio che il disagio può portare anche all'alcolismo) ma avete bisogno di qualcuno che vi dica "bravi"? io sinceramente delle mie capacità sono cosciente, sopratutto perchà conosco i miei limiti, e non vado tanto in giro a lamentarmi, piuttosto quel tempo lo impiego al bar/formarmi.e vi assicuro che ho diversi amici ingegnieri veramente in gamba.l'attitudine allo studio è una forma mentale, perito o laureato che sei. magari uno ha avuto la fortuna di trovare docenti in gamba alle superiori oppure s'è fatto una cultura sull'analisi a fianco di capi progetti con i contro baffi (non si può scrivere controca...i qui) per concludere:se uno ha volontà la rete mette a disposizione tutti gli strumenti per crescere.basta far gnè gnè, rimboccati le maniche.architetto o muratore tu sia.davex(per la cronaca, perito tecnico)AnonimoRe: Riflettiamo sulla riflessione
AnonimoRe: Riflettiamo sulla riflessione
scusa se ho scritto in prosa la prossima volta scrivo in rima baciata. tu come forma ci sei invece, manchi di contenuti.guarda l'ora, ed aggiungici la fretta. manco ho riletto.scusa se ho offeso le tue orecchie e l'accademia della crusca.davex(ps sono sempre cacofonico dopo caffè e cicca)AnonimoRe: Riflettiamo sulla riflessione
> l'attitudine allo studio è una forma> mentale, perito o laureato che sei. magari> uno ha avuto la fortuna di trovare docenti> in gamba alle superiori oppure s'è> fatto una cultura sull'analisi a fianco di> capi progetti con i contro baffi (non si> può scrivere controca...i qui) Concordo pienamente.Non è questione di università o meno quanto di volontà di migliorarsi, la qualità basilare di un informatico.> per concludere:> se uno ha volontà la rete mette a> disposizione tutti gli strumenti per> crescere.E tra l'altro esistono pure biblioteche e librerie.RiotRiotRe: Riflettiamo sulla riflessione
> per concludere:> se uno ha volontà la rete mette a> disposizione tutti gli strumenti per> crescere.> > basta far gnè gnè, rimboccati> le maniche.> architetto o muratore tu sia.> Chi vi sta scrivendo è una via di mezzo tra un perito ed un ingegnere, nel senso che sto terminando il mio corso di laurea in ingegneria informatica.Volevo solo riportare una mia considerazione.Io ho sempre programmato da quando avevo 12 anni e nel corso della mia carriera da programmatore ho potuto notare che effettivamente l'università ti cambia, ti fa approcciare alle cose in un altro modo. Certo danno fastidio anche a me gli ingegneri con la puzza sotto il naso che pensano che una volta usciti dall'università possono ritenersi superiori a periti o tecnici che lavorano da anni nel settore e magari loro non hanno mai compilato un software di più di 300 righe, ma questa non è una questione di università: l'umiltà è una cosa che si deve imparare da altre parti.Non sono molto daccordo che basti l'impegno e l'infinità di materiale che si trova su internet per riuscire a diventare bravi. Per quanto impegno una persona abbia, non si metterà mai a studiare analisi, geometria, fisica... E sono proprio queste materie che "formano l'ingegnere". Nel mio corso di laurea posso contare sulle dita di una mano gli esami che avevano un legame stretto con l'informatica di tutti i giorni, il resto erano esami che non centravano niente, ma alla fine la loro utilità ce l'hanno eccome. Secondo me è proprio questo che l'università deve fare: dare un'impostazione per poter organizzare e risolvere problemi. Nella mia carriera ho avuto modo di lavorare con periti e con ingegneri e vi posso assicurare che, a parte le eccezioni che confermano la regola, lavorare con gli ingegneri è più facile, soprattutto se si lavora in team. Con questo non voglio dire che i periti non sono capaci di lavorare, anzi certi periti "mangiano la pastasciutta in testa" a certi ingegneri, ma quando il problema da affrontare diventa un po' più esteso, tipo organizzare una team di sviluppo, oppure andare oltre alle mere competenze informatiche, il risultato non è così brillante.AnonimoRe: Riflettiamo sulla riflessione
