Amazon farà ricorso contro la decisione antitrust

Amazon farà ricorso contro la decisione antitrust

Amazon ha immediatamente preannunciato ricorso all'Autorità Antitrust contro la condanna per l'accordo siglato con Apple circa la distribuzione in Italia.
Amazon farà ricorso contro la decisione antitrust
Amazon ha immediatamente preannunciato ricorso all'Autorità Antitrust contro la condanna per l'accordo siglato con Apple circa la distribuzione in Italia.

Amazon non accetta l’esito delle indagini dell’antitrust in merito alla sanzione conseguente all’accordo stipulato con Apple. Non ne accetta i termini, non ne accetta i principi e per questo motivo intende fare ricorso contro la decisione AGCM. Spiega il gruppo:

Siamo in profondo disaccordo con la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e intendiamo fare ricorso. La sanzione comminata è sproporzionata e ingiustificata. Respingiamo le considerazioni dell’AGCM secondo cui Amazon tragga vantaggio dall’esclusione dei partner di vendita dallo store, poiché il nostro modello di business si basa sul loro successo. Grazie all’accordo con Apple, i clienti italiani possono trovare gli ultimi prodotti Apple e Beats sul nostro store, beneficiando di un catalogo più che raddoppiato, con offerte migliori e spedizioni più veloci.

Amazon, ecco perché ci sarà ricorso

Il ragionamento è pertanto ribaltato: secondo Amazon, proprio grazie all’accordo stipulato tra le parti viene a crearsi un miglior servizio per gli utenti, con maggior profondità d’offerta (Apple e Beats) e miglior capacità di distribuzione. Laddove l’Antitrust ha ravvisato uno schema limitativo per la concorrenza, Amazon vede invece un maggior numero di prodotti in arrivo ed una più proficua collaborazione con gli schemi di distribuzione di Cupertino. Non accordi limitativi, insomma, ma accordi di proficuo interesse per un miglior impatto dei prodotti sul mercato italiano.

Beats su Amazon

Amazon intende fissare il punto immediatamente, mettendo subito sul piatto le carte con le quali andrà a tentare di ribaltare la sentenza in appello:

  • Grazie all’accordo con Apple, il catalogo dei prodotti Apple è più che raddoppiato su Amazon.it, soprattutto con riferimento ai prodotti più iconici come iPhone, iPad e Apple Watch.
  • Grazie all’accordo con Apple, la percentuale di prodotti Apple consegnati via fast-track (cioè con promessa di consegna tipicamente entro 2 giorni dall’ordine) è aumentata dal 25% nel 2018 al 74% nel 2020.
  • A titolo esemplificativo, in occasione del Prime Day 2021, migliaia di clienti italiani hanno beneficiato di uno sconto di 200 euro (20%) ciascuno sull’iPhone 12 (128GB) che in quel momento aveva un prezzo di listino di 989 euro. [Se necessario: Come altro esempio, durante il Prime Day 2021, circa un migliaio di clienti italiani ha beneficiato di uno sconto di 70 euro (-15%) sull’Apple Watch Series 6 (GPS, 44 mm) scontato da un prezzo di listino di 469 euro in quel momento].
  • Siamo lieti della decisione presa recentemente da Apple di aumentare il numero di rivenditori autorizzati Apple che possono vendere prodotti Apple e Beats su Amazon in tutta Europa, in quanto questo comporta una maggiore selezione di prodotti a disposizione dei nostri clienti.
  • Questo accordo ha ampliato la selezione di prodotti a disposizione dei clienti Amazon. Amazon rappresenta meno dell’1% del mercato al dettaglio globale e ci sono rivenditori più grandi in tutti i Paesi in cui operiamo. Le aziende hanno più canali sia online che offline per vendere i loro prodotti Apple, così come i prodotti concorrenti. Amazon è solo una di queste opzioni a disposizione delle aziende. In particolare, in Italia ci sono grandi marketplace e catene di vendita al dettaglio di prodotti di elettronica di consumo, attive sia online che offline.
  • Amazon e i partner di vendita sono complementari e insieme forniamo la vasta selezione, il valore e la convenienza che i nostri clienti amano. I partner di vendita rappresentano circa il 60% di tutte le vendite di prodotti fisici su Amazon. Tali vendite stanno crescendo più velocemente delle vendite al dettaglio Amazon e in media una vendita da parte di un venditore terzo è più profittevole per la nostra attività rispetto a una vendita al dettaglio registrata da Amazon. Investiamo costantemente per sostenere la crescita delle 18.000 PMI italiane che scelgono di vendere su Amazon. Nel 2020, le PMI italiane hanno registrato vendite all’estero per oltre 600 milioni di euro, e più di 200 hanno superato 1 milione di euro di vendite per la prima volta nel 2020.

Amazon non sembra dunque accettare una imposta assunzione di responsabilità, sminuisce il ruolo di Apple nelle vendite del gruppo e getta la palla nel campo di Cupertino. Dove, secondo quanto trapelato, anche Apple presenterà ricorso contro l’AGCM. Secondo Amazon la sanzione comminata sarebbe da considerarsi “sproporzionata e ingiustificata“. La palla torna all’AGCM, che proprio su queste due parole dovrà trovare il giusto equilibrio: se giustificata, occorrerà valutarne la proporzionalità basata sulla corresponsabilità; se non giustificata, allora anche la proporzione verrebbe meno. La difesa Apple sarà importante per comprendere il ruolo Amazon e viceversa.

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Pubblicato il
23 nov 2021
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