Apple denuncia chi parla troppo

Apple denuncia chi parla troppo

Non ci sono nomi nella sua denuncia né vengono indicati i siti di cui si parla, ma il big di Cupertino vuole che cessi immediatamente la diffusione in rete di dettagli di un nuovo prodotto
Non ci sono nomi nella sua denuncia né vengono indicati i siti di cui si parla, ma il big di Cupertino vuole che cessi immediatamente la diffusione in rete di dettagli di un nuovo prodotto


Cupertino (USA) – Apple ancora una volta alla carica di chi, a conoscenza di informazioni riservate sui prodotti in via di realizzazione, non si trattiene dal distribuirle su Internet, violando così il segreto industriale della Mela.

La mamma del Mac ha presentato una denuncia presso il Tribunale della contea di Santa Clara accusando ignoti di diffondere informazioni riservate attraverso siti web, siti che non vengono identificati dall’esposto. Sebbene la denuncia di Apple non specifichi di quale prodotto si stia parlando, l’azienda ha descritto la diffusione in rete di dettagli tecnici e immagini avvenuta alla fine di novembre.

La questione del cosiddetto leakage di informazioni riservate è da sempre una preoccupazione per Apple. Capace di trasformare il lancio di ogni prodotto in un evento mediatico e circondata da schiere di analisti abili nel carpire il senso di ogni refolo di novità proveniente dal suo quartier generale, l’azienda della Mela ha sempre agito con forza contro chi diffonde segreti industriali.

“Il DNA di Apple è l’innovazione – ha spiegato un portavoce – e la protezione dei nostri segreti commerciali è essenziale per il nostro successo”.

I legali dell’azienda hanno spiegato che certe informazioni possono essere diffuse soltanto da chi ha sottoscritto un contratto NDA (Non Disclosure Agreement), quei contratti che obbligano a mantenere il massimo riserbo e che nel caso di Apple impegnano al silenzio i dipendenti sia durante il loro impiego nella casa della Mela sia successivamente. All’autorità giudiziaria Apple chiede che in nome della legge sul segreto industriale della California e dei danni che il leakager provoca all’azienda la diffusione di queste informazioni vengano subito interrotte. Apple si aspetta anche di essere risarcita dei danni che queste azioni provocano. Difficile peraltro che dettagli così succosi siano sfuggiti a chi segue da vicino le attività della Mela.

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Pubblicato il
20 dic 2004
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