- Scritto da: Anonimo> Non sono molto daccordo che basti l'impegno> e l'infinità di materiale che si> trova su internet per riuscire a diventare> bravi.Sbagli, davvero non ti serve altro (mica sto dicendo che e' facile o alla portata di chiunque, eh).> Per quanto impegno una persona abbia,> non si metterà mai a studiare> analisi, geometria, fisica... E sono proprio> queste materie che "formano l'ingegnere".Ahr ahr ahr... senza offesa, davvero. Ti propongo una cosa: stampa quello che hai scritto, mettilo in una busta con scritto "Da aprirsi nel 2015". Ti garantisci una futura risata di cuore...> Nel mio corso di laurea posso contare sulle> dita di una mano gli esami che avevano un> legame stretto con l'informatica di tutti i> giorni, il resto erano esami che non> centravano niente, Gia' questo e' un problema sollevato da molti...> ma alla fine la loro> utilità ce l'hanno eccome.Non so. Ti faccio un esempio: anche lo studio del latino, una sua utilita' ce l'ha. Pero' non lo vedrei di buon occhio nel piano di studi di un informatico...> ma quando il problema da> affrontare diventa un po' più esteso,> tipo organizzare una team di sviluppo,> oppure andare oltre alle mere competenze> informatiche, il risultato non è> così brillante.Cioe', scusa, a te all'universita' hanno insegnato come si organizza un team? Ma da quando?AnonimoDéjà-vu?
No. Da buon informatico, ha mostrato solo un chiaro esempio di riutilizzo del codice:http://punto-informatico.it/forum/pol.asp?mid=805004Spero almeno che sia stato l'autore del testo originale a mandare la lettera.AnonimoSpecchietto per le allodole
La tua laurea in ingegneria informatica è in realtà una laurea di elettronica o di fisica travestita da informatica perché fa figo e serve da dar da mangiare ai professori vecchi duri e puri dell'elettronica e/o della fisica ( se poi sono di ingegneria.... ... ... ), di informatica ti avranno fatto fare qualche esamino a pappagallo e trenta e lode tanto per sottolineare che è una laurea ad indirizzo informatico, e magari sei un gran visir di elettronica e della termodinamica, e magari non sarai capace di risolvere un'equazione diversa dalle altre ( non parlo di te in particolare ).Le facoltà sono delle mangiatoie dove i prof si scannano per prevalere uno sull'altro.Gli studenti sono risorse e ci rimettono sempre, la regola è sbattersene degli studenti.Però in Italia è vietato parlar male delle università quindi di queste cose non se ne accorge nessuno, tantomeno chi per farsi una cultura c'ha passato dieci anni dietro quei banchi.Guardate l'elenco degli esami prima di iscrivervi, non fatevi prendere per i fondelli.AnonimoRe: Specchietto per le allodole
sono pienamente d'accordo anche se mi sono informato e i corsi di laurea sono fatti meglio in certe città piuttosto che in altre.. nel mio caso fra le lauree in ingegneria informatica, elettronica, gestionale e telecomunicazioni ci saranno si e no 5 esami in tutto di differenza, a me sembra patetico tutto ciò.. uno si laurea in ingegneria gestionale, poi fa 5 esami in più ed è ingegnere informatico.... assurdo...AnonimoRe: Specchietto per le allodole
da me dopo aver preso ingegneria informatica bastano altri 4 esami e diventi ingegnere elettronico (...), e dopo con altri 3 esami (TRE!!!) diventi ingegnere dell'automazione (robotica)insomma, una volta che mi laureo bastano 7 esami (un anno del mio corso in pratica) e creo terminator?AnonimoRe: Specchietto per le allodole
