Apple starebbe valutando di ridurre le commissioni richieste per i pagamenti in-app su App Store, al fine di arginare la recente ondata di abbandoni degli sviluppatori e restare quindi competitiva. A riferirlo è stato Mark Gurman di Bloomberg nelle scorse ore, con la sua consueta newsletter “Power On”.
App Store: possibile riduzione delle commissioni per i pagamenti su App Store
Andando maggiormente nello specifico, l’App Store genera circa 20 miliardi di dollari all’anno per il gruppo capitanato da Tim Cook, grazie a commissioni che vanno dal 15% per i piccoli sviluppatori al 30% per i grandi, ma questo business rischia di essere drasticamente ridimensionato nel caso in cui il trend dell’abbandono dovesse consolidarsi.
Da fine aprile, una sentenza che vede coinvolta anche Epic Games ha dichiarato illegale la commissione del 27% che Apple imponeva ai pagamenti gestiti tramite sistemi esterni anche negli USA. Questo provvedimento ha aperto la porta agli sviluppatori per usare liberamente processi di pagamento alternativi e molti grandi player hanno cominciato a integrare sistemi di pagamento proprietari, escludendo completamente dalle transazioni il colosso di Cupertino.
Apple ha poi fatto appello contro la sentenza, ma considerando che il processo potrebbe richiedere anni e che nel mente il danno potrebbe diventare di una certa portata, è lecito ritenere che l’azienda intenda correre ai ripari quanto prima, applicando una soluzione per tutti congeniale.
Un taglio della fee potrebbe quindi convincere molti sviluppatori, sia piccoli che grandi, a rimanere nel sistema Apple, che ha il vantaggio dell’integrazione nativa e della facilità d’uso da parte degli utenti.