Android copia NameDrop di iOS e lo chiama Contact Exchange

Android copia NameDrop di iOS e lo chiama Contact Exchange

Google sta lavorando a Contact Exchange, funzione Android simile a NameDrop di iOS per scambiare contatti avvicinando due telefoni.
Android copia NameDrop di iOS e lo chiama Contact Exchange
Google sta lavorando a Contact Exchange, funzione Android simile a NameDrop di iOS per scambiare contatti avvicinando due telefoni.

Apple e Google si copiano a vicenda da anni, è cosa nota oramai. È un ciclo infinito di “ispirazione” reciproca in cui nessuno ammette mai di copiare, ma tutti sanno che è esattamente quello che sta succedendo. L’ultima funzione che Google sta preparando per Android? Una versione di NameDrop, la funzione di iOS che permette di scambiare contatti avvicinando due iPhone. Ecco cosa sappiamo finora.

Cos’è NameDrop di iOS

Su iOS basta avvicinare il proprio iPhone a un altro iPhone o a un Apple Watch per scambiarsi i numeri. Si può scegliere se ricevere solo il contatto dell’altra persona o condividere anche il proprio. Se si decide di condividere la propria scheda di contatto, è possibile selezionare quali informazioni condividere. Una volta selezionate, le schede vengono condivise, rendendo il processo molto semplice, fluido e comodo una volta che si prende la mano.

Contact Exchange, la risposta di Google

Una versione precedente di Google Play Services, la v25.44.32 beta, include stringhe relative a una nuova funzionalità denominata “Gesture Exchange“. La stringa fa riferimento a “ndef”, che probabilmente sta per “NFC Data Exchange Format”. Perciò Google sta preparando qualcosa che usa l’NFC per scambiare dati.

Gli sviluppatori hanno anche individuato un nuovo codice per GestureExchange, che a sua volta conteneva una nuova attività chiamata ContactExchangeActivity. All’epoca, si sospettava che questa attività di scambio di contatti basata sui gesti potesse essere uno degli elementi costitutivi del concorrente di NameDrop di Android. Con l’ultima versione di Google Play Services v25.46.31, è stato possibile abilitare una delle attività relative a questa Contact Exchange Activity.

Dai primi screenshot trapelati, è emerso che quando gli utenti avviano la funzione, possono selezionare i dettagli che desiderano condividere: foto del profilo, numero di telefono e indirizzo email. Possono anche scegliere di non condividere alcuna informazione personale toccando il pulsante “Ricevi solo”, se preferiscono solo ricevere il contatto dell’altra persona senza dare il proprio.

A seconda di ciò che l’altra persona decide di condividere, si può visualizzare il suo numero di telefono e indirizzo email, e la sua foto del profilo sarà probabilmente già impostata come foto del contatto. Toccando il pulsante Salva, questa viene salvata come nuova voce di contatto sul telefono. È possibile anche avviare direttamente una videochiamata o inviare un messaggio utilizzando i pulsanti corrispondenti, anche se l’utilità di questa funzione è discutibile.

Insomma, la funzione è veramente molto simile a NameDrop di iOS. Google non si è neanche sforzata troppo di nascondere l’ispirazione.

NFC, Bluetooth o Wi-Fi? Ancora non si sa

È troppo presto per commentare la tecnologia che Google utilizzerà per promuovere il concorrente di NameDrop. L’NFC è una scelta ovvia, ma non si può dire con certezza se le informazioni di contatto vengono condivise tramite NFC o se questo viene utilizzato solo inizialmente per stabilire una connessione tra i due telefoni, prima di passare al Bluetooth o al Wi-Fi. Bisogna vedere quale soluzione tecnica adotterà Google alla fine.

Il nome definitivo è ancora un mistero

È anche troppo presto per commentare il nome di questa funzione. Sebbene le attività ad essa correlate siano attualmente denominate “Gesture Exchange” e “Contact Exchange“, è probabile che il nome definitivo possa essere più accattivante. Google di solito è brava a inventare nomi, quindi c’è speranza che alla fine esca fuori qualcosa di decente.

Quando arriverà questa funzione? Difficile dirlo. Google ha l’abitudine di testare funzioni per mesi o anni prima di lanciarle ufficialmente, e a volte le abbandona del tutto. Ma considerando che NameDrop di Apple è già àèò6disponibile e funziona bene, è probabile che Google voglia accelerare i tempi per non restare troppo indietro.

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Pubblicato il
14 nov 2025
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