Condivido: noi puoi fare 4 (o al massimo 6 ) esami di informatica su 27/30 ed essere chiamato informatico.E non ditemi ca...ate perchè io ci sono stato ad ingegneria informatica, e per i primi 3 anni c'erano solo 2 esami di programmazione che erano 1/20 del programma dell'esame di Programmazione che ho fatto ad Informatica (Scienze).Ingegneria informatica è una presa per i fondelli, è tutto tranne che informatica!!!! Non fai Scienze delle costruzioni solo perchè i pc non sono di cemento, ma è una ingegneria come le altre, in particolare uguale ad elettronica (infatti prima era un indirizzo).- Scritto da: Anonimo> La tua laurea in ingegneria informatica> è in realtà una laurea di> elettronica o di fisica travestita da> informatica perché fa figo e serve da> dar da mangiare ai professori vecchi duri e> puri dell'elettronica e/o della fisica ( se> poi sono di ingegneria.... ... ... ), di> informatica ti avranno fatto fare qualche> esamino a pappagallo e trenta e lode tanto> per sottolineare che è una laurea ad> indirizzo informatico, e magari sei un gran> visir di elettronica e della termodinamica,> e magari non sarai capace di risolvere> un'equazione diversa dalle altre ( non parlo> di te in particolare ).> > Le facoltà sono delle mangiatoie dove> i prof si scannano per prevalere uno> sull'altro.> > Gli studenti sono risorse e ci rimettono> sempre, la regola è sbattersene degli> studenti.> > Però in Italia è vietato> parlar male delle università quindi> di queste cose non se ne accorge nessuno,> tantomeno chi per farsi una cultura c'ha> passato dieci anni dietro quei banchi.> > Guardate l'elenco degli esami prima di> iscrivervi, non fatevi prendere per i> fondelli.Anonimotutti su rentacoder.com via
bla bla bla blapoi arriva il sito web dei frellancers indianie vi fa il culo a strisce...hahahahahaha :)AnonimoObiezione !
> L'informatica è un settore vastissimo in continua e velocissima evoluzione, e quindi è ASSOLUTAMENTE impossibile trovare un informatico (laureato o no) che SAPPIA tutto e sia aggiornatissimo. Puoi trovare quello che è bravissimo con il C++ ma non sa niente di sicurezza, o quello espertissimo di Linux e che magari non sa nulla delle API di Windows, e così via.Quando hai 10 anni di esperienza, spesso, sai fare non solo 'tutte' quelle cose, ma anche molte di piu'.Ma per avere 10 anni di esperienza non puoi essere laureato in ingegneria informatica.AnonimoRe: Obiezione !
il tuo intervento è quello che riassume alla perfezione il tuttoed aggiunge una morale concreta. tu quoto in pieno.la mia professione (EDP) la svolgo con passione da ormai20 anni ed ho imparato (come anche oggi e domani) chenon esiste niente di scontato e garantito.Non ho mai preso laurea alcuna ma una cosa la so per certo:Probabilmente la vera illuminazione per tutti i laureati/ndisarà (prima o poi) che è sempre meglio fare, fare e fare ancora.Prima ancora di parlare e parlare (e magari pretendere anche)Anonimoin parte d'accordo
Io credo che non si possa pretendere di poter progettare solo perchè si è laureati. Io sono uno studente di Informatica ed effettivamente all' università insegnano il metodo... ma senza l'esperienza secondo me non si può progettare. L'autore dell' articolo diceva che, come Ingegnere Informatico, avrebbe preferito progettare e invece era costratto anche a realizzare... be' io non credo che un datore di lavoro possa concedersi il lusso di affidare un progetto a qualcuno che conosca solo le basi della programmazione... Il paragone con l'edilizia regge... ma fino ad un certo punto... un ponte che crolla fa certamente piu' danni di un programma che va in crash ( tra l'altro piu' facilmente risolvibile )... E' vero in ogni caso, che gli studi non sono certamente fatti per nulla... studiare insegna ad essere metodici e l'esperienza serve ad essere pratici... purtroppo c'è anche da dire che la laure in ingegneria informatica fa perdere tempo nella teroia e questo rende "pesante" anche il percorso di studi.... sarebbe molto bello vedere un' università in cui teoria e pratica comincino a fondersi insieme...AnonimoRe: in parte d'accordo
Io non sono laureato ma il mio hobby informatico ora è il mio lavoro, ho sempre smanettato, ho studiato e spesso mi rendo conto che molti (se non tutti) quelli che sventolano la loro laurea in ingegneria informatica o informatica poi sanno veramente poco. Un mio ex-collega (trombato in 4 settimane) rispondeva ad ogni critica con la frase "sono laureato, le so queste cose". Si è laureato con 110 e lode a Pisa, con una specializzazione sui database.Non conosce il significato delle parole "commit" e "case insensitive".FATE VOI.DanieleAnonimoRe: in parte d'accordo
