Dopo aver testato la comunicazione bidirezionale tra i prototipi di satellite e le stazioni di Terra, Amazon ha annunciato un altro importante risultato. Grazie al link ottico inter-satellite (OISL) è stata raggiunta una velocità di 100 Gbps su una distanza di quasi 1.000 Km. Project Kuiper permetterà quindi di formare una rete mesh nello spazio.
Più veloce della fibra ottica terrestre
A metà novembre sono stati completati con successo tre test di comunicazione bidirezionale: streaming video a risoluzione 4K, acquisto online e videochiamata con Chime. Amazon ha svelato ora che i due prototipi KuiperSat-1 e KuiperSat-2 possono “parlare” tra loro con un collegamento laser, grazie alla tecnologia OISL (optical inter-satellite link).
L’azienda di Seattle ha completato con successo diverse dimostrazioni, ottenendo una connessione stabile a 100 Gbps su una distanza di circa 1.000 Km per l’intera durata dei test. Amazon ha quindi portato a termine la validazione dell’ultimo componente dell’architettura. Invece di inviare i dati dal satellite all’antenna terrestre, i satelliti possono inviarli ad altri satelliti della costellazione. Ogni satellite è equipaggiato con diversi terminali ottici per il collegamento simultaneo. Ciò permette di creare una rete mesh nello spazio.
Il link ottico permette di incrementare il throughput e ridurre la latenza. Dato che la velocità della luce nello spazio è superiore a quella nel vetro, la trasmissione dei dati avviene fino al 30% più velocemente rispetto alla fibra ottica terrestre. Il sistema di controllo sviluppato da Amazon consente di mantenere il collegamento laser fino ad una distanza di circa 2.600 Km, mentre i satelliti viaggiano a circa 25.000 Km/h.
La costellazione sarà formata da 3.236 satelliti. La produzione di massa inizierà nel primo semestre 2024, mentre i primi test con i partner sono previsti entro fine 2024. I lanci verranno effettuati anche con i razzi Falcon 9 della rivale SpaceX (Starlink).