Il colosso del mondo e-commerce e una delle realtà più note di quel che viene definito l’ambito della gig economy incrociano le loro strade: Amazon è il più grande tra gli investitori che hanno assicurato a Deliveroo un nuovo round di finanziamento, portando nelle casse dell’azienda britannica un totale pari a 575 milioni di dollari. Insieme al gruppo di Jeff Bezos anche T Rowe Price, Fidelity Management, Research Company e Greenoaks.
Anche Amazon tra gli investitori di Deliveroo
La nuova immissione di liquidità permetterà a Deliveroo di finanziare un’espansione del team tecnologico presso la sede centrale nel Regno Unito, a Londra, nonché di chiamare a sé nuovi rider e stringere ulteriori collaborazioni con i ristoranti che possono contare sul servizio di consegna a domicilio delle pietanze. Ad oggi la società, co-fondata dall’attuale CEO Will Shu (nella foto qui sotto) ha raccolto 1,53 miliardi di dollari. È attiva in 14 paesi, anche in Italia dove raggiunge 75 città, con l’aggiunta di sei nuove location annunciata il mese scorso: Foggia, Arezzo, Lucca, Carpi, Imola e Sassuolo. Di seguito le parole di Shu.
Questo nuovo investimento aiuterà Deliveroo a crescere e a offrire ai clienti ancora più scelta, su misura per i loro gusti personali, offrendo ai ristoranti maggiori opportunità per crescere e per espandere le loro attività, creando un lavoro più flessibile e ben retribuito per i rider. Amazon è stata un’ispirazione per me personalmente e per l’azienda, e non vediamo l’ora di collaborare con un’organizzazione così ossessionata dal ruolo dei clienti.
Non è chiaro se nelle intenzioni, per il futuro, ci sia anche quella di affidare ai rider la gestione dei pacchi acquistati dagli utenti sul portale di e-commerce, ma l’ipotesi non ci sembra del tutto da escludere considerando i nomi coinvolti. Queste le parole di Doug Gurr, Country Manager di Amazon UK.
Siamo impressionati dall’approccio di Deliveroo e dalla loro dedizione nel fornire ai clienti una selezione sempre crescente di ottimi ristoranti, oltre a comode opzioni di consegna. Will e il suo team hanno costruito una tecnologia e un servizio innovativi e siamo entusiasti di vedere cosa faranno ancora.
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Deliveroo, lo scorso anno in odore di acquisizione da parte di Uber, così come i suoi principali concorrenti (Just Eat e UberEATS su tutti) si trova a dover fare i conti con chi tra i suoi collaboratori, i rider in primis (sono circa 60.000 nel mondo), lamenta tutele e un trattamento economico ritenuti non adeguati. I servizi offerti dagli operatori della gig economy si basano su nuove modalità contrattuali, talvolta non regolamentate dalle normative vigenti. Una questione che andrà necessariamente affrontata intavolando un dialogo costruttivo tra le parti prima che malumori e tensioni prendano il sopravvento.