- Scritto da: Anonimo> Io credo che non si possa pretendere di> poter progettare solo perchè si> è laureati. Io sono uno studente di> Informatica ed effettivamente all'> università insegnano il metodo... ma> senza l'esperienza secondo me non si> può progettare. L'autore dell'L'autore dell'articolo lo ha detoo 2 milioni di volte.Pero': studio (conoscenza) + esperienza = capacita' di affrontare grossi progetti. Sola esperienza = fallimento garantito, e l'Italia ne e' piena.Prima che il solito idiota apra la bocca, specifico: studio != universita'. Lo studio e' lo studio, la voglia di imparare e la capacita' di organizzare razionalmente quanto si e' imparato. L'universita' aiuta soltanto ad affrontarlo in maniera ottimale, ma se sei uno che piagnucola perche' non ti hanno insegnato il visual basic, allora non c'e' universita' che tenga.> articolo diceva che, come Ingegnere> Informatico, avrebbe preferito progettare e> invece era costratto anche a realizzare...> be' io non credo che un datore di lavoro> possa concedersi il lusso di affidare un> progetto a qualcuno che conosca solo le basi> della programmazione... Il paragone conIl lusso? E' un lusso?Solo le basi?Secondo te uno che ha lavorato con visual basic per 15 anni conosce + che le basi?> l'edilizia regge... ma fino ad un certo> punto... un ponte che crolla fa certamente> piu' danni di un programma che va in crash (> tra l'altro piu' facilmente risolvibile )...Allora: il Fantozzi di turno lavora ad un ERP utilizzato da alcune aziende italiane, che fatturano anche 250 milioni di ? all'anno (e' un esempio). E' bravissimo a scrivere codice, ed e' convinto che basti per affrontare problemi complessi. Il suo algoritmo (il suo e di tutto il gruppo che se ne occupa) che genera le fatture per i fornitori e' nato con quell'approccio alla Brancaleone che tutti conosciamo.Risultato: i fornitori si vedono fatturare cifre a caso, chi ci perde e chi guadagna, e l'azienda perde un milione di euro in ritardi e procedure varie.Se vuioi ti faccio anche l'esempio di un software di un'apparecchiatura medicale da utilizzare negli interventi a cuore aperto.Invece un inegnere edile di Roccacannuccia progetta una cappella funeraria. Sta in piedi per miracolo, ma se cade al + ci rimette di tasca sua i soldi per rifarla (1000 ? in economia).Messa cosi', quale mestiere ti sembra + rischioso?> E' vero in ogni caso, che gli studi non sono> certamente fatti per nulla... studiare> insegna ad essere metodici e l'esperienza> serve ad essere pratici... purtroppo> c'è anche da dire che la laure in> ingegneria informatica fa perdere tempo> nella teroia e questo rende "pesante" anche> il percorso di studi.... sarebbe molto bello> vedere un' università in cui teoria e> pratica comincino a fondersi insieme...Certo sarebbe bellissima, ne usciresti prossimo alla pensione, ma, cazzo, colmo di esperienza.PieroAnonimorisposta all' ingegnere
Io studiavo Ingegneria Informatica... poi sono passato ad Informatica ( dove mi trovo meglio per il fatto che non è dispersivo quanto Ingegneria )... ma mi sono accorto di una cosa... in entrambi i casi non si fa nessuna esperienza... ho preferito quindi lavorare e studiare nello stesso tempo perchè non voglio trovarmi a 30 anni con la gavetta ancora da fare... Io direi che l'autore dell' articolo dovrebbe esser eun po' piu' umile e pensare a farsi un po' di ossa... e voglio concludere con questo aneddoto:durante un compito di calcolatori elettronici, dovevamo collegarci ad un sito in locale che corrispondeva ad un indirizzo privato del tipo 192.168.1.x... un gruppo di ragazzi, noto per avere una buona media ha fatto la furbata... hanno detto:"segnamoci l'indirizzo... cosi' andiamo a vederci il compito da casa"... ecco questi sono Ingegneri che probabilmente usciranno con 110 dall' Università... Be' ovvio che non sono tutti cosi'... c'è anche chi una base ce l'ha... ma da autodidatta, su internet o perchè ha fatto un po' di esperienza lavorativa... non di certo grazie ai professoroni...AnonimoRe: risposta all' ingegnere
