C’è una video-inchiesta che è stata recentemente caricata su YouTube dall’associazione a difesa dei consumatori Altroconsumo. Una breve serie di domande e risposte, protagonisti alcuni italiani. “Usa il suo cellulare anche per ascoltare musica?”, viene chiesto poco dopo l’inizio del filmato. “No” è la risposta secca. “No, no, lo uso solo per chiamate e messaggi, proprio la base insomma”, ha risposto un altro intervistato.
Si tratta di domande preliminari poste da Altroconsumo ai comuni cittadini del Belpaese, prima di focalizzare l’attenzione sulla prossima firma definitiva del ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi sul decreto che prevede l’applicazione del cosiddetto equo compenso anche a cellulari e dispositivi simili. Un sovrapprezzo, nelle parole di Altroconsumo, pensato per compensare i mancati introiti per gli autori dovuti alle copie per uso privato.
Un obolo che porterebbe – sempre secondo l’associazione a tutela dei consumatori – nelle casse della SIAE oltre 250 milioni di euro l’anno . Si tratterebbe di un provvedimento profondamente ingiusto, dice l’associazione, che andrà a colpire apparecchi elettronici d’uso comune come decoder, computer, console per videogame e telefoni cellulari. Per Altroconsumo, questa tassa verrebbe applicata ad apparecchi che solo alla lontana hanno a che fare con la musica e quant’altro sia tutelato dal diritto d’autore.
“Se è vero che ad esempio un cellulare può contenere file mp3 – si legge in un articolo sul sito ufficiale – è anche vero che la stragrande maggioranza delle persone lo utilizza soprattutto per telefonare”. Ma a SIAE questo probabilmente non risulta, dato che le sue orecchie sono maggiormente concentrate su un’altra inchiesta, condotta nel 2009 : i cellulari con supporto multimediale sono più utilizzati (19 per cento) per sentire la musica dello stesso iPod (18 per cento), ovvero del lettore più diffuso.
Per Altroconsumo, quello dell’equo compenso sarebbe un meccanismo assurdo e obsoleto , lontano dal mondo digitale reale. In primis, verrebbe istituita una sorta di presunzione di colpevolezza , tassando preventivamente l’utente per un danno ai detentori che potrebbe non essere affatto stato commesso. Successivamente, il decreto non terrebbe minimamente in considerazione l’attuale esistenza di restrizioni tecnologiche alla copia privata .
I pagamenti sarebbero dunque doppi, tripli, quadrupli. Il meccanismo del DRM esiste già, insieme a casi in cui il diritto alla copia sia previsto e remunerato a mezzo licenza. Infine, si tratterebbe di un meccanismo poco trasparente , che fornisce scarse informazioni all’utente e non chiarisce come avviene la distribuzione agli autori delle somme provenienti dall’equo compenso.
Altroconsumo è poi passato al problema costi. “Saranno gli esercenti a farsi carico di questo costo aggiuntivo o verrebbe girato sul consumatore finale?”, è stata la domanda posta a Roberto Montorio, direttore del punto vendita Darty Bicocca. “Penso che all’inizio questo potrebbe essere assorbito dagli esercenti – ha risposto Montorio – però poi, inutile nasconderlo, il consumatore finale potrà magari godere di una minore scontistica o condizioni di minor favore”. In una situazione economica come quella attuale, a suo dire, anche un piccolo balzello frenerebbe il commercio .
Marco Pierani, responsabile delle relazioni esterne istituzionali di Altroconsumo, ha poi fatto presente che gli italiani già pagano oltre 70 milioni di euro di equo compenso su CD vergini e altri supporti . “Natale è tempo di regali – ha concluso Pierani – ma non con i soldi dei consumatori e soprattutto non alla SIAE”.
“Lei sa che c’è una tassa su questi cd che va alla SIAE?”, ha chiesto l’intervistatore all’ultimo cittadino del video, fermato subito dopo l’acquisto di alcuni supporti destinati al backup dei dati sul proprio computer. “Eh, no. Non lo sapevo – ha risposto l’intervistato – non vedo cosa c’entri la SIAE col mio pc”.
Mauro Vecchio
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come dico sempre....
....il lock-in dovuto ai formati funzionain parte c'è software che obiettivamente non esiste per linux, trattandosi di software molto specificodall'altro ci sono formati proprietari che impediscono la diffusione di alternative a office e companyla più grande vittoria per l'opensource sarà l'imposizione nella PA di formati openpabloskiRe: come dico sempre....
come dico sempre io...non si può fare a meno di Windows.E come ho detto ieri,anche se i formati saranno open,le PA continueranno a usare Office.MAHRe: come dico sempre....
e perchè mai?con i formati aperti significa che tutti i software potranno leggerli, ergo perchè usare office quando puoi usare openoffice?l'unico motivo per cui sei costretto ad usare office è che solo office legge correttamente i suoi formatipabloskiRe: come dico sempre....
> > l'unico motivo per cui sei costretto ad usare> office è che solo office legge correttamente i> suoi> formatiun motivo potrebbe essere il correttore grammaticale, quello di openoffice è ancora acerbo.Se non ricordo male al tempo una ditta italiana ( la expert, la stessa che vende il correttore a MS ) aveva sviluppato un correttore proprio per la PA ( per il lessico da burocratico ).Altri motivi potrebbero essere per eventuali applicazioni dipendenti da MsOffice.Ma perchè quando si parla di office si deve intendere di default quello della MS?pippo75Re: come dico sempre....
Perché, per quanto i formati siano aperti,nessun programma implementerà al 100% il formato,e si preferirà utilizzare la soluzione piu' diffusa,ossia quella Microsoft.E' proprio un'illusione linara credere checoi formati aperti la gente molli Office.MAHRe: come dico sempre....
> l'unico motivo per cui sei costretto ad usare> office è che solo office legge correttamente i> suoi> formatiE' cosa vieta ad openoffice di leggere correttamente i formati di office se non la loro incapacità?nome e cognomeRe: come dico sempre....
- Scritto da: MAH> come dico sempre io...> non si può fare a meno di Windows.Chiedilo alla Polizia francese e all'amministrazione pubblica di molti Lander tedeschi che usano rispettivamente Mandriva e OpenSuse da tempo.> E come ho detto ieri,> > anche se i formati saranno open,> le PA continueranno a usare Office.Nell'azienda dove lavoro negli ultimi 3 anni si è visto uno spostamento verso l'open-source anche nei reparti più MS-oriented, in particolare:- Office è stato sostituito al 90% con OOo- Il client mail ufficiale è diventato Thunderbird (fortunatamente lato server non si è mai usato Exchange...)- SourceSafe è stato definitivamente abbandonato per SVN- WinZip, WinRar e simili bannati: c'è solo 7-zip- Per i setup dei SW è stato abbandonato il formato MSI di MS e si usano solo InnoSetup e NSIS (open e molto più flessibili)- Per gli sviluppatori che necessitano più OS è stato abbandonato Virtual PC per VirtualBox (ha più funzioni e ha il pieno supporto per Linux sia host che guest)In altri reparti invece MS non ha mai messo piede, se non in qualche client XP... ;)criceto da montaRe: come dico sempre....
- Scritto da: criceto da monta> - Scritto da: MAH> > come dico sempre io...> > non si può fare a meno di Windows.> Chiedilo alla Polizia francese e> all'amministrazione pubblica di molti Lander> tedeschi che usano rispettivamente Mandriva e> OpenSuse da> tempo.Ieri si diceva "chiedi alla pubblica amministrazione di Vienna".MAHRe: come dico sempre....
- Scritto da: MAH> come dico sempre io... non si può fare a meno di Windows.> > E come ho detto ieri,> > anche se i formati saranno open, le PA continueranno a usare Office.Hai sintetizzato molto, forse troppo.La qualità di un prodotto software non dipende solo dall'uso di un formato piuttosto che un altro. Il concetto di qualità così come viene percepita dalle persone (da chi usa i programmi) è molto più articolato e i formati sono solo una parte veramente piccola.Il sucXXXXX di ogni prodotto, che sia open o closed, è determinato da quanto soddisfa le aspettative di chi lo utilizzerà. Questo è il più grande problema dell'open-source, che in gran parte dei casi è sostenuto da un pubblico di appassionati che non ha la benchè minima idea di certi concetti molto più legati al mondo del mercato che agli ideali individuali.Il sucXXXXX di Microsoft Office è determinato dal fatto che, volente o nolente, è ancora superiore a OpenOffice e le ultime versioni in particolare hanno comportato scelte molto coraggiose ma anche molto intelligenti (e basate proprio sulla percezione che l'utente ha del software). Il sucXXXXX di VirtualBox o VMWare rispetto ad altre soluzioni è dovuto alla presenza di caratteristiche importanti completamente assenti in altre soluzioni (come VirtualPC) il che li rende qualitativamente superiori. Il sucXXXXX (o comunque la capacità di resistere a dispetto di tutto) di Firefox è dovuto a caratteristiche di sicurezza ed estendibilità superiori rispetto a Internet Explorer a parità di semplicità d'uso, il che lo rende più adatto per un pubblico esperto o anche solo più attento rispetto alla media.Insomma, a prescindere dalla natura open o closed di un progetto, il suo sucXXXXX è determinato dalle sue caratteristiche così come vengono percepite DA TUTTI i clienti (finali e intermedi) e non per caratteristiche "dichiarate" (come il supporto agli standard).Il mondo dei software commerciali, dovendo prestare una estrema attenzione a questi aspetti, è naturalmente avvantaggiato e questo è il motivo per cui i software closed sono tendenzialmente superiori rispetto a quelli open.Stare a sollevare questioni dicendo che OpenOffice è migliore di Microsoft Office o vice-versa, è tanto utile nella misura in cui si conosce non solo come funziona il programma ma anche tutto il "contorno" che offre la casa produttrice.Ad ogni modo a mio giudizio, secondo questi parametri (che non mi sono inventato io ma che sono una realtà del mercato), i prodotti commerciali sono tendenzialmente molto superiori rispetto alle più blasonate soluzioni open-source.Ovviamente ci sono prodotti interessanti e da tenere d'occhio... ma per ora in genere le soluzioni commerciali sono nettamente migliori.LieutenantRe: come dico sempre....
