La patente di guida assumerà lo stesso valore legale della carta di identità all’interno dell’app IO. È stato confermato la scorsa settimana da Alessio Butti (sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega a innovazione tecnologica e transizione digitale). Non si tratta però dell’unica novità in arrivo per IT-Wallet, funzionalità introdotta per tutti i cittadini a dicembre e già utilizzata da milioni di italiani.
Nuovi documenti per IT-Wallet, nell’app IO
Sarà possibile salvare all’interno dell’applicazione alcuni nuovi documenti. Lo avevamo anticipato a fine 2024, scrivendo delle possibili evoluzioni future del progetto. Come avvenuto per patente, tessera sanitaria e carta europea della disabilità, sarà necessaria un’ulteriore fase di sperimentazione.
I ministeri dell’Economia e della Pubblica Amministrazione stanno discutendo i due decreti attuativi necessari. Come riportato dalla redazione di Repubblica, sarà possibile salvare all’interno di IT-Wallet, nell’app IO, anche:
- ISEE;
- titolo di studio (e iscrizione scolastica);
- certificato di residenza;
- tessera elettorale.
Per quanto riguarda la fase di sperimentazione, dovrebbe partire entro il 2025. Quasi certamente sarà coinvolto un numero ristretto di cittadini, per verificare che tutto funzioni a dovere e intervenire eventualmente sui problemi emersi.
Altre due novità in arrivo sono quelle confermate da Butti durante la sua udienza in parlamento della scorsa settimana.
… l’accesso dei cittadini a servizi online delle pubbliche amministrazioni con l’autenticazione tramite “Entra con wallet” … e la possibilità per gli operatori privati di abilitarsi come provider.
L’addio a SPID, sarà progressivamente spento
Nello stesso intervento che cita l’integrazione di nuovi documenti per IT-Wallet dell’app IO, il sottosegretario ha di fatto confermato l’addio a SPID. L’intenzione è quella di gestire l’identità digitale esclusivamente attraverso CIE (carta di identità elettronica), ritenuta più sicura e conveniente poiché emessa direttamente dallo Stato: L’obiettivo è spegnere progressivamente SPID
.
Oggi lo strumento è nelle mani di circa 40 milioni di italiani. Non sarà facile spiegare loro le ragioni dell’abbandono, dopo aver trascorso anni forzandone l’utilizzo e talvolta rendendolo obbligatorio per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione, senza dimenticare che alcuni provider lo stanno fornendo a pagamento.