> questo aneddoto:> > durante un compito di calcolatori> elettronici, dovevamo collegarci ad un sito> in locale che corrispondeva ad un indirizzo> privato del tipo 192.168.1.x... un gruppo di> ragazzi, noto per avere una buona media ha> fatto la furbata... > hanno detto:"segnamoci l'indirizzo... cosi'> andiamo a vederci il compito da casa"...> ecco questi sono Ingegneri che probabilmente> usciranno con 110 dall' Università...> Be' ovvio che non sono tutti cosi'...> c'è anche chi una base ce l'ha... ma> da autodidatta, su internet o perchè> ha fatto un po' di esperienza lavorativa...> non di certo grazie ai professoroni... > Il problema a mio parere è che questo aneddoto come molti altri che potrei portare ad esempio, confemrano solo il fatto che indipendentemente da studio o lavoro, le persone valide sono quelle che aggiungono alle nozioni che gli venogno insegnate anche l'intelligenza personale e la voglia di migliorare se stessi. Così come ho conosciuto ingegneri informatici che hanno imparato ad accendere un computer solo per poter scrivere la tesi e che poi si sono laureati con 110e lode, ho anche conosciuto tecnici con anni di esperienza alle spalle come programmatori che non conoscono la differenza tra un algoritmo a complessità N^2 ed un a complessita log N (e ovviamente usano il primo perchè più semplice da implementare facendo poi i salti mortali per far in modo la loro applicazione abbia prestazioni accettabili).Anonimouna volta
il buon operaio diventava capo squadra, il buon impiegato capo ufficio, il buon muratore capo cantiere.Sapeva quindi esattamente cosa e come dovevano fare quelli che "comandava".Adesso un ingegnere vuole subito comandare, e non sa cosa e come devono fare quelli sotto di lui.Ha tante belle idee in testa, ma non sa come fare a metterle in pratica.Io quando ho dei problemi sul lavoro, so che se vado dal mio capo, che una volta faceva quello che faccio io, e' capace a darmi le dritte giuste.Se un programmatore va da un ingegnere informatico, probabilmente non risolve nulla, e sicuramente si sente preso in giro.AnonimoRe: una volta
hai ragione: la gavetta s'ha da fare...pero'...hai almeno 24 anni se sei stato bravo (diciamo 26 di media?) e il tuo amico perito gia' lavora almeno da 6 anni e sul mercato si vende molto meglio (anche perche' ne sa davvero di piu')passi 3-4 anni almeno a fare gavetta guadagnando una miseria: ad un amico han proposto 400 euro al mese!!!! ne piglia 850 un controllore dei parcheggi a pagamento! un altro fa da supplente per la patente europea del computer e insegna a creare file word!se speri o hai l'esigenza di vivere per conto tuo devi trovare 1200 euro minimo per affitto e bollette oltre ovviamente a soldi per cibo, vestiti e maloxnel resto del mondo alla tua eta' si vive gia' per conto proprio, il tuo amico perito se e' bravo gia' ce la fa e magari s'e' pure sposato e puo' permettersi di mettere in cantiere una famiglia (il mio amico ce l'ha fatta a 26 anni)cerchi lavoro e ti chiedono esperienza che non hai, meno anni di quanti ne hai, competenze che non hai e finisci col dover cominciare a fare studi "pratici"... se ti va bene lo fai in azienda perche' il tuo sorriso li ha convinti, se ti va male li fai da solo pagando soldoniti consoli perche' e' risaputo che il laureato puo' arrivare a posizioni molto alte mentre il perito si ferma ben prima... il brutto e' che quel "puo' arrivare" non e' una garanzia.scusate se e' pocoAnonimoRe: una volta
