Apple fa la pace con HTC

Apple fa la pace con HTC

Raggiunto un accordo dopo due anni di veleni legali. Il produttore taiwanese pare scontato verserà ingenti royalty per la vendita dei suoi prodotti Android. Come già fa con Microsoft
Raggiunto un accordo dopo due anni di veleni legali. Il produttore taiwanese pare scontato verserà ingenti royalty per la vendita dei suoi prodotti Android. Come già fa con Microsoft

È la fine di una delle battaglie legali più durature nella grande guerra dei brevetti tra il gigante Apple e i suoi competitor del prezioso mercato mobile . In un comunicato stampa l’azienda di Cupertino ha annunciato una pace globale con la taiwanese HTC, che dovrebbe garantire l’annullamento di tutte le cause in corso e prevede altresì un accordo di licenza per lo sfruttamento reciproco di brevetti in un periodo di dieci anni .

L’improvvisa pace con HTC è rimasta avvolta nel mistero, dal momento che i termini del global settlement sono segreti. Al di là della soddisfazione espressa dai due CEO Tim Cook e Peter Chou, i più ritengono che Taiwan dovrebbe versare royalty per la vendita dei singoli dispositivi basati su Android immessi sul mercato. Nel marzo 2010 Apple si era rivolta alla U.S. International Trade Commission (ITC) per la presunta violazione di dieci brevetti, poi ridotti a due sull’accesso ai database – in particolare alla rubrica – attraverso l’interfaccia utenti dei dispositivi in mobilità.

Se i numeri dell’accordo di licenza con la Mela non sono ancora pubblici, si sa già che HTC è tra quei produttori che versano a Microsoft tra i 5 e i 10 dollari per ciascun dispositivo androide immesso sul mercato . Un obolo che diventerebbe ancora più oneroso con le royalty per l’azienda guidata da Tim Cook, minacciando la stessa profittabilità di quelle società produttrici di smartphone in un vero e proprio duopolio Redmond-Cupertino.

Ma cosa ha portato Apple a siglare la pace con il rivale taiwanese, dopo anni di scontri e veleni legali? Dopo i disastrosi risultati finanziari dello scorso trimestre – registrato un calo del 79 per cento sul totale dei profitti dalle vendite globali – la tigre asiatica pare avere gli artigli ormai spuntati. I circa 300 brevetti detenuti da HTC sul mercato statunitense non hanno certo impressionato le varie migliaia nelle mani di Apple.

Appare evidente ai più che la sproporzione nel numero dei brevetti non possa che condurre ad un accordo di licensing non proprio equilibrato. Apple avrebbe attaccato alla giugulare di uno dei partner più deboli di Google-Android , che ora dovrà probabilmente versarle una cifra molto simile a quella già pagata alla Grande M per la vendita dei singoli device. A queste condizioni, HTC è un concorrente che non dovrebbe causare più grossi grattacapi ad Apple: per produrre Android dovrebbe perdere diversi euro su ogni dispositivo solo per pagare gli accordi di licenza, se ripiegasse su Windows Phone (come ha già iniziato a fare) costituirebbe una spina nel fianco per Google e il resto degli OEM che continueranno a confidare nelle doti di Android.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
12 nov 2012
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