- Scritto da: Lieutenant> Ad ogni modo a mio giudizio, secondo questi> parametri (che non mi sono inventato io ma che> sono una realtà del mercato), i prodotti> commerciali sono tendenzialmente molto superiori> rispetto alle più blasonate soluzioni> open-source.E chi lo dice che commerciale e open source siano antitetici?> Ovviamente ci sono prodotti interessanti e da> tenere d'occhio... > ma per ora in genere le> soluzioni commerciali sono nettamente> migliori.Le soluzioni commerciali sono nettamente migliori da vendere, open o closed, se tu vedi un sorgente e ti aspetti che da solo ti trovi un cliente e gli emetta fattura, allora non vedrai mai che affari potresti farci.AfricanoRe: come dico sempre....
- Scritto da: Lieutenant> - Scritto da: MAH> > come dico sempre io... non si può fare a meno> di> Windows.> > > > E come ho detto ieri,> > > > anche se i formati saranno open, le PA> continueranno a usare> Office.> > Hai sintetizzato molto, forse troppo.> > La qualità di un prodotto software non dipende> solo dall'uso di un formato piuttosto che un> altro. Il concetto di qualità così come viene> percepita dalle persone (da chi usa i programmi)> è molto più articolato e i formati sono solo una> parte veramente> piccola.> > Il sucXXXXX di ogni prodotto, che sia open o> closed, è determinato da quanto soddisfa le> aspettative di chi lo utilizzerà. Questo è il più> grande problema dell'open-source, che in gran> parte dei casi è sostenuto da un pubblico di> appassionati che non ha la benchè minima idea di> certi concetti molto più legati al mondo del> mercato che agli ideali> individuali.> Il sucXXXXX di Microsoft Office è determinato dal> fatto che, volente o nolente, è ancora superiore> a OpenOffice e le ultime versioni in particolare> hanno comportato scelte molto coraggiose ma anche> molto intelligenti (e basate proprio sulla> percezione che l'utente ha del software). Il> sucXXXXX di VirtualBox o VMWare rispetto ad altre> soluzioni è dovuto alla presenza di> caratteristiche importanti completamente assenti> in altre soluzioni (come VirtualPC) il che li> rende qualitativamente superiori. Il sucXXXXX (o> comunque la capacità di resistere a dispetto di> tutto) di Firefox è dovuto a caratteristiche di> sicurezza ed estendibilità superiori rispetto a> Internet Explorer a parità di semplicità d'uso,> il che lo rende più adatto per un pubblico> esperto o anche solo più attento rispetto alla> media.> > Insomma, a prescindere dalla natura open o closed> di un progetto, il suo sucXXXXX è determinato> dalle sue caratteristiche così come vengono> percepite DA TUTTI i clienti (finali e intermedi)> e non per caratteristiche "dichiarate" (come il> supporto agli> standard).> > Il mondo dei software commerciali, dovendo> prestare una estrema attenzione a questi aspetti,> è naturalmente avvantaggiato e questo è il motivo> per cui i software closed sono tendenzialmente> superiori rispetto a quelli> open.> Stare a sollevare questioni dicendo che> OpenOffice è migliore di Microsoft Office o> vice-versa, è tanto utile nella misura in cui si> conosce non solo come funziona il programma ma> anche tutto il "contorno" che offre la casa> produttrice.> > > Ad ogni modo a mio giudizio, secondo questi> parametri (che non mi sono inventato io ma che> sono una realtà del mercato), i prodotti> commerciali sono tendenzialmente molto superiori> rispetto alle più blasonate soluzioni> open-source.> Ovviamente ci sono prodotti interessanti e da> tenere d'occhio... ma per ora in genere le> soluzioni commerciali sono nettamente> migliori.perfettamente d'accordoti consiglio tuttavia di lasciar perdere, alla fine esce sempre fuori un carattere ideologico da ogni competizioneawokimaRe: come dico sempre....
- Scritto da: pabloski> la più grande vittoria per l'opensource sarà> l'imposizione nella PA di formati> openimposizione?questa tua ultima frase la dice lunga sul concetto di "libertà" che si nasconde dietro la vostra ideologiasertokzRe: come dico sempre....
- Scritto da: sertokz> imposizione?> > questa tua ultima frase la dice lunga sul> concetto di "libertà" che si nasconde dietro la> vostra> ideologiase è per questo pure lo Stato è una forma d'imposizione, eppure chiamiamo ancora il nostro sistema di governo democraziadel resto il committente ha o no il diritto di decidere quello che più gli aggrada? ebbene, la PA ha tutto il potere e il diritto per imporre che i suoi documenti siano stilati in un formato apertodel resto ms con i suoi giochini ha imposto sistemi operativi, applicativi e formati....è forse libertà quella?pabloskiIl passo successivo
Tornare a Windows.MAHRe: Il passo successivo
certo, come fece la borsa di Londra per poi collassare grazie a .net :DpabloskiRe: Il passo successivo
- Scritto da: MAH> Tornare a Windows.Perchè?Quando un'azienda o un'amministrazione decide di fare una migrazione non lo fa a occhi chiusi, perchè ci sono costi e tempi da rispettare. Quindi se decide di abbandonare MS, lo fa dopo attente analisi. Evidentemente Linux gli permette di risparmiare soldi, perchè gira e rigira lo scopo finale è sempre e solo quello. Difficilmente MS potrà in futuro permettere un ulteriore guadagno, quindi penso che lo "spostamento" inverso sia molto difficile...criceto da montaRe: Il passo successivo
- Scritto da: criceto da monta> - Scritto da: MAH> > Tornare a Windows.> > Perchè?Ovvio.Ora pagano esperti Linux ed esperti Windows.Si sono accorti che non si può fare a meno di Windows.Presto si accorgeranno che si può fare a meno di Linux.MAHRe: Il passo successivo
hai ragione,senza virus e schermate bluche divertimento c'è?picardRe: Il passo successivo
- Scritto da: MAH> - Scritto da: criceto da monta> > - Scritto da: MAH> > > Tornare a Windows.> > > > Perchè?> > Ovvio.> Ora pagano esperti Linux ed esperti Windows.> > Si sono accorti che non si può fare a meno di> Windows.> Presto si accorgeranno che si può fare a meno di> Linux.Il numero di computer però è lo stesso... quindi probabilmente non è che hanno bisogno di esperti "in più" ma solo di un diverso equilibrio tra i due.Nel complesso, è comunque un risparmio se non devono pagare le licenze.Penso che di Windows non si possa fare a meno. Allo stesso modo però penso che la strada di Linux sia percorribile in molti uffici. Dove serve un programma per ufficio, MS Office è comunque superiore... ma forse non è così problematico usare OpenOffice.Insomma, secondo me hanno avuto l'idea giusta: valutare caso per caso senza pregiudizio.LieutenantRe: Il passo successivo
What's?Because?gnulinux86Re: Il passo successivo
Perché usare due OS è costosoMAHRe: Il passo successivo
Why?-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 27 dicembre 2009 17.57-----------------------------------------------------------gnulinux86Re: Il passo successivo
così com'è costoso non sfruttare l'hardware al massimo, perchè ci si fissa ad usare un os non ottimizzato e bloatedpabloskiRe: Il passo successivo
Because... non si dice why?444Re: Il passo successivo
No in entrambi i modi.Comunque non sono madre-lingua inglese... ;)gnulinux86Il bello di Linux...
Vorrei far notare una cosa: Quando il Comune di Vienna parla di Linux sottintende Wienux, una distribuzione basata Debian e Ubuntu sviluppata appositamente dalla città austriaca per rispondere alle esigenze della pubblica amministrazione. Il bello di Linux (e dell'opensource) è proprio qui: è possibile personalizzarlo fino all'osso per le proprie esigenze. Certo non è una cosa fattibile da chiunque, bisogna avere le competenze, ma è fattibile: basti pensare che Linux è alla base di navigatori e altri dispositivi embedded.Il CD di installazione del Linux "Viennese" contiene già tutto quello che serve, configurato ad-hoc. Lo si installa e la postazione è pronta all'uso. Con Windows una cosa del genere sarebbe molto più difficile, se non impossibile: bisognerebbe ricorrere a SW come Ghost o TrueImage e sperare di dover ripristinare l'immagine sempre su PC con lo stesso HW.criceto da montaRe: Il bello di Linux...