> scusate se e' pocoIl tuo intervento e' un bell'intervento, pero' non capisco quest'ultima frase. Le cose che hai detto, le sanno anche i muri oramai, quindi chi sceglie questo percorso saa cosa andra' incontro. D'altronde i ruoli di alto profilosono molti meno dei ruoli di basso profilo, per cui e' inevitabile che non ci sia posto di lavoro per tutta la valangata di neodottori che sono e continuano ad usciredalle Universita'.AnonimoRe: una volta
> il buon operaio diventava capo squadra, il> buon impiegato capo ufficio, il buon> muratore capo cantiere.ma grazie a Dio il buon muratore non diventava il progettista di un pontene il buon impiegato il dirigente di una multi-nazionale (salvo rari casi, nepotismo e quant'altro)AnonimoRe: una volta
- Scritto da: Anonimo> > il buon operaio diventava capo squadra,> il> > buon impiegato capo ufficio, il buon> > muratore capo cantiere.> > ma grazie a Dio il buon muratore non> diventava il progettista di un ponte> > ne il buon impiegato il dirigente di una> multi-nazionale (salvo rari casi, nepotismo> e quant'altro)Ma tu si.AnonimoRe: una volta
Anche gli ingegneri devono farsi la gavetta ma da qui a dire che sono meno preparati di semplici autodidatti mi sembra un po' esagerato.AnonimoRe: una volta
- Scritto da: Anonimo> Anche gli ingegneri devono farsi la gavetta> ma da qui a dire che sono meno preparati di> semplici autodidatti mi sembra un po'> esagerato.non hai idea dell'ignoranza buia e cupa che alberga nella mente di certi ing.AnonimoRe: una volta
Per poter comandare è necessario saper obbedire.AnonimoLaurea e lavoro in Italia
Come ben detto da un intervento precedente la laurea in Italia non certifica molto perché spesso la prendono ANCHE persone pochissimo competenti.Spesso, troppo spesso, dipende da quale ateneo hai frequentato, da quale professore ti ha seguito (se qualcuno l'ha fatto ovviamente), da quali corsi hai frequentato.E' verissimo che in teoria un laureato ha un'apertura mentale verso la soluzione dei problemi e verso lo studio maggiore di un non laureato ma purtroppo spesso non è così vuoi perché gli è stato consentito passare molti esami imparando a pappagallo la lezioncina vuoi perché è stato pochissimo seguito dai docenti, vuoi perché è un asino ma ha trovato il modo di aggirare l'ostacolo.Di per se il foglio di carta certifica poco ed inoltre certifica cose che attualmente in Italia nel mondo dell'informatica servono poco o nulla.Purtoppo (è ribadisco chiaro PURTROPPO) in Italia servono persone poco più che smanettone perché la qualità di quasi tutto il software prodotto e il loro impiego (gestionale o pochissimo altro oltre a siti web) non necessita (o viene reputato non necessario) di una analisi e di una progettazione accurata.Chiaro che per modificare il piede di una bolla o per inserire una nuova mail in un sito il laureato in informatica non mi serve, alla lunga è un costo e (in un certo senso anche giustamente) ha poi delle pretese che il mondo del lavoro italiano non può permettersi.Nei pochissimi posti dove si fa software seriamente gli analisti laureati ci sono eccome (ma quelli se li scelgono direttamente in facoltà tra i veramente bravi non fra i cepuini) ma quanti sono purtroppo ?EugenioAnonimoRe: Laurea e lavoro in Italia
- Scritto da: Anonimo> Chiaro che per modificare il piede di una> bolla o per inserire una nuova mail in un> sito il laureato in informatica non mi> serve, alla lunga è un costo e (in un> certo senso anche giustamente) ha poi delle> pretese che il mondo del lavoro italiano non> può permettersi.> Che il mondo del lavoro italiano non se lo possa permettere lo dicono sempre al neoassunto.Prova a fare presente al capo che hai avuto una offerta di lavoro migliore, allora vedrai chi e' che fa veramente andare avanti la baracca.. e come per magilla vedrai anche che lo stipendo diventera' piu' che dignitoso.Questo, sempre che si valga effettivamente qualcosa e a prescindere dal titolo di studio.E' invece purtroppo vero come il mercato del lavoro nell'informatica sia inflazionato dalla presenza di troppi informatici improvvisatisi tali. La presenza di troppi incompetenti danneggia tutti quanti, inclusi gli stipendi di partenza.