Amazon: ridotta la multa antitrust del 2021

Amazon: ridotta la multa antitrust del 2021

Il TAR del Lazio ha accolto parzialmente il ricorso di Amazon, ordinando all'autorità antitrust di rideterminare la sanzione senza la maggiorazione.
Amazon: ridotta la multa antitrust del 2021
Il TAR del Lazio ha accolto parzialmente il ricorso di Amazon, ordinando all'autorità antitrust di rideterminare la sanzione senza la maggiorazione.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) aveva inflitto una sanzione di circa 1,13 miliardi di euro ad Amazon per abuso di posizione dominante. A distanza di oltre tre anni dal ricorso, il TAR del Lazio ha ridotto la multa originaria. Secondo Reuters, l’azienda di Seattle dovrà pagare circa 750 milioni di euro.

Errata quantificazione della sanzione

Al termine del procedimento antitrust avviato ad aprile 2019, AGCM aveva accertato la violazione dell’art. 102 del TFUE (Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea). Amazon ha sfruttato la sua posizione dominante nel mercato italiano dei servizi di intermediazione per favorire il proprio servizio di logistica (FBA, Fullfillment by Amazon) a svantaggio dei concorrenti.

In dettaglio, l’azienda di Seattle ha permesso ai venditori che usano FBA di accedere a vantaggi esclusivi per ottenere visibilità e migliori prospettive di vendite. Uno di essi è l’etichetta Prime che consente di partecipare ai vari eventi speciali (Black Friday, Cyber Monday, Prime Day) e di avere maggiori probabilità che l’offerta del venditore venga mostrata in vetrina e nel cosiddetto Buy Box.

Amazon ha quindi danneggiato gli altri operatori di logistica (che non possono fornire servizi di qualità paragonabile) e i marketplace concorrenti (i venditori non offrono gli stessi prodotti su altre piattaforme di e-commerce perché dovrebbero sostenere i costi della duplicazione dei magazzini).

AGCM ha accertato che queste condotte anticoncorrenziali sono durate 5 ani e 11 mesi. Considerando anche la loro gravità e il fatturato di Amazon, l’autorità antitrust aveva inflitto una sanzione di circa 1,13 miliardi di euro. L’importo era stato calcolato con una maggiorazione del 50%. L’azienda di Seattle aveva quindi presentato ricorso, contestando il provvedimento in 12 punti, due dei quali evidenziavano l’illegittimità e l’iniquità della sanzione.

Il TAR del Lazio ha accolto solo il ricorso relativo alla quantificazione della sanzione. AGCM non ha fornito validi motivi per l’applicazione della maggiorazione del 50%, come previsto dal punto 25 delle linee guida (PDF).

L’autorità antitrust deve ora rideterminare la sanzione eliminando la maggiorazione del 50%. Secondo i calcoli di Reuters, Amazon dovrà pagare circa 750 milioni di euro. Un portavoce ha dichiarato:

Continueremo a difendere la nostra posizione sul caso. Più della metà delle vendite annuali su Amazon in Italia proviene da piccole e medie imprese (PMI). Abbiamo 20.000 PMI italiane che vendono su Amazon, inclusi i venditori che gestiscono autonomamente le spedizioni, e investiamo costantemente per supportare la loro crescita.

È quindi molto probabile un appello al Consiglio di Stato.

Fonte: Reuters
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Pubblicato il
3 set 2025
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