[CUT]> > Il CD di installazione del Linux "Viennese"> contiene già tutto quello che serve, configurato> ad-hoc. Lo si installa e la postazione è pronta> all'uso. Con Windows una cosa del genere sarebbe> molto più difficile, se non impossibile:> bisognerebbe ricorrere a SW come Ghost o> TrueImage e sperare di dover ripristinare> l'immagine sempre su PC con lo stesso> HW.L' installazione può essere molto di più che una semplice copia, quindi la personalizzazione di una distro può essere un buon vantaggio.Pensiamo che con una installazione sia possibile immettere parametri in modo da guidare l' installazione stessa , cosa ovviamente impossibile per una mera copia.Il succo del discorso comunque rimane.pippoplutoRe: Il bello di Linux...
ti hanno mai detto che esiste bartpe ? e ce ne sono diversi altri.non esistono, i fantasmi qui.LuNaRe: Il bello di Linux...
niente è come mklivecd /home/user/live.isosddsfcRe: Il bello di Linux...
- Scritto da: criceto da monta> Vorrei far notare una cosa:> > Quando il Comune di Vienna parla di Linux> sottintende Wienux, una distribuzione basata> Debian e Ubuntu sviluppata appositamente dalla> città austriaca per rispondere alle esigenze> della pubblica> amministrazione. > > Il bello di Linux (e dell'opensource) è proprio> qui: è possibile personalizzarlo fino all'osso> per le proprie esigenze. Certo non è una cosa> fattibile da chiunque, bisogna avere le> competenze, ma è fattibile: basti pensare che> Linux è alla base di navigatori e altri> dispositivi> embedded.> > Il CD di installazione del Linux "Viennese"> contiene già tutto quello che serve, configurato> ad-hoc. Lo si installa e la postazione è pronta> all'uso. Con Windows una cosa del genere sarebbe> molto più difficile, se non impossibile:> bisognerebbe ricorrere a SW come Ghost o> TrueImage e sperare di dover ripristinare> l'immagine sempre su PC con lo stesso> HW.Ecco bravo, ora che hai elogiato a tutti linux con i soliti stereotipi che vi trascinate dietro, direi che puoi tornare nel buco dal quale sei venuto.Palloskydat tifocoRe: Il bello di Linux...
Ma torna Te nel buco pieno di XXXXX Winzozzona.Non capisci di sicuro un XXXXX se parli cosi.di sicuro sei un deficente che non riesce a installare ububuntu.tiette le schermate blu,i virus e i programmi da 1000 euro.A hai ragione, te crakki tutto.marco aurelioRe: Il bello di Linux...
- Scritto da: criceto da monta> Vorrei far notare una cosa:> > Quando il Comune di Vienna parla di Linux> sottintende Wienux, una distribuzione basata> Debian e Ubuntu sviluppata appositamente dalla> città austriaca per rispondere alle esigenze> della pubblica> amministrazione. > > Il bello di Linux (e dell'opensource) è proprio> qui: è possibile personalizzarlo fino all'osso> per le proprie esigenze. Certo non è una cosa> fattibile da chiunque, bisogna avere le> competenze, ma è fattibile: basti pensare che> Linux è alla base di navigatori e altri> dispositivi> embedded.> > Il CD di installazione del Linux "Viennese"> contiene già tutto quello che serve, configurato> ad-hoc. Lo si installa e la postazione è pronta> all'uso. Con Windows una cosa del genere sarebbe> molto più difficile, se non impossibile:> bisognerebbe ricorrere a SW come Ghost o> TrueImage e sperare di dover ripristinare> l'immagine sempre su PC con lo stesso> HW.In realtà anche con Windows è possibile customizzare l'installazione (quindi niente Ghost o TrueImage), ad esempio con nLite.LieutenantRe: Il bello di Linux...
- Scritto da: criceto da monta> Il CD di installazione del Linux "Viennese"> contiene già tutto quello che serve, configurato> ad-hoc. Lo si installa e la postazione è pronta> all'uso. Con Windows una cosa del genere sarebbe> molto più difficile, se non impossibile:In realta' e' fattibilissima: fatta l'immagine come vuoi tu e con i driver dei pc che hai nella tua rete puoi tranquillamemente installare Windows via netboot e tutte le applicazione via Group Policy (in una rete gestita da Active Directory), basta pacchettizzarle prima.Tutto questo si faceva gia' tranquillamente anche senza Active Directory con Windows NT4 Sp3 ed SMS Server (pur se con qualche legnosita').Certo le cose bisogna saperle fare. ;)-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 05 gennaio 2010 11.03-----------------------------------------------------------The PunisherRe: Il bello di Linux...
Ignoranza allo stato puro... Se invece di installare Windows "copia per copia", comportamento tipico degli smanettoni, ti affidi a professionisti questi faranno uso delle Group Policy (strumento ignoto sia agli smanettoni che ai sedicenti professionisti "entry-level") che ti permettono di un minuto di personalizzare automaticamente e remotamente ogni installazione ed ogni profilo degli utenti... - Scritto da: criceto da monta> Vorrei far notare una cosa:> > Quando il Comune di Vienna parla di Linux> sottintende Wienux, una distribuzione basata> Debian e Ubuntu sviluppata appositamente dalla> città austriaca per rispondere alle esigenze> della pubblica> amministrazione. > > Il bello di Linux (e dell'opensource) è proprio> qui: è possibile personalizzarlo fino all'osso> per le proprie esigenze. Certo non è una cosa> fattibile da chiunque, bisogna avere le> competenze, ma è fattibile: basti pensare che> Linux è alla base di navigatori e altri> dispositivi> embedded.> > Il CD di installazione del Linux "Viennese"> contiene già tutto quello che serve, configurato> ad-hoc. Lo si installa e la postazione è pronta> all'uso. Con Windows una cosa del genere sarebbe> molto più difficile, se non impossibile:> bisognerebbe ricorrere a SW come Ghost o> TrueImage e sperare di dover ripristinare> l'immagine sempre su PC con lo stesso> HW.xxxma...
non è che non hanno voglia di svilupparla?vedo che è ancora basata su debian4, e monta software di un'era geologica fa... ff 1? kde 3.2? kernel 2.6.11?boh.Buon Natale
A tutti.CSOERe: Buon Natale
- Scritto da: CSOE> A tutti.Buon natale e buon anno di linux, lo sento (rotfl)nome e cognomeRe: Buon Natale
buon anno di troll (troll)(troll1)(troll2)(troll3)(troll4)(troll4)(troll4)(rotfl)pabloskiWIndows al tappeto
lo sento!E' l'anno di Linux!PaolinoRe: WIndows al tappeto
Secondo me sarà l'anno di Microsoft.Decollo di Windows Mobile.Stop a OpenOffice con Office 2010 gratuito.Diffusione totale di Windows 7.Scomparsa di Linux dai netbook.Soluzione dei problemi con l'antitrust.Per non parlare dei problemi della concorrenza.MAHRe: WIndows al tappeto
- Scritto da: MAH> Decollo di Windows Mobile.impossibile> Stop a OpenOffice con Office 2010 gratuito.questo è molto più probabile> Diffusione totale di Windows 7.per forza è preinstallato e dopo vista gli utenti accetteranno qualsiasi cosa :D> Scomparsa di Linux dai netbook.si certo con i netbook arm sulla linea di partenza> Soluzione dei problemi con l'antitrust.mmm quindi ms sarà finalmente smembrata? :D> Per non parlare dei problemi della concorrenza.gli unici problemi li sta avendo microsoft, visto che la concorrenza ( apple in primis ) crescepabloskiRe: WIndows al tappeto
Per non parlare del BOOMdi Bing ;)MAHRe: WIndows al tappeto
Ma che è la letterina che hai scritto a Babbo Natale...!? (rotfl)gnulinux86A proposito di coesistenza.
http://lifehacker.com/5403100/dual+boot-windows-7-and-ubuntu-in-perfect-harmonygnulinux86Re: A proposito di coesistenza.
e a che serve avere una partizione Linux?Pensi che aumenti la produttività configurare due OS?MAHRe: A proposito di coesistenza.
coLinusandLinuxsddsfcRe: A proposito di coesistenza.
o virtualbox, piuttosto,che funziona anche se hai windows 64MAHRe: A proposito di coesistenza.
Hai ragione, ma quale coesitenza, quale dualboot, meglio piallare Windows e installare solo Linux... ;)gnulinux86Re: A proposito di coesistenza.
