Apple Music ha annunciato un aumento delle royalties fino al 10% per i brani disponibili in audio spaziale, il formato immersivo supportato da Dolby Atmos. L’aggiornamento è stato comunicato ai partner delle etichette discografiche in una lettera visionata da 9to5Mac. La novità riguarda i pagamenti a partire da fine gennaio 2024.
Le royalties saranno calcolate in base al fattore pro-rata, che indica la quota di denaro per gli abbonamenti che spetta a ogni artista in base al numero di riproduzioni. Per i brani disponibili in audio spaziale, il fattore sarà di 1,1, mentre per quelli non disponibili sarà di 1. Questo significa che i brani in audio spaziale riceveranno una percentuale maggiore di denaro rispetto a quelli in stereo.
L’audio spaziale come vantaggio competitivo
L’audio spaziale è una tecnologia che offre un’esperienza sonora tridimensionale, simulando il suono proveniente da diverse direzioni. Apple Music ha introdotto questa funzione nel 2021, senza costi aggiuntivi per gli utenti, e ha incoraggiato gli artisti e le etichette a pubblicare i loro brani in questo formato. Secondo Bloomberg, Apple avrebbe offerto anche incentivi finanziari per stimolare la produzione di musica in audio spaziale.
L’audio spaziale è diventato un punto di forza per molti dispositivi, soprattutto quelli wireless, come smartphone, tablet e auricolari. Tutti i nuovi prodotti Apple, dalla gamma di AirPods a iPhone, iPad, Mac, Apple TV e HomePod, supportano l’audio spaziale. Anche alcuni modelli di telefoni Samsung Galaxy e Pixel sono compatibili con questo formato.
La crescita dell’offerta di musica in audio spaziale
Apple Music ha registrato un aumento del 5.000% dei brani disponibili in audio spaziale dal suo esordio nel 2021, anche se non ha fornito un dato preciso. Più dell’80% dei brani che sono entrati nella classifica Global Daily Top 100 nell’ultimo anno sono disponibili in audio spaziale. Molti artisti famosi, come Taylor Swift, Katy Perry, The Weeknd, Billie Eilish, J. Cole e Post Malone, hanno aderito al formato.
Oltre a Apple Music, anche altri servizi di streaming offrono l’audio spaziale, come Tidal e Amazon Music Unlimited. Anche alcune piattaforme di streaming video, come Netflix e HBO Max, supportano questa tecnologia. Stranamente Spotify, invece, non ha ancora lanciato una funzione simile. Il servizio svedese ha annunciato l’arrivo del nuovo piano Supremium HiFi qualche mese fa, ma ad oggi ancora non c’è una data di lancio ufficiale.