Apple Pay non finanzia i neo-nazisti

Apple Pay non finanzia i neo-nazisti

Cupertino si unisce alla lista - invero sempre più lunga - di aziende che si dichiarano non interessate a fare affari con i suprematisti bianchi. L'odio è un cancro che va abbattuto e non alimentato, dice il CEO Tim Cook
Cupertino si unisce alla lista - invero sempre più lunga - di aziende che si dichiarano non interessate a fare affari con i suprematisti bianchi. L'odio è un cancro che va abbattuto e non alimentato, dice il CEO Tim Cook

Anche Apple chiude i rubinetti ai siti che inneggiano al neo-nazismo di stampo americano, eliminando il supporto del servizio di pagamento Pay a quei portali specializzati nella vendita di merchandising a tema come t-shirt (“White Pride”), accessori, loghi nazisti e svastiche assortite. Cupertino è in prima linea contro chi diffonde l’odio in rete, stando a quanto sostiene il CEO Tim Cook.

La fine del supporto sulla piattaforma Pay ha coinvolto AmericanVikings.com e VinlandClothing.com , mentre un terzo sito di e-commerce neo-nazi (Behold Barbarity) era già finito off-line per conto suo. Apple ha giustificato formalmente la mossa qualificando i portali come siti inneggianti all’odio, alla violenza e all’intolleranza, un comportamento in plateale violazione delle “linee guida accettabili” stabilite da Cupertino.

Il responsabile di AmericanVikings.com Brien James non è parso particolarmente preoccupato della fine del supporto su Pay, anche considerando l’impatto limitato che il servizio di pagamento di Apple ha sugli affari rispetto alla concorrenza. Un’eventuale dipartita di PayPal, che in ogni caso ha già messo in conto la cosa, potrebbe forse avere un effetto molto diverso sulla fiducia del neo-nazi “pro-bianchi”.

Sia come sia Apple dice di voler giocare un ruolo di primo piano nel contrasto alla diffusione dell’ideologia neo-nazista americana in rete, con il CEO Tim Cook che condanna i fatti di Charlottesville e la dichiarata equidistanza del presidente Donald Trump dai nazisti e dai manifestanti che si sono opposti al loro corteo.

I neo-nazi e chi manifesta contro l’odio razziale non sono affatto la stessa cosa, ha detto Cook, e bisogna agire proattivamente contro il “cancro” dell’odio prima che possa fare ulteriori danni negli USA come nel resto del mondo . Cook cita Marthin Luther King e promette di far giocare a Apple un ruolo di primo piano nel contrasto all’odio in rete.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
18 ago 2017
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