- Scritto da: gnulinux86> Hai ragione, ma quale coesitenza, quale dualboot,> meglio piallare Windows e installare solo> Linux...> ;)Sono daccordo con te, è in utile piazzarsi un virus in pancia e poi andare a piangere alle poste perche ti hanno rubato 500 euro dal conto corrente (sucXXXXX la settimana scorsa ad un tizio)Al danno (i 500euro) la beffa (i350 euro della licenza W7) e la fregatura (i 1000 euro per comprarsi il pc nuovo)A questo punto un linux o addirittura un mac costavano molto ma molto meno al tizio... certo non avevano la schermata blu che fa sempre chic.Certo non potevi montarci AutoCAD 13 (che se ne faceva poi visto che lavorava in una panetteria)Cose brutte indubbiamente ma a volte possiamo anche riuscire a farne a menoquotalinux è x nerd sfigati
fa vomitare.. ma vi rendete conto??? linux non lo caghe*a' MAI nessuno!!!!2390u85902Re: linux è x nerd sfigati
Penso che ti sbagli. Io uso gnu/linux non perchè è migliore di windows, anche se lo è, ma perchè sono libero di fare ciò che voglio, nel momento in cui lo uso sono io il proprietario del sistema operativo io dico al computer cosa fare, nel tuo caso "windows" è microsoft che controlla il tuo computer abusando delle tue proprietà intellettuali.Ti linko una piccola campagna: it.windows7sins.orgedo1493linux,opensource??
Purtroppo la terminologia di questo articolo è totalmente sbagliata, lo dico per migliorarlo, dato che il sistema si chiama gnu/linux e il software è libero non opensource. Con il termine Opensource noi indichiamo la tipologia di programmazione, allo stesso tempo un programma opensource può essere software proprietario, quindi utilizzare questo termine in questo contesto non ha senso, io lo definisco software libero, che è la prima definizione che diede rms nel 1985. Vi linko la definizione di software libero: http://www.gnu.org/philosophy/free-sw.it.html . Buon lavoro e buone feste!edo1493Re: linux,opensource??
- Scritto da: edo1493> Purtroppo la terminologia di questo articolo è> totalmente sbagliata, lo dico per migliorarlo,> dato che il sistema si chiama gnu/linux e il> software è libero non opensource. Con il termine> Opensource noi indichiamo la tipologia di> programmazione, allo stesso tempo un programma> opensource può essere software proprietario,> quindi utilizzare questo termine in questo> contesto non ha senso, io lo definisco software> libero, che è la prima definizione che diede rms> nel 1985. Vi linko la definizione di software> libero:> http://www.gnu.org/philosophy/free-sw.it.html .> Buon lavoro e buone> feste!Tranquillo, tanto in questo trollificio delle notizie si legge solo il titolo (rotfl)kraneRe: linux,opensource??
- Scritto da: edo1493> Purtroppo la terminologia di questo articolo è> totalmente sbagliata, lo dico per migliorarlo,> dato che il sistema si chiama gnu/linux e il> software è libero non opensource.libero non opensource?Linux è libero, ma per esserlo deve essere opensource!!!E' corretto dire che linux è opensource. E' più corretto dire che linux è libero (e quindi anche opensource).> Con il termine> Opensource noi indichiamo la tipologia di> programmazione, allo stesso tempo un programma> opensource può essere software proprietario,> quindi utilizzare questo termine in questo> contesto non ha senso, io lo definisco software> libero, che è la prima definizione che diede rms> nel 1985. Vi linko la definizione di software> libero:> http://www.gnu.org/philosophy/free-sw.it.html .> Buon lavoro e buone> feste!...Re: linux,opensource??
Qua stiamo parlando tutti della stessa cosa? non penso. Il sistema si chiama gnu/linux ed è software libero, stiamo parlando di licenze, se un software è libero sta sotto una licenza libera, fino a qua ci siamo arrivati credo. Per maggiori informazioni sulla definizione di software libero potete consultare il link sopra. UN programma può essere OpenSource ma allo stesso tempo proprietario, quindi se noi dobbiamo definire un software a livello di licenza lo definiamo o libero o proprietario, dire che un software è OpenSource non significa una mazza, ci può soltanto dare un'idea sulla tipologia di programmazione" ma non sulla licenza. Penso di essere stato chiaro, mi sembra evidente che la definizione più corretta sia "software libero" al contrario di "OpenSource".edo1493Re: linux,opensource??
Pienamente d'accordo, purtroppo fin troppo spesso le parole vengono utilizzate a sproposito.Nedanfor non loggato... e investire nello sviluppo ...?
... e investire nello sviluppo delle applicazioni attualmente disponibili soltanto per Windows?La gente tende a dimenticare che il sistema operativo (Windows, Linux, OSX, e chi più ne ha, più ne metta ...) è soltanto una 'propaggine' dell'hardware destinata a consentire l'interazione tra l'utente e l'hardware stesso.Pur riconoscendo che possono esistere contesti in cui il sistema operativo fà la differenza, questo vale soltanto per applicazioni molto particolari.Nella realtà comune, e specificamente in quella della P.A., il computer viene sostanzialmente utilizzato soltanto per accedere ad Internet (posta, browser, ...) e per fare office automation (documenti, fogli elettronici, più raramente presentazioni ...).Soprattutto per le applicazioni trasversali (gestionali, etc.) che sono condivisi ed utilizzati da più realtà (software di gestione del Comune, del Catasto, dell'anagrafe, etc. ...) se tutti gli enti utilizzatori destinassero il budget che sono costretti a spendere per continuare a coperare sistemi operativi proprietari nel finanziare la migrazione delle applicazioni verso contesti aperti, avrebbero una prospettiva di risparmio nel medio e lungo termine veramente notevole.Inoltre, tali denari costituirebbero un incentivo all'innovazione ed allo sviluppo delle aziende locali, invece che tradursi nell'ennesima esportazione di capitali nazionali ed europei verso le casse statunitensi ...andy61Re: ... e investire nello sviluppo ...?
Beh, sono d'accordo,il tuo è naturalmente un discorso SO indipendentee puramente utopico.Purtroppo i comuni non sono neanche capacidi utilizzare un'unica piattaforma per fare il sito web,ogni comune progetta il suo con sprecoincredibile di risorse pubbliche,figuriamoci pensare a un set di applicazioni comuni.Io toglierei ai comuni il potere decisionale su ognicosa legata all'informatica, ma va di moda il federalismoche vuoi farci...MAHRe: ... e investire nello sviluppo ...?
> Inoltre, tali denari costituirebbero un incentivo> all'innovazione ed allo sviluppo delle aziende> locali, invece che tradursi nell'ennesima> esportazione di capitali nazionali ed europei> verso le casse statunitensiQuoto tuttosxsRe: ... e investire nello sviluppo ...?
- Scritto da: andy61> ... e investire nello sviluppo delle applicazioni> attualmente disponibili soltanto per> Windows?> eh, hai posto la domanda da 1 miliardo di dollari :Dma sono fiducioso che i framework come qt si diffonderanno nel prossimo futuro proprio perchè c'è necessità di sviluppo cross-platformdel resto tecnologie come .net, llvm, native client, tendono addirittura a rendere fruibile gli eseguibili su tutte le piattaforme e architetture di proXXXXXri, sarebbe stupido restare legati all'api di windows> Nella realtà comune, e specificamente in quella> della P.A., il computer viene sostanzialmente> utilizzato soltanto per accedere ad Internet> (posta, browser, ...) e per fare office> automation (documenti, fogli elettronici, più> raramente presentazioni> ...).>e infatti google ha ben pensato a chromeos ;) > continuare a coperare sistemi operativi> proprietari nel finanziare la migrazione delle> applicazioni verso contesti aperti, avrebbero una> prospettiva di risparmio nel medio e lungo> termine veramente> notevole.>se fossero così bravi, non saremmo il Paese più sprecone del mondo scherzi a parte, la vedo dura finchè non ci sarà un'alfabetizzazione informatica seria di chi prendere le decisioni...quanti colletti bianchi responsabili di fare simili scelte sanno che l'informatica non è windows?> Inoltre, tali denari costituirebbero un incentivo> all'innovazione ed allo sviluppo delle aziende> locali, invece che tradursi nell'ennesimainfatti, solo i fanboy winari sostengono che l'opensource è comunismo e fame per tutti> esportazione di capitali nazionali ed europei> verso le casse statunitensi> ...adesso hai centrato il problema....tutto questo avverrà quando l'UE deciderà che è giunto il momento di dire basta all'ImperopabloskiRe: ... e investire nello sviluppo ...?
- Scritto da: andy61> ... e investire nello sviluppo delle applicazioni> attualmente disponibili soltanto per> Windows?sarebbe una bella cosa.> > La gente tende a dimenticare che il sistema> operativo (Windows, Linux, OSX, e chi più ne ha,> più ne metta ...) è soltanto una 'propaggine'> dell'hardware destinata a consentire> l'interazione tra l'utente e l'hardware> stesso.che bello quando era cosi, ora tutti i programmi vogliono fare tutto.> Nella realtà comune, e specificamente in quella> della P.A., l'uso credo che dipenda dall'ente.Se si prende un ospedale, l'uso è molto varieggiato, si va dal sempice PC che compila fogli a quello che dovrà interfacciarsi con i vari macchinari.> > Inoltre, tali denari costituirebbero un incentivo> all'innovazione ed allo sviluppo delle aziende> locali, invece che tradursi nell'ennesima> esportazione di capitali nazionali ed europei> verso le casse statunitensisolo una domanda, quali sono queste ditte che sviluppano SW per la PA e che hanno sede negli USA?Sicuramente c'è la cara Micio$oft, le altre?pippo75Re: ... e investire nello sviluppo ...?
Oracle, tanto per dirne una?andy61Re: ... e investire nello sviluppo ...?
