La Repubblica Democratica del Congo ha rivolto accuse ad Apple di utilizzare minerali sfruttati illegalmente provenienti dalle regioni orientali, con situazioni come violenza, lavoro minorile e altre violazioni dei diritti umani. La “mela morsicata” dovrà fornire una risposta entro tre settimane.
Apple: accuse dal Congo per uso di materiali sfruttati illegalmente
Le azioni di cui il colosso di Cupertino viene accusato non rispetterebbero il Conflect Minerals Report pubblicato da Apple, da cui si evince che l’azienda non ha trovato alcun collegamento tra le sue fonderie e raffinerie partner e i gruppi armati della Repubblica Democratica del Congo, almeno fino al 31 dicembre 2023.
Il report sui minerali pubblicato da Apple afferma che l’azienda conduce una diligence continua e che ha rimosso dalla sua catena di approvvigionamento 14 fonderie e raffinerie che non erano disposte a partecipare ad audit appropriati.
La dichiarazione degli avvocati della Repubblica Democratica del Congo, però, afferma che l’uso di Conflect Minerals nella catena di approvvigionamento di Apple è in corso.
Inoltre, l’accusa sostiene che i report di Apple sull’origine dei minerali non sono concreti e verificabili. “La produzione del Ruanda dei principali minerali 3T è quasi pari a zero, eppure le grandi aziende tecnologiche affermano che i loro minerali provengono dal Ruanda”.
I minerali 3T includono stagno, tungsteno e oro, che sono materie prime essenziali per i componenti elettronici. Lo stagno viene utilizzato, ad esempio, come materiale di saldatura per i circuiti stampati dell’iPhone. Il commercio di Conflect Minerals è visto come il modo principale in cui le milizie della Repubblica Dominica del Congo e i gruppi terroristici si finanziano.