AI Assistant per Photoshop automatizza i compiti ripetitivi

AI Assistant per Photoshop automatizza i compiti ripetitivi

AI Assistant per Photoshop di Adobe è un'interfaccia conversazionale che automatizza compiti ripetitivi e offre consigli creativi.
AI Assistant per Photoshop automatizza i compiti ripetitivi
AI Assistant per Photoshop di Adobe è un'interfaccia conversazionale che automatizza compiti ripetitivi e offre consigli creativi.

Immaginiamo di aprire Photoshop e, invece di scontrarci con l’ennesimo labirinto di menu annidati e scorciatoie da tastiera che si dimenticano sistematicamente, di poter chiedere semplicemente: “Ehi, correggi i colori mentre ridimensioni questo”. E poi succede davvero…

Durante la conferenza Adobe Max 2025, Adobe ha svelato il suo nuovo Assistente AI per Photoshop, che permette di modificare le immagini semplicemente usando prompt in linguaggio naturale. L’assistente sbarca su Photoshop ed Express, lo strumento tuttofare di Adobe per design, foto e video.

AI Assistant per Photoshop automatizza le attività ripetitive tramite la chat

In una demo, Adobe ha mostrato come funziona la modalità “agente” di Photoshop. L’interfaccia complessa, quella con quattrocentomila icone, pannelli fluttuanti e opzioni criptiche, si riduce al minimo. Rimane una semplice casella di testo dove si scrive quello che si vuole fare. Il resto lo fa il software. Si finisce di digitare, si preme invio, e l’assistente esegue automaticamente i passaggi necessari.

Poi, chi ama sporcarsi le mani, può tornare all’interfaccia completa per sistemare i dettagli, un tocco ai livelli qui, una regolazione alla luminosità là. È un ibrido tra automazione e controllo manuale, pensato per chi vuole recuperare un po’ di tempo, ma senza rinunciare del tutto al lavoro artigianale.

L’assistente fa anche da tutor, può suggerire come eseguire operazioni complesse, spiegare perché un certo approccio funziona meglio di un altro, o semplicemente guidare quando si è bloccati.

Nuovi strumenti AI per tutti

L’AI Assistant non arriva da solo. Adobe ha presentato una serie di nuovi strumenti AI. Photoshop ora supporta modelli partner per il riempimento generativo, quella funzione magica che permette di cancellare oggetti indesiderati e riempire lo spazio vuoto come se non fossero mai esistiti. I nuovi arrivati includono Google Gemini 2.5 Flash, FLUX.1 Kontext di Black Forest Labs, e naturalmente gli ultimi modelli Firefly Image di casa Adobe, tra cui Firefly Image Model 5, descritto come il suo modello di generazione immagini più avanzato di sempre.

C’è pure una nuova funzione chiamata Generative Upscale che usa l’intelligenza artificiale di Topaz Lab. Serve a prendere immagini piccole, ritagliate o generalmente pietose e pomparle fino al 4K con dettagli realistici. Perfetto per quando si ha una foto sgranata che serve assolutamente in alta risoluzione e non deve sembrare un quadro impressionista visto da troppo vicino.

Poi c’è Harmonize, una funzione che merita una menzione speciale. Permette di piazzare persone o oggetti in ambienti completamente diversi e farli sembrare come se appartenessero davvero a quella scena. In pratica, elimina buona parte del lavoro manuale che serve per fare composizioni credibili.

Novità per Premiere e Lightroom

Adobe non si è limitata a coccolare Photoshop. Premiere Pro si becca AI Object Mask, che identifica e isola automaticamente persone e oggetti nei video senza bisogno di rotoscoping manuale, quel processo tedioso che i video editor conoscono e odiano con passione. L’app aggiunge anche nuove maschere rettangolari, ellittiche e a penna per regolazioni mirate, più una maschera vettoriale veloce che accelera il tracciamento.

Lightroom, dal canto suo, ottiene una funzione chiamata Assisted Culling. Serve a setacciare rapidamente collezioni enormi di foto per identificare le migliori, filtrando per criteri come messa a fuoco, angolazione e nitidezza.

Disponibilità

Alcune funzioni sono già disponibili. Generative Fill con i modelli partner, Generative Upscale e Harmonize di Photoshop sono attive per i clienti adesso. Le nuove maschere di Premiere e la funzione Assisted Culling di Lightroom partono oggi in versione beta.

L’AI Assistant di Photoshop, invece, è più “timido”, arriverà tramite lista d’attesa per una beta privata. Vuol dire che Adobe vuole testarlo per bene prima di aprire le porte a tutti, probabilmente per evitare che milioni di persone lo intasino simultaneamente chiedendogli di fare cose bizzarre che nessun ingegnere aveva previsto.

La direzione è chiara, Adobe sta trasformando i suoi software da strumenti che richiedono anni di pratica per essere padroneggiati in assistenti intelligenti che agiscono per conto dell’utente.

Fonte: Adobe
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Pubblicato il
29 ott 2025
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