- Scritto da: andy61> Oracle, tanto per dirne una?IBMComunque il tizio ha sbagliato domanda, quella giusta era:quali sono queste ditte che sviluppano SW per la PA e che hanno sede in Itaglia?quotaRe: ... e investire nello sviluppo ...?
- Scritto da: andy61> ... e investire nello sviluppo delle applicazioni> attualmente disponibili soltanto per> Windows?> Cosa che non è compito delle pa, le quali non sono aziende di sviluppo software, ma sono enti che utilizzano (o dovrebbero utilizzare) la migliore combinazione costi/benefici. Lo sviluppo ed il mantenimento di un'applicazione costa, e pure parecchio. Quello che la PA spende per le licenze proprietarie, non credo sarebbe sufficiente a sviluppare un porting per linux delle applicazioni che non esistono per quella piattaforma. Poi magari sbaglio. Il punto è che comunque la pa non è una ditta produttrice di software. Il più che può fare è andare da una azienda del genere e chiedere quanto costa lo sviluppo dell'applicazione tal dei tali. Se gli costa di più che fornire licenze proprietarie, la conclusione è evidente.BlackstormRe: ... e investire nello sviluppo ...?
Il costo? Beh, dubito sia più alto. Prendi tutte le PA che usano quell'applicativo e proietta i costi delle licenze per 5 anni, poi confronti coi costi del software e noterai che la differenza non è marginale. Se gli applicativi poi potrebbero essere interessanti anche per utenti casalinghi, ad esempio, puoi fare due belle cose: stanziare una raccolta fondi e invitare programmatori a partecipare a titolo gratuito o magari con incentivi sulle tasse. Lo si rilascia in BSD (equivalente internazionale del Pubblico Dominio, ossia la licenza con cui uno stato dovrebbe rilasciare i materiali per renderli fruibili dai cittadini) e nel corso del tempo verrà portato avanti dalla comunità; se dovranno essere fatte aggiunte importanti basterà ripetere l'operazione.In ogni caso il primo passo è sempre uno: utilizzare formati con specifiche libere, royalty-free e possibilmente ISO. Ciò garantirà l'interoperabilità a prescindere dal sistema e quindi permetterà migrazioni altrimenti impossibili. Il resto, senza di questo, è utopia.Nedanfor non loggatoRe: OPEN SOURCE in che senso?
???Ma hai mai provato ad installare OpenOffice?Avviare l'installazione (sia in Linux che in Windows) è un'operazione equivalente su tutti i sistemi operativi.Ci mette una frazione del tempo ad installarsi.Fà un mare di domande in meno.E questo solo per parlare di OpenOffice ...Non metto in dubbio che Office della MS sia più evoluto, etc. etc. etc., ma il 99% degli utenti non utilizza il 99% delle funzioni che soltanto MS Office mette a disposizione.In pratica chi è responsabile dei sistemi dovrebbe iniziare a ragionare ed a chiedersi quali utenti e quali servizi aziendali realmente necessitino di un software più evoluto (suite di office, di CAD, etc.) tali da richiedere un software specifico.In questo modo risulterebbe possibile concentrare gli investimenti là dove servono, invece che sprecarli a piogga su tutti gli utenti indistintamente.Dal punto di vista commerciale questo approccio avrebbe un ulteriore vantaggio, in quanto si premierebbe la Qualità del software proprietario, che potrebbe essere venduto a cifre superiori (anche molto) per unità.Tanto per fare un esempio, in una grande azienda si può dare OpenOffice a tutte le segreterie, ma dare prodotti commerciali evoluti ai grafici, all'editoria, etc. predisponendo workstation ben carrozzate, invece che essere costretti a comperare dei supercomputer anche alla segretaria che più che scrivere lettere e leggere le e-mail non fà, soltanto perché il sistema operativo vuole hardware dell'ultima generazione e disco e RAM da fantascienza soltanto per farci gli effetti (sceno)grafici.In questo modo non ci si trova poi a dover piangere miseria quando un grafico si lamenta dell'esiguità della memoria e della CPU del proprio PC.E giusto per fare contenti i top manager (vedi anche legge sul copyright e 231/2001) si avrebbero un mare di preoccupazioni in meno per la continua necessità di censire le licenze del software installato, per scoprire che, chissà come, ce n'è sempre qualcuna non autorizzata ...andy61Re: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: andy61> ???> Ma hai mai provato ad installare OpenOffice?> Avviare l'installazione (sia in Linux che in> Windows) è un'operazione equivalente su tutti i> sistemi> operativi.> Ci mette una frazione del tempo ad installarsi.> Fà un mare di domande in meno.> > E questo solo per parlare di OpenOffice ...D'accordo con te. Stiamo parlando di un pacchetto già compilato e non di un sorgente aperto!> In pratica chi è responsabile dei sistemi> dovrebbe iniziare a ragionare ed a chiedersi> quali utenti e quali servizi aziendali realmente> necessitino di un software più evoluto (suite di> office, di CAD, etc.) tali da richiedere un> software specifico...[cut]Da questo punto in poi sono totalmente d'accordo con te e ti quoto in pieno!MBPRe: OPEN SOURCE in che senso?
mmm in pratica stai ritrattando totalmente quello che hai detto nel primo post> D'accordo con te. Stiamo parlando di un pacchetto> già compilato e non di un sorgente> aperto!>ma per quale motivo dovresti voler installare openoffice dai sorgenti?e del resto il discorso vale pure all'inverso...prova ad installare un software su windows a partire dai sorgenti e poi mi dice com'è andatapabloskiRe: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: MBP> Io proverei per una volta, diciamo un> esperimento, a spostare il punto di vista. Il> punto di vista dell'utente medio di un sistema> operativo. Per lui non fa assolutamente alcuna> differenza se il sistema operativo che usa o> l'applicazione con cui lavora tutti i giorni> siano open source oppure no.> La "mossa", se così la possiamo chiamare, di> accogliere software open source è più politica> che tecnologica, e serve, a mio avviso, per far> sì che i netizen apprezzino lo sforzo delle> amministrazioni e limitino di conseguenza le> critiche (che equivale a "comprare" un pò di> elettorato con quattro briciole di pane).> Che ne pensate?Quindi tu dici che alla gente non interessa sapere se usa roba open o meno, ma che l'amministrazine lo fa per farsi pubblicita' alla gente a cui non frega ??Penso che il tuo discorso sia contorto, malato e in contrasto con se' stesso...kraneRe: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: krane> - Scritto da: MBP> > Io proverei per una volta, diciamo un> > esperimento, a spostare il punto di vista. Il> > punto di vista dell'utente medio di un sistema> > operativo. Per lui non fa assolutamente alcuna> > differenza se il sistema operativo che usa o> > l'applicazione con cui lavora tutti i giorni> > siano open source oppure no.> > > La "mossa", se così la possiamo chiamare, di> > accogliere software open source è più politica> > che tecnologica, e serve, a mio avviso, per far> > sì che i netizen apprezzino lo sforzo delle> > amministrazioni e limitino di conseguenza le> > critiche (che equivale a "comprare" un pò di> > elettorato con quattro briciole di pane).> > > Che ne pensate?> > Quindi tu dici che alla gente non interessa> sapere se usa roba open o meno, ma che> l'amministrazine lo fa per farsi pubblicita' alla> gente a cui non frega> ??Non alla gente di cui non frega, ma alla gente a cui INVECE frega (ed è per questo che le notizie di questo tipo non passano sui quotidiani di carta ma su PuntoInformatico!)> Penso che il tuo discorso sia contorto, malato e> in contrasto con se'> stesso...Rileggilo meglio, a me non sembra ;) ma il malato spesso non sa di esserloMBPRe: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: MBP> - Scritto da: krane> > - Scritto da: MBP> > > Io proverei per una volta, diciamo un> > > esperimento, a spostare il punto di vista. Il> > > punto di vista dell'utente medio di un sistema> > > operativo. Per lui non fa assolutamente alcuna> > > differenza se il sistema operativo che usa o> > > l'applicazione con cui lavora tutti i giorni> > > siano open source oppure no.> > > La "mossa", se così la possiamo chiamare, di> > > accogliere software open source è più politica> > > che tecnologica, e serve, a mio avviso, per> > > far sì che i netizen apprezzino lo sforzo delle> > > amministrazioni e limitino di conseguenza le> > > critiche (che equivale a "comprare" un pò di> > > elettorato con quattro briciole di pane).> > > Che ne pensate?> > Quindi tu dici che alla gente non interessa> > sapere se usa roba open o meno, ma che> > l'amministrazine lo fa per farsi pubblicita'> > alla gente a cui non frega ??> Non alla gente di cui non frega, ma alla gente a> cui INVECE frega (ed è per questo che le notizie> di questo tipo non passano sui quotidiani di> carta ma su PuntoInformatico!)Sei tu che hai voluto spostare il punto di vista dell'utente medio, hai giustamente detto che alla maggior parte della gente non interessa, se fosse solo per motivi politici ci sarebbero ben altre esche da usare con un parco polli molto piu' alto.Gli unici motivi che spingono all'uso sono tecnici : interoperabilita' con sistemi server e maggiori possibilita' di controllo, personalizzazione dei sistemi.> > Penso che il tuo discorso sia contorto, malato e> > in contrasto con se' stesso...> Rileggilo meglio, a me non sembra ;) ma il malato> spesso non sa di esserlokraneRe: OPEN SOURCE in che senso?
> Che, se per assurdo, vendessero solo macchine> pulite (senza OS e senza dvd immagine) la maggior> parte delle persone si farebbe installare> windows (non solo una distro linux quindi) da un> tecnico o da una persona piu> preparata.Io sono tra questi. Lo dico per esperienza trascorsa: ho usato in passato ubuntu sul mio portatile (avevo sentito che era la versione più "friendly" ed era qualcosa che volevo sperimentare in quanto non avevo conoscenza di distro linux) ma a causa di alcune difficoltà (esempio: scheda wifi broadcom con i driver windows da imbrodolare con ndiswrapper, oppure supporto mancante per flash con le versioni a 64 bit, oppure sorgenti di applicazioni interessanti che ho rinunciato ad installare perché non sono riuscito a compilarle!) e della scarsa voglia nell'imparare come fare a superarle ho lasciato perdere. Certo, il portatile funzionava, era più veloce, scrivevo lettere e riuscivo a navigare su internet... quello che ad un utente medio va più che bene (infatti l'ho ceduto a mia moglie che ne è soddisfatta e mi prende anche in giro quando windows si inchioda...). Ma se per far funzionare alcune applicazioni un pò più particolari devo perdere giorni interi senza alcuna garanzia di riuscita, chi me lo fa fare?MBPRe: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: MBP> > Che, se per assurdo, vendessero solo macchine> > pulite (senza OS e senza dvd immagine) la> > maggior parte delle persone si farebbe > > installare windows (non solo una distro linux > > quindi) da un tecnico o da una persona piu> > preparata.> Io sono tra questi. Lo dico per esperienza> trascorsa: ho usato in passato ubuntu sul mio> portatile (avevo sentito che era la versione più> "friendly" ed era qualcosa che volevo> sperimentare in quanto non avevo conoscenza di> distro linux) ma a causa di alcune difficoltà> (esempio: scheda wifi broadcom con i driver> windows da imbrodolare con ndiswrapper, oppure> supporto mancante per flash con le versioni a 64> bit, oppure sorgenti di applicazioni interessanti> che ho rinunciato ad installare perché non sono> riuscito a compilarle!) e della scarsa voglia> nell'imparare come fare a superarle ho lasciato> perdere. Certo, il portatile funzionava, era più> veloce, scrivevo lettere e riuscivo a navigare su> internet... quello che ad un utente medio va più> che bene (infatti l'ho ceduto a mia moglie che ne> è soddisfatta e mi prende anche in giro quando> windows si inchioda...). Ma se per far funzionare> alcune applicazioni un pò più particolari devo> perdere giorni interi senza alcuna garanzia di> riuscita, chi me lo fa fare?E' lo stesso discorso di qualsuasi SO se non compri HW compatibile, se vuoi provare a far funzionare il mio scanner seriale su Vista liberissimo, su linux funziona benissimo su Vista non c'e' verso.Stessa cosa di alcune applicazioni che usiamo qui per controllare centraline elettroniche di auto : i prodotti microsoft utilizzano male i convertitori USB / seriale e c'e' da impazzire o usare linux.kraneRe: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: krane> - Scritto da: MBP> > > Che, se per assurdo, vendessero solo macchine> > > pulite (senza OS e senza dvd immagine) la> > > maggior parte delle persone si farebbe > > > installare windows (non solo una distro linux > > > quindi) da un tecnico o da una persona piu> > > preparata.> > > Io sono tra questi. Lo dico per esperienza> > trascorsa: ho usato in passato ubuntu sul mio> > portatile (avevo sentito che era la versione più> > "friendly" ed era qualcosa che volevo> > sperimentare in quanto non avevo conoscenza di> > distro linux) ma a causa di alcune difficoltà> > (esempio: scheda wifi broadcom con i driver> > windows da imbrodolare con ndiswrapper, oppure> > supporto mancante per flash con le versioni a 64> > bit, oppure sorgenti di applicazioni> interessanti> > che ho rinunciato ad installare perché non sono> > riuscito a compilarle!) e della scarsa voglia> > nell'imparare come fare a superarle ho lasciato> > perdere. Certo, il portatile funzionava, era più> > veloce, scrivevo lettere e riuscivo a navigare> su> > internet... quello che ad un utente medio va più> > che bene (infatti l'ho ceduto a mia moglie che> ne> > è soddisfatta e mi prende anche in giro quando> > windows si inchioda...). Ma se per far> funzionare> > alcune applicazioni un pò più particolari devo> > perdere giorni interi senza alcuna garanzia di> > riuscita, chi me lo fa fare?> > E' lo stesso discorso di qualsuasi SO se non> compri HW compatibile, se vuoi provare a far> funzionare il mio scanner seriale su Vista> liberissimo, su linux funziona benissimo su Vista> non c'e'> verso.> Stessa cosa di alcune applicazioni che usiamo qui> per controllare centraline elettroniche di auto :> i prodotti microsoft utilizzano male i> convertitori USB / seriale e c'e' da impazzire o> usare> linux.D'accordo, la mia discussione non era tecnica, ma funzionale... facevo l'esempio di un portatile HP con una scheda wifi che alla prima botta non funziona e bisogna "trafficare" per farla funzionare alla meglio, con un proXXXXXre che non è pienamente supportato dalle applicazioni che girano su quel sistema operativo, etc... E' chiaro che HW non compatibile non girerà mai, ma stavo semplicemente parlando di HW di comunissimo utilizzo, che ha a che fare con la piena funzionalità di un PC che esce nuovo dalla sua scatola.MBPRe: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: MBP> - Scritto da: krane> > - Scritto da: MBP> > > > Che, se per assurdo, vendessero solo> macchine> > > > pulite (senza OS e senza dvd immagine) la> > > > maggior parte delle persone si farebbe > > > > installare windows (non solo una distro> linux> > > > > quindi) da un tecnico o da una persona piu> > > > preparata.> > > > > Io sono tra questi. Lo dico per esperienza> > > trascorsa: ho usato in passato ubuntu sul mio> > > portatile (avevo sentito che era la versione> più> > > "friendly" ed era qualcosa che volevo> > > sperimentare in quanto non avevo conoscenza di> > > distro linux) ma a causa di alcune difficoltà> > > (esempio: scheda wifi broadcom con i driver> > > windows da imbrodolare con ndiswrapper, oppure> > > supporto mancante per flash con le versioni a> 64> > > bit, oppure sorgenti di applicazioni> > interessanti> > > che ho rinunciato ad installare perché non> sono> > > riuscito a compilarle!) e della scarsa voglia> > > nell'imparare come fare a superarle ho> lasciato> > > perdere. Certo, il portatile funzionava, era> più> > > veloce, scrivevo lettere e riuscivo a navigare> > su> > > internet... quello che ad un utente medio va> più> > > che bene (infatti l'ho ceduto a mia moglie che> > ne> > > è soddisfatta e mi prende anche in giro quando> > > windows si inchioda...). Ma se per far> > funzionare> > > alcune applicazioni un pò più particolari devo> > > perdere giorni interi senza alcuna garanzia di> > > riuscita, chi me lo fa fare?> > > > E' lo stesso discorso di qualsuasi SO se non> > compri HW compatibile, se vuoi provare a far> > funzionare il mio scanner seriale su Vista> > liberissimo, su linux funziona benissimo su> Vista> > non c'e'> > verso.> > Stessa cosa di alcune applicazioni che usiamo> qui> > per controllare centraline elettroniche di auto> :> > i prodotti microsoft utilizzano male i> > convertitori USB / seriale e c'e' da impazzire o> > usare> > linux.> > D'accordo, la mia discussione non era tecnica, ma> funzionale... facevo l'esempio di un portatile HP> con una scheda wifi che alla prima botta non> funziona e bisogna "trafficare" per farla> funzionare alla meglio, con un proXXXXXre che non> è pienamente supportato dalle applicazioni che> girano su quel sistema operativo, etc... E'> chiaro che HW non compatibile non girerà mai, ma> stavo semplicemente parlando di HW di comunissimo> utilizzo, che ha a che fare con la piena> funzionalità di un PC che esce nuovo dalla sua> scatola.HW di comunissimo utilizzo non vuol dire niente.Si parla di HW di cui e' garantita la compatibilita' o non e' garantita.kraneRe: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: MBP> funzionare alla meglio, con un proXXXXXre che non> è pienamente supportato dalle applicazioni che> girano su quel sistema operativo, etc... E'???? proXXXXXre??? non ho mai visto in vita mia problemi di mancato supporto di un proXXXXXre> chiaro che HW non compatibile non girerà mai, ma> stavo semplicemente parlando di HW di comunissimo> utilizzo, che ha a che fare con la piena> funzionalità di un PC che esce nuovo dalla sua> scatola.hardware di comunissimo utilizzo, ma non si parla di hardware su cui puoi usare il primo driver che capitaper windows i driver li scrivono i produttori di hardware, ecco perchè sembra che tutto funzioni subitocomunque linux ha fatto passi enormi nell'ultimo anno su questo fronte...ad esempio ho recentemente comprato una webcam logitech sphere af, la più sofisticata al momento con tanto di autofocus, bilanciamento dei colori/illuminazione e obiettivo mobile che segure il volto....ebbene funziona ogni singola componente compreso il microfono integratoquesto perchè logitech supporta lo standard uvc che permette a qualunque sistema operativo compatibile uvc di pilotare la webcam senza bisogno di driver particolaricome vedi i problemi di hardware sono risolvibilissimi e sono in via di risoluzione su tutti i fronti....per esempio il wifi che ti ha fatto tanto dannare, al 100% oggi funzionerà con le ultime versioni di una qualunque distribuzione linuxpabloskiRe: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: krane> - Scritto da: MBP> > - Scritto da: pabloski> > > - Scritto da: MBP> > Tu non sai cos'e' Red Hat vero ?Certo che lo so, ma non mi risulta che l'assistenza sia gratuita...MBPRe: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: MBP> - Scritto da: krane> > - Scritto da: MBP> > > - Scritto da: pabloski> > > > - Scritto da: MBP> > Tu non sai cos'e' Red Hat vero ?> Certo che lo so, ma non mi risulta che> l'assistenza sia gratuita...E quindi ???Perche' non dovrebbe poi ?-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 29 dicembre 2009 18.42-----------------------------------------------------------kraneRe: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: krane> - Scritto da: MBP> > - Scritto da: pabloski> > > - Scritto da: MBP> > > gente che usa linux nel videotelefono sirio e > > > nella maggior parte dei tv lcd e plasma, c'è > > > gente che usa symbian sulle centinaia di > > > milioni di cellulari in giro per il mondo> > > non è windows, eppure la gente li usa senza> > > problemi> > > E' vero, ma non si pone il problema che sia> > Opensource oppure no. E in effetti non mi hanno> > mai consegnato assieme al telefono i sorgenti> del> > sistema operativo, né mi hanno mai detto che se> > volevo lo potevo cambiare, né come fare a> > farlo.> > Su Windows è così... è altrettanto semplice su> > Linux? Certo che si, se le applicazioni sono già> > compilate... > > Anche piu' semplice, visto che non devi girare> siti a caso per scaricarle ma hai gia' tutto a> portata di "trova" nei> repository.> > > ma allora che me ne faccio dei sorgenti "open" ?> > Tu niente, ma chi ha messo linux nel tuo> telefonino o nella tua tv o nel tuo tostapane> prima di vendertelo se ne e' fatto> moltissimo.> Anche chi ha la capacita' di fare modifiche, al> contrario di te, se ne fa> moltissimo.E siamo ancora d'accordo... il punto di vista di partenza della discussione era proprio quello dell'utente medio...> > Non andrò mai a modificare nemmeno una virgola > > se l'applicazione funziona come a me serve ( e > > nemmeno se non funziona andrò a vedere > > perché... la butterò nel cestino e ne cercherò > > un altra). Equivale a provare un certo numero > > di software proprietari, con la differenza> > che non dovrò per forza pagarli.> > E in modo legale...> Ti sembrano due cose da poco ?Assolutamente non sono due cose da poco. Molti software proprietari, infatti, concedono periodi di prova più o meno lunghi, con più o meno limitazioni finché non si acquista la licenza. Mi viene in mente una domanda (che non è retorica, ma semplice e genuina curiosità): se vengono effettuate delle modifiche ad un sistema operativo open source, il servizio di assistenza (e diciamo che quello è a pagamento) è comunque tenuto a fornire assistenza?MBPRe: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: MBP> - Scritto da: krane> E siamo ancora d'accordo... il punto di vista di > partenza della discussione era proprio quello> dell'utente medio...A parte risparmiare sui soldi della licenza e all'utente medio non cambia niente, ma e' da un po' che lo stiamo dicendo.> > > Non andrò mai a modificare nemmeno una> > > virgola se l'applicazione funziona come > > > a me serve (e nemmeno se non funziona > > > andrò a vedere perché... la butterò nel> > > cestino e ne cercherò > > > un altra). Equivale a provare un certo numero > > > di software proprietari, con la differenza> > > che non dovrò per forza pagarli.> > E in modo legale...> > Ti sembrano due cose da poco ?> Assolutamente non sono due cose da poco. Molti> software proprietari, infatti, concedono periodi> di prova più o meno lunghi, con più o meno> limitazioni finché non si acquista la licenza. Mi> viene in mente una domanda (che non è retorica,> ma semplice e genuina curiosità): se vengono> effettuate delle modifiche ad un sistema> operativo open source, il servizio di assistenza> (e diciamo che quello è a pagamento) è comunque> tenuto a fornire assistenza ?Dipende solo dal contratto, come per tutto se paghi tutti ti danno ragione :DkraneRe: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: MBP> E' vero, ma non si pone il problema che sia> Opensource oppure no. E in effetti non mi hanno> mai consegnato assieme al telefono i sorgenti del> sistema operativo, né mi hanno mai detto che se> volevo lo potevo cambiare, né come fare a> farlo.>certo ed è ovvio....nokia vende telefoni che vanno usati, mica vuole/deve dirti come programmare sistemi operativiperò se vuoi, se c'hai l'hobby della programmazione, se sei un utente che vuole contribuire o per motivi suoi modificare il codice, nokia ti dice dove prenderlo e ti dà la possibilità di metterci le mani > Su Windows è così... è altrettanto semplice su> Linux? Certo che si, se le applicazioni sono già> compilate... ma allora che me ne faccio dei> sorgenti "open"? Non andrò mai a modificarese guardi da utente, i sorgenti non ti servono...però da utente può interessarti il fatto che i sorgenti, ma soprattutto i formati open permettono a tante aziende di competere e quindi di creare prodotti migliori per te> nemmeno una virgola se l'applicazione funziona> come a me serve ( e nemmeno se non funziona andrò> a vedere perché... la butterò nel cestino e ne> cercherò un altra). Equivale a provare un certo> numero di software proprietari, con la differenza> che non dovrò per forza> pagarli.>certo e infatti per l'utente opensource=gratis > Su questo ho dei dubbi... a me hanno fatto dei> corsi per office e windows (che già conoscevo> comunque bene per interesse> privato)>certamente, ci sono le cosidette scuole di informatica, però non c'è nessun motivo per cui quelle scuole non possano insegnarti openoffice invece di office e linux invece di windowsnella pratica gli insegnanti di quelle scuole sono degli utonti un pò più pratici, per cui non aspettarti che questo cambiamento avvenga presto> Siamo obiettivi!!! In quale azienda i> responsabili sarebbero disposti a mettere> software di aziende che possono anche fallire e> far mancere il supporto tecnico, che tra l'altro> è spesso demandato alla consultazione di un forum> o ai contributi degli utenti, o in cui laqui ti sbagli....ci sono aziende come la cygnus, ad esempio, che offrono supporto tecnico per i software opensourcedel resto gli stessi venditori di distro linux offrono supporto tecnico....tanto per fartelo notare, redhat vende software alle aziende fortune 500riguardo il "poter fallire", beh, c'abbiamo il mitico windows che ci fa sperperare miliardi di euro l'anno a causa di virus, spyware, spam e schifezze varie....se proprio vogliamo parlare di software che fallisce, beh, ms è il primo esempio da portare> manutenzione dovrebbe essere affidata ad uno o> due epserti (che magari, non essendoci debbano> essere assunti!) che per comprendere il> funzionamento delle applicazioni scritte da altri> devono impiegare settimane se non mesi senza> alcuna garanzia che riescano ad effettuare gli> interventi> necessari?>perchè nel settore closed source a chi ti rivolgi? a ms? bene, compri redhat linux e ti rivolgi a redhat per il supporto tecnico...niente di più facile > Infine questo dimostra indirettamente quello che> volevo dire con il mio intervento. In effetti è> POLITICA la scelta di adottare soluzioni open> source, proprio> perchè> come del resto è politica adottare software closed source....in fondo quelle aziende hanno tanti dipendenti, il cui voto non è così libero come si vorrebbe far crederepabloskiBuon anno
Raga', trollazzi, amici di nuova e vecchia data, redazione, winzozzari e cantinareTanti auguri di Buon AnnoIl 2010 non sarà l'anno di Linux, per il semplice fatto che a parte qua sul forum di PI ormai Linux è una delle più grandi realtà in ambito informatico, sul medio/alto livello, dove gli avversari non sono certo le "piccole software house"quotaRe: Buon anno
- Scritto da: quota> Il 2010 non sarà l'anno di Linux, per il semplice> fatto che a parte qua sul forum di PI ormai Linux> è una delle più grandi realtà in ambito> informatico, sul medio/alto livello, dove gli> avversari non sono certo le "piccole software> house"brrr....adesso dovella ti si scaglierà addosso con tutti i nick che possiede ;)auguri e....attento al troll :DpabloskiRe: OPEN SOURCE in che senso?
e tu non hai mai chiamato l'assistenza redhat vero? :) è quasi più utile quella ms (e ce ne vuole eh...)siamo seri, linux è molto utile, ma se hai problemi sono affari tuoi, finepremesso che a me sta benissimo che sia così, non capisco tutta sta mania di far passare i pc per elettrodomestici, non lo sonochi non sa usarli non deve usarli, era così negli anni 80, siamo sopravvissuti, perché non dovrebbe esserlo oggi? tanto chi li usa senza saperli usare COMUNQUE non ci fa niente di produttivo (conosco gente che non riesce ad usare mathematica perché non capisce il concetto di programma e istruzioni da dare al pc, e torna a fare i conti a carta e penna, parliamo di fisici teorici laureati con 110 e lode, non di idioti), quindi non gli cambia niente, anzi spesso gli fa perdere solo tempo (usare software complessi come Mathematica o Matlab a casaccio non è produttivo), quindi sta mania che il pc deve essere semplice per tutti veramente non la capisco, chi lo sa usare lo usa in modo produttivo, chi non sa usarlo COMUNQUE non ci fa niente...Re: OPEN SOURCE in che senso?
- Scritto da: ...> siamo seri, linux è molto utile, ma se hai> problemi sono affari tuoi,> finecosa? cioè secondo te l'azienda X paga redhat per il supporto tecnico e redhat se ne frega?mmm dovresti chiamarli ogni tanto > premesso che a me sta benissimo che sia così, non> capisco tutta sta mania di far passare i pc per> elettrodomestici, non lo> sono> chiedilo a bill che in 30 anni ha diffuso quest'idea> fare i conti a carta e penna, parliamo di fisici> teorici laureati con 110 e lode, non di idioti),colpa della mania del doppio clickpabloskiOpensource non vuoldire libero!
Qua stiamo parlando tutti della stessa cosa? non penso. Il sistema si chiama gnu/linux ed è software libero, stiamo parlando di licenze, se un software è libero sta sotto una licenza libera, fino a qua ci siamo arrivati credo. UN programma può essere OpenSource ma allo stesso tempo proprietario, quindi se noi dobbiamo definire un software a livello di licenza lo definiamo o libero o proprietario, dire che un software è OpenSource non significa una mazza, ci può soltanto dare un'idea sulla tipologia di programmazione" ma non sulla licenza. Penso di essere stato chiaro, mi sembra evidente che la definizione più corretta sia "software libero" al contrario di "OpenSource". Un software libero è opensource ma non è detto che un software opensource sia libero.edo1493Re: Opensource non vuoldire libero!
aspetta, un software opensource non può essere proprietario nel senso di avere il codice chiuso o impedire fork e modifiche http://www.opensource.org/docs/osddel resto la gpl e la lgpl sono licenze approvate dall'OSIil problema è che il movimento free software vuole il rigetto totale di ogni software non open, o meglio non redistribuibile in maniera gratuita e che permetta modifiche di ogni genereper esempio Stallman più volte ha detto che ubuntu non è gnu perchè ammette l'uso dei catalyst o dei driver nvidia ad esempioin sostanza imho la definizione dell'OSI è molto più realistica...se non fosse per Raymond e l'opensource, oggi probabilmente linux non sarebbe nemmeno allo 0.000001%pabloskiRe: Opensource non vuoldire libero!
Ma la domanda è"opensource.org ha il potere di decidere cosa significhi opensource?"Per me opensource significa semplicemente"codice sorgente leggibile da tutti"Sbaglio io o sbaglia opensource.org?MAHRe: Opensource non vuoldire libero!
OSI è l'organizzazione che ha inventato il termine opensource e che stabilisce cosa sia o meno opensource e le sue regole sono seguite dalla stragrande maggioranza degli sviluppatori di software a codice apertoil fatto che permette opensource significhi un'altra cosa è totalmente irrilevante, visto che sei uno contro milioni di sviluppatori che seguono i dettami dell'OSIche poi tu voglia o meno stare a queste regole sono affari tuoi e non certo della comunità opensourcedel resto MS è la regina del closed source eppure ci sono sviluppatori opensource, quindi non tutti seguono il modello MS....e in Italia ci sono la destra e la sinistra, quindi non tutti fanno quello che dice Berlusconiquesto però non significa che Berlusconi non sia nessuno o che il suo pensiero non sia seguito da un parte degli italianipabloskiOpenSOurce non vuol dire libero
QUello che vorrei dire è che dire che un software è opensource non vuol dire una mazza, dato che un software può essere opensource ma allo stesso tempo proprietario o libero, qui si parla di software libero e proprietario. Eric raymond ha fatto una cavolata, la definizione "opensource" ha creato soltanto scompiglio tra i giornalisti come quelli di questo sito e tra gli utenti, bisogna parlare di software libero o proprietario, il termine opensource in se non significa nulla e non lo dico soltanto io: prima riga sul sito opensource.org "Open source is a development method". Il sistema si chiama gnu/linux, linux è soltanto un kernel. Auguro a tutti un buon lavoro ed un notevole cambiamento di terminologia, se no qua il livello rimane basso e confuso.edo1493Re: OpenSOurce non vuol dire libero
Un software è libero quando si hanno quattro libertà fondamentali:_ La libertà di eseguire il programma._ La libertà di esaminare il programma._ La libertà di ridistribuire._ La libertà di riditribuire delle proprie release modificate. (l'acXXXXX al codice sorgente ne è un requisito).Un software libero è per forza opensource, ma non è detto che un software "opensource" sia libero perchè se noi non abbiamo queste quattro libertà rientra nella fascia di software proprietario. Questo è il motivo perchè ogni volta mi incavolo come una bestia quando leggo opensource su questo giornale! Opensource non significa nulla.edo1493Windows7 ha fatto passi avanti
Miei cari colleghi linuxiani se provaste win 7 vi accorgereste che ha fatto enormi passi avanti e a volte e' anche piu' stabile e veloce di ubuntu o fedora..... certo come slack ancora non ci e' arrivato pero' sulla rete e sulla gestione dei file ha superato anche linux, quindi penso che con 7 si avra' una ribalta della situazione anche se aime' sarebbe stato melgio il contrarioasdRe: Windows7 ha fatto passi avanti
- Scritto da: asd> Miei cari colleghi linuxiani se provaste win 7 vi> accorgereste che ha fatto enormi passi avanti e a> volte e' anche piu' stabile e veloce di ubuntu o> fedora..... certo come slack ancora non ci e'> arrivato Bhe, intanto richiamaci quando ha raggiunto stabilita' e leggerezza di slack o debian (non ubuntu) e a quel punto ti potremo rispondere : perche' cambiare ? Andra' anche bene ma ormai mi sono abituato a linux.kraneRe: Windows7 ha fatto passi avanti
> Andra' anche bene ma ormai mi sono abituato a linux.Complimenti, questo è l'atteggiamento che i linari solitamente criticano ai winari.MAHRe: Windows7 ha fatto passi avanti
- Scritto da: MAH> > Andra' anche bene ma ormai mi sono abituato a> linux. > Complimenti, questo è l'atteggiamento che i> linari solitamente criticano ai winari.Ti ricordo che i linari sono i primi a cambiare per un SO migliore, l'hanno gia' fatto del resto, o pensi che si siano trovati linux preinstallato ?Ma cambiare per qualcosa di paritario perche' ?kraneRe: Windows7 ha fatto passi avanti
veramente non ho visto nessun benchmark a proposito, tranne il fatto che è rimasto il problemino legato al dhcp su wifi che s'inceppa e non setta l'ip su alcune tipologie di routerwindows 7 è più veloce di vista ma non è il caso di montarsi la testaalla fine rimangono sempre problemi legati alla sicurezza che non si possono trascurare nell'attuale mondo degli affari che corrono sulla retepabloskiRe: Windows7 ha fatto passi avanti
per provarla prima di comprarlo va bene scaricarlo dal mulo oppure le versioni dal p2p hanno delle backdoor dentro '???McHollyonsRe: Windows7 ha fatto passi avanti
non temere, le backdoor ci sono, ma sono certificate dal russian business network :De comunque l'utente tipo di windows craccato è in buona compagnia, visto che la metà delle copie di windows è piratacome si dice: "male comune, mezzo gaudio" ;)pabloskiRe: Windows7 ha fatto passi avanti
nn basta fare un nestat nao a pc offline per vedere se ce XXXXX che tenta di esportare dati ?? oppure il russia business network ha ricompilato il netstat in modo da rendere invisibili alcune porte aperte?McHollyonsRe: Windows7 ha fatto passi avanti
- Scritto da: McHollyons> nn basta fare un nestat nao a pc offline per> vedere se ce XXXXX che tenta di esportare dati ??E come lo distingui dal traffico spazzatura normale di windows?> oppure il russia business network ha ricompilato> il netstat in modo da rendere invisibili alcune> porte aperte?kraneRe: Windows7 ha fatto passi avanti
- Scritto da: McHollyons> nn basta fare un nestat nao a pc offline per> vedere se ce XXXXX che tenta di esportare dati ??> oppure il russia business network ha ricompilato> il netstat in modo da rendere invisibili alcune> porte> aperte?il russian business network diffonde rootkit kernel mode....detto questo dovresti sapere cosa un rootkit del genere favedere il traffico in uscita? o i file modificati/creati? l'occultamento di tali dati è uno dei fondamenti di qualsiasi rootkitpabloskiGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 24 dic 2009Ti potrebbe interessare