Amazon sta sviluppando degli agenti AI che possono programmare da soli per giorni interi senza perdere il filo o andare in tilt. Sono tre, e il più promettente si chiama Kiro. Basta assegnare un compito complesso dalla lista delle cose da fare, si lascia lavorare, e lui lo completerà autonomamente mentre si fa altro.
Kiro, l’agente AI di Amazon che lavora per giorni senza sosta
Durante l’AWS re:Invent, Amazon Web Services ha svelato questi tre agenti AI che gestiscono compiti diversi per la scrittura di codice, processi di sicurezza come la revisione del codice, e automazione delle attività DevOps per prevenire incidenti durante il lancio di nuovo software. Le versioni in anteprima sono già disponibili, quindi alcune aziende le stanno già testando.
Kiro si basa sul precedente strumento di coding AI di AWS, annunciato a luglio. Quella versione iniziale era pensata per il cosiddetto “vibe coding” per creare rapidamente bozze di codice, provare idee al volo, fare esperimenti senza preoccuparsi troppo della solidità. Kiro, invece, nasce per un’altra cosa: generare codice vero, stabile, affidabile. Codice che può essere usato nelle applicazioni reali.
Per generare codice davvero affidabile, l’AI deve rispettare gli standard interni di chi la usa. Ogni azienda ha le proprie regole e procedure. Mentre Kiro scrive il codice, gli sviluppatori intervengono danno istruzioni, confermano o correggono. In questo modo, l’AI ricava le specifiche precise del progetto e le utilizza per continuare a scrivere codice coerente con le esigenze del team.
L’agente osserva come il team lavora con vari strumenti, scansiona il codice esistente, impara dai pattern e dalle decisioni passate. E poi, secondo AWS, può lavorare in modo indipendente. Matt Garman, CEO di AWS, lo ha descritto durante la presentazione con entusiasmo palpabile.
La memoria persistente
Kiro mantiene un contesto persistente tra le sessioni. Perciò non esaurisce la memoria e non dimentica cosa doveva fare. È un problema enorme con gli LLM tradizionali, hanno finestre di contesto limitate, e quando quelle finestre si riempiono, l’AI inizia a dimenticare l’inizio della conversazione o del compito.
Agenti Security e DevOps
Per completare il trio, AWS ha sviluppato altri due agenti specializzati. AWS Security Agent lavora in modo indipendente per identificare problemi di sicurezza mentre il codice viene scritto, lo testa dopo, e poi offre suggerimenti per la risoluzione.
DevOps Agent completa la squadra testando automaticamente il nuovo codice per verificare problemi di prestazioni o compatibilità con altri software, hardware o impostazioni cloud. L’idea è che questi tre agenti lavorino insieme creando un flusso di lavoro automatizzato: Kiro scrive il codice, Security Agent lo controlla per la vulnerabilità, DevOps Agent lo testa per assicurarsi che tutti funzioni perfettamente.
Il problema delle allucinazioni
Lasciare un agente AI lavorare per giorni senza supervisione sembra fantastico, ma nella realtà significa scommettere che l’IA non si inventerà soluzioni creative che tecnicamente funzionano ma che sono completamente sbagliate. O peggio, che introducano piccoli bug che verranno scoperti solo in produzione quando è troppo tardi. Insomma, la supervisione umana è sempre necessaria.
Kiro e i suoi fratelli rappresentano una visione del futuro dove gli agenti AI sono membri del team, non solo strumenti. Ma siamo ancora in una fase dove quella visione è più aspirazione che realtà. Per ora, gli sviluppatori umani non rischiano di essere rimpiazzati. Rischiano solo di diventare manager di agenti AI che scrivono codice, un altro lavoro, ma non necessariamente